Operazione Chernobyl



Bologna, lì 1 novembre 2003.				COMUNICATO STAMPA

CONCLUSA L'OPERAZIONE CHERNOBYL 2003 DI LEGAMBIENTE SOLIDARIETA'.
238 BAMBINI (E 22 ACCOMPAGNATORI E INTERPRETI) OSPITATI DALLE FAMIGLIE
DELL'EMILIA ROMAGNA.
78 BAMBINI: ACCOLTI NEL CENTRO "NADEZHDA" DI VILEJKA IN BIELORUSSIA GRAZIE
AL PROGETTO "RUGIADA" DI LEGAMBIENTE E/R.

MISSIONE NELLE AREE CONTAMINATE ATTORNO ALLA CENTRALE CON L'ARPA DI
PIACENZA E IL CANTANTE PAOLO BELLI.

Rebecchi (Legambiente Solidarietà): "Mentre nel nord della Bielorussia
abbiamo trovato valori simili a quelli di Piacenza, a 20 Km. dalla centrale
la contaminazione è ancora altissima.

Legambiente Solidarietà è già al lavoro per il 2004.

Si sono concluse per il 2003 le attività dell'Operazione Chernobyl di
Legambiente Emilia Romagna e già si lavora per lo sviluppo del progetto per
il prossimo anno. Il bilancio delle attività dell'anno trascorso dimostra
la continua crescita dell'iniziativa coordinata da Roberto Rebecchi, della
Direzione Regionale dell'Associazione. Dai 24 bambini ospitati il primo
anno dell'iniziativa (era il 1994), si è passati ai 238 (più 22
accompagnatori e interpreti) del 2003, per un totale di 1.496 unità nei 10
anni di attività. Ora sono 14 i circoli e comitati di Legambiente
Solidarietà che organizzano l'accoglienza dei ragazzi bielorussi che
possono così avere visite mediche di controllo e vivere per un mese in aree
non contaminate con un abbattimento importante di sostanze radioattive. I
gruppi di accoglienza sono presenti nel ravennate(a Bagnacavallo,
Fusignano, Faenza e Lugo); nel modenese (a Maranello, Fiorano, Formigine,
Vignola, Cavezzo, Medolla, Carpi, Novi, Soliera, Concordia, San Possidonio;
nel Bolognese (a Bologna - Borgo Panigale, Castelmaggiore, Imola), nel
reggiano (a Rolo e San Martino in Rio), a Parma dove si dà vita in agosto
ad una accoglienza collettiva. Ma le attività di Legambiente Solidarietà in
Emilia Romagna non si limitano all'accoglienza in Italia. Infatti,
nonostante le cautele che Legambiente ha messo in atto (si ospitano solo
bambini che non hanno mai usufruito di un soggiorno terapeutico all'estero
e si cerca di evitare spinte all'affidamento surrettizio o all'adozione)
possono presentarsi problemi psicologici delicati dato lo squilibrio fra le
realtà economico - sociali di origine e quelle italiane. "Questo ci ha
spinto - ha detto Roberto Rebecchi, Resp. di Legambiente Solidarietà E/R -
a realizzare il Laboratorio Mobile, che ha già fatto sul posto migliaia di
analisi alla tiroide, e il progetto "Rugiada" (ospitalità in un'area della
Bielorussia non contaminata al confine con la Lettonia) dove sono stati
ospitati nell'estate 2003 altri 78 bambini. Il tutto a spese nostre".
Presso il Centro i bambini hanno potuto trovare un'area "pulita" per quanto
riguarda la radioattività, un'alimentazione ricca e appropriata, visite
pediatriche, ecografia alla tiroide, cure dentistiche e psicologiche. Le
visite fatte all'inizio del soggiorno e alla fine hanno riscontrato gli
stessi effetti di un soggiorno in Italia. Una spedizione italiana (Roberto
Rebecchi, il cantante Paolo Belli, che collabora con l'iniziativa e due
tecnici dell'ARPA di Piacenza: la dott.ssa Laura Gandolfi e il P.I.
Annibale Gazzola), aveva in precedenza effettuato analisi ai terreni e agli
alimenti verificando la praticabilità del progetto. Nell'occasione la
missione italiana ha effettuato misurazioni della radioattività anche nella
località di Krjuki a 20 Km. dalla centrale di Chernobyl, registrando una
contaminazione altissima nonostante siano trascorsi oltre 16 anni dal
disastro. "A Piacenza - hanno commentato i tecnici piacentini di ARPA - la
nostra centralina dava una intensità tra 50 e 120 nSv/h, a Vilejka presso
il centro "Nadezhda" si va dai 55 nSv/h a due passi dal nuovo edificio
medico in costruzione, ai 110 nSv/h del prato davanti alla foresteria, ma
nel prato di Krjuki, ai limiti della zona "morta", la radioattività
raggiunge valori di 33/50 mila nSv/h. Situazione analoga per gli alimenti.
Naturalmente le strutture di Legambiente Solidarietà sono già al lavoro per
trovare finanziamenti e disponibilità famiglie per il programma di
ospitalità del 2004.

L'Ufficio Stampa 051/241324.

Per informazioni ed eventuali interviste: Roberto Rebecchi: 335/6549011.



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