Re: Bechtel, Iraq e Croazia



>Forse puo' essere di aiuto ad un dibattito in tal senso la constatazione
>che tale polverizzazione e' stata voluta ed agevolata proprio da quelle
>grandi corporation e potenze imperialiste.

E' una storia lunga e non mi ci lancio adesso perche' ho in chiusura i
termini di un grosso progetto di cooperazione allo sviluppo che parte dalla
prima esperienza di commercio equo e solidale con l'ex Jugoslavia.

L'ho fatta io, insieme a Commercio Alternativo di Ferrara.

Nel progetto andiamo a mettere insieme le due meta' della Bosnia e la
Croazia per risollevare dalla devastazione bellica e post-bellica il
settore dell'apicultura.

Tutto, cio' e possibile perche' conosco questo paese molto bene, dalla
nascita ovviamente, essendo di Trieste, e poi professionalmente, da
giornalista, fin dal 1988.

Ogni tanto mi incazzo sentendovi parlare di Kosovo perche' io di Kosovo
scrivevo gia' allora, pubblicavamo su Avvenimenti quel che stava accadendo.
Nessuno sembrava preoccuparsene molto - allora. E in questi ultimi anni
sento volare per aria una quantita' incredibile di syupidaggini. Vabbe',
succede.

Comunque, per farla breve, la Jugoslavia NON e' stata spaccata dal di
fuori. Ero la'. E ci sono ancora.

Ne riparleremo - a patto che vi interessi parlarne davvero, e capire, e non
lanciare slogan. Con gli slogan non do' pane alla mia gente.

Se a qualcuno interessa davvero far qualcosa di concreto fra Croazia e
Bosnia, avanti c'e' posto. Pero' bisogna prima ASCOLTARE (quel che io
faccio laggiu' da quindici anni, anche perche' parlo la lingua, ci ho
vissuto, lavorato e fatto tre figli), lasciamo perdere PREDICARE. Scegliete
voi.

baci

paola