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ancora sul DU
- Subject: ancora sul DU
- From: andrea <andreamartocchia at libero.it>
- Date: Wed, 03 Apr 2002 13:32:31 -0500
- Sender: andreamartocchia at libero.it
-------- Original Message -------- Subject: I crimini impuniti della NATO (7bis: ancora sul DU) Date: Wed, 3 Apr 2002 13:37:03 +0200 From: "jugocoord at libero.it" Uranio impoverito: ultime notizie di fonte jugoslava sull'indagine delle Nazioni Unite (programma per l'ambiente). Traduzione di Zivkica Nedanovska. A cura di A. Tarozzi. 1. FONTE: Glas Javnosti. 2. TITOLO: Portate il vostro veleno. 3. INDICE: L'UNEP ha confermato la presenza di uranio impoverito. 4. SITO INTERNET: http://arhiva.glas-javnosti.co.yu/arhiva/2002/04/01/srpski/T02033101.shtml 5. AUTORE: Aleksandra Klaric. 6. NUMERO DI PAGINE: 2. 7. DATA: 01/04/02. Le particelle di uranio impoverito sono ancora presenti nell'aria della Serbia meridionale, secondo i dati dell'UNEP, pubblicati recentemente. Infatti, dopo tre anni dai bombardamenti della NATO, l'UNEP ha pubblicato "che è stata riscontrata contaminazione diffusa ma di poca intensità in cinque localita' in Serbia ed una in Montenegro". Klaus Tepfer, direttore esecutivo dell'UNEP, dice che la contaminazione è stata misurata a Pljackovica (presso Vranje), Borovac, Bratoselce, Bukurevac, Reljani e sulla penisola di Arza (Montenegro), e "non è stato determinato il livello della radioattività, che potrebbe rappresentare un pericolo diretto per l'ambiente e la salute umana". Tuttavia, nella relazione dell'UNEP si raccomandano misure di cautela e controlli regolari della qualità dell'acqua, mentre Pekko Haavisto avvisa che qualsiasi sommovimento del suolo può liberare particelle di uranio impoverito nell'aria. Nonostante il fatto che i dati siano drasticamente modesti, è già stato fatto un progresso, secondo Snezana Milacic, perchè si riconosce apertamente l'esistenza di materie radioattive in queste regioni. I dati dell'Istituto di Vinca (vicino a Belgrado) dell'anno scorso dimostrano che con l'uranio impoverito sono stati bombardati 110 obiettivi in Jugoslavia. "La relazione dell'UNEP è un progresso perchè con essa si riconosce la contaminazione del terreno. Infatti, nell'ottobre del 2001, l'UNEP, in presenza dei nostri esperti, ha visitato le regioni contaminate ed ha preso i campioni. Adesso è stato constatato un aumento della radioattività nel suolo e nell'aria", dice Snezana Milacic, esperta dell'Istituto per la medicina e la protezione radiologica di Belgrado. "In quell'occasione sono stati presi i campioni di terra, di piante e dei resti di munizioni. I campioni sono stati esaminati nei laboratori in Svizzera e in Italia e da noi, all'Istituto di Vinca. La ricerca dell'UNEP è stata indirizzata verso l'aspetto ecologico. Però, allora, i nostri esperti hanno monitorato 29 persone adulte di Vranje, Bujanovac e dei villaggi vicini. Il campione doveva mostrare cambiamenti ai tessuti più delicati e sensibili, per una ricerca nuova da intraprendere. I risultati sono stati positivi perchè dal 20% di soggetti monitorati, cioè in sei casi, sono riscontrati cambiamenti nei cromosomi e nelle cellule del sangue. Risultati simili sono stati ottenuti alcuni anni fa su di un gruppo di 21 persone nei pressi di Strpce, dove era stato riconosciuto l'uso di armi radioattive. Attualmente, non possiamo dimostrare che si tratti di una conseguenza del bombardamento con uranio impoverito, ma è molto indicativo che cambiamenti del genere si manifestino proprio nelle persone che sono state esposte all'effetto diretto delle materie radioattive. Però, questo non possiamo confermarlo con sicurezza finchè l'esistenza di uranio impoverito non si evidenzia nell'urina", dice la signora Milacic. "Per questo ci vogliono analisi specifiche. Comunque, il nostro problema sta nel fatto che noi non abbiamo i soldi per comprare i reagenti necessari, anche se ci sono gli esperti e l'apparecchiatura. Per un programma del genere ci vorrebberro 150.000 euro, che i nostri esperti cercano di ottenere dal nostro Governo. Dobbiamo decontaminare queste regioni prima che l'uranio impoverito entri nella catena alimentare. Il Montenegro ha incominciato la decontaminazione nella penisola di Lustica. Il problema grosso è dove possiamo deporre quelle scorie, cioè come dobbiamo trattarle, come nostre o come scorie di importazione. L'unico posto dove deporre il nostro scarto radioattivo da noi è Vinca. Però, visto che qui si tratta di tonnellate, che in nessun modo possono essere deposte vicino a Belgrado (Vinca), anche una relazione del genere dell'UNEP è un passo avanti. Infatti, la relazione riconosce che lo scarto radioattivo è conseguenza dei bombardamenti della NATO, nonchè dell'uso di munizioni radioattive. Sulla base di tutto questo, possiamo chiedere almeno che lo scarto sia deposto al di fuori del nostro paese", conclude Snezana Milacic.
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