torri



L'attacco alle torri e al Pentagono sembra aver seminato scintille nelle
teste di molti compagni e per la prima volta in parecchio tempo leggo
analisi serie e interessanti.
Aggiugno un pensierino. Stasera da Santoro c'era il trio della banda
musicale CIA e Mossad:  Annunziata, Magdi Allam e Luigi Caligaris. Oggetto
del massimo interesse nel contesto della Terza Guerra Mondiale, per cui in
particolare sbavava la nota Lucia Annunziatenstein, era ovviamente l'eterno
Bin Laden. La Lucy gli affiancava subito gli stati fiancheggiatori e, guarda
un pò, sono Iraq, Siria e Iran, proprio quelli per i quali sono in
preparazione attacchi strategici del pacifista Sharon. Il Magdi Bin Allam
nell'illustrare le nefandezze di Bin Laden in giro per il mondo, per
un'improvvisa amnesia si scordava della sua lunga carriera CIA (mai
interrotta). Così il generale da varietà Caligaris. Del Lutwack che spara
bombe di merda non fa conto parlare. Quando Santoro al Caligaris ha fatto
rotolare tra i piedi la granata "Ma scusi non è stato al servizio degli
americani da sempre, questo Bin Laden?" generale, Allam da Langley e Lucy
Annunziasharon cadevano in deliquio e farfugliavano imbarazzi.
Allora, precisiamo per il beneficio di questi comunicatori da minareto
afghano. Osama Bin Laden è il fiduciario USA e CIA nella guerra degli
ottenebrati taliban contro il governo progressista, laico e democratico di
Najibullah, amico dei sovietici. I soldi, le armi e il sostegno logistico e
propagandistico pompato dalla CIA nella banda Bin Laden porta i pretonzoli
islamici alla vittoria e il paese alle barbarie. Due colpi sono riusciti:
Gli USA sono, seppure per proxy, al confine sovietico e possono pianificare
la costruzione del più grande oleodotto dal Caucaso a Karachi e alla loro
colonia nell'isola strategica di Garcia, massima base USA nell'Oceano
Indiano; secondo, i taliban si adoperaranno per sostituire gli inaffidabili
colombiani, pressati ed angustati dalla guerriglia comunista, come centrale
mondiale di produzione e smistamento della droga destinata ad alimentare
altri eserciti mercenari, banche svizzere e molndiali e a distruggere
generazioni di giovani oppositori ovunque, nonchè ad alimentare l'ondivago
sistema finanziario mondiale per permettere le manovre genocide del FMI e
della BM.
Poi, dicono i moderati, Bin Laden, cambia casacca. Da eroe del l'american
way of life a  fanatico antagonista del capitalismo, dell'imperialismo,
della cristianità, di Israele. Stupefacente. In quattro e quattr'otto. Come
Sofri  (Liguori, De Aglio, Mieli, Marcenaro, Lerner, Ferrara... in senso
inverso: dai cortei per i palestinesi e contro il mostro USA, ai
corteggiamenti e servizi per Israele e USA) Credibile?
Credibile come Abu Nidal, il Bin Laden degli anni'70-80. Lo intervistai,
rottame umano che fumava trenta sigarette all'ora, in Iraq, dove si era
rifugiato dopo essere stato cacciato dalla Siria. Era il 1980. Stava in un
campetto militare, con qualche dozzina di armati, non capiva un cazzo di
politica e ripeteva come il pappagallo del gentile Mantovani formulette
antisioniste ed antiamericane. Gli iracheni lo studiarono, lo segregarono e
poi, dopo poco, lo cacciarono verso destinazione ignota. Era lo spauracchiol
del mondo, il terrorista numero uno, l'assassino dei migliori e più radicali
dirigenti palestinesi, il provocatore al servizio dei colpi di mano
israeliani. Con un attentato fasullo a Londra, spianò l'assalto di Sharon al
Libano e le stragi di 30.000 risalendo a Beirut e di 3-4000 donne, bambini,
vecchi, a Sabra e Shatila, a fedajin partiti dal Libano con la garanzia
occidentale della protezione dei campi, subito tradita. Poi scomparve.
Quanto a Osama Bin Laden, è di ieri il suo lavoro per consegnare agli USA,
al Pakistan filo-USA e ai monaci taliban un enorme paese come l'Afghanistan.
Ma, al di là delle  attribuzioni a Bin Laden degli attentati alle ambasciate
USA a Nairobi e Dar Es Salam (1995), per poter mettere fuori gioco la più
grande fabbrica farmaceutica dell'Africa, in Sudan, a vantaggio delle
multinazionali farmaceutiche USA - stesso meccanismo di Abu Nidal - Bin
Laden è il provato e documentato comandante pagatore addestratore, armatore
e speditore di tutti i mercenari integralisti che lavorano con gli ascari
criminali degli  USA nelle varie zone di crisi accese dagli USA e dove
penetrano le armate e gli interessi USA: Kosovo, Macedonia, Cecenia,
Algeria. In queste operazioni Bin Laden è aiutato e finanziato dai sauditi.
Sono numerosi i mercenari afghani - o altri, ma addestrati da Bin Laden -
catturati, inteerrogati, confessi e imprigionati in Jugoslavia, Algeria
(dove sono al centro del terrorismo islamico finalizzato a destabilizzare il
governo di Bouteflika e a ricattarlo a favore delle multinazionali USA, di
recente entrati alla grande nel petrolio algerino, e a disfavore dgli
interessi francesi, che invece serpeggiano nella rivolta dei kabili).
Mercenari afghani addestrati da Bin Laden sono in carcere nella zona
controllata da Massud e sono stati intervistati da giornalisti occidentali,
nonchè nello XinYang, dove lavorano all'intossicazione separatista contro la
Cina. Ovunque l'imperialismo USA è all'opera,  troviamo al suo fianco,
fanteria di tagliagole e impalatori, gli uomini di Bin Laden.
Ma Bin Laden e i sauditi sono uomini d'onore... cioè autentici terroristi
antiamericani...
O no?
Bin Laden fiancheggia con combattenti le azioni militari USA, UCK, di
Basajev in Cecenia (altro amico di Sofri), dei forsennati d'Algeria, e, come
risulta da catture, anche i separatisti filippini ed indonesiani. Nessuna
grande nazione, magari multinazionale come la Jugoslavia, sul cammino del
cristiano rullo compressore imperialista. Frantumare, smembrare, dividere,
quanto meno tenere in costante fibrillazione e destabilizzazione. Ma Bin
Laden compie anche un atto di guerra contro gli USA sfasciandogli i simboli
del potere capitalista e militarista. Con l'Air Force, la Navy, la Army, la
CIA, la NSA , l'FBI e Echelon che osservano.  Cos'è, un giochino da
Settimana Enigmistica? Un ossimoro del povero reduce Marcos?
O è un  nuovo Abu Nidal, che, come quello aveva spianato la strada al
macellaio Sharon per la madre di tutti i terrorismi a Sabra e Shatila, ora
spiana la strada al ricoverando Bush e allo stesso Sharon (con sulle spalle
le cornacchie Lucy e Magdi) per togliersi la soddisfazione di polverizzare
palestinesi, iracheni, iraniani e, magari, a copertura, un po' di afghani? E
nel contempo togliersi di torno le zanzare veggenti, i Tiresia e le
Cassandre,  dell'antimperialismo anticapitalista?
Una cosa è certa. Il quasi monopolio dell'eroina concesso dagli USA e dalla
sua mafia all'Afghanistan non crollerà, magari verrà amministrato da altri
appaltatori, ma continuerà a funzionare al servizio di tutte le cosiddette
globalizzazioni, militari ed economiche. E finchè c'è oppio, c'è un
Afghanistan sotto il tallone USA.
E un'altra cosa è certa. La necessità urgente e imprescindibile di stare con
l'Iraq, con i serbi veri, con i patrioti macedoni, con i palestinesi, con i
siriani, con i sudanesi, con i congolesi, con i russi in Cecenia e, anche se
obtorto collo perchè non di gran governo si tratta, con l'Algeria del FLN. A
cui, del resto, come Festival Mondiale della Gioventù comunista abbiamo dato
un salutare scossone e molta materia da digerire
Tutto il terrorismo del dopoguerra è tutto di Stato.