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giù le mani da Milosevic
- Subject: giù le mani da Milosevic
- From: olivavittoria at hotmail.com
- Date: Sun, 1 Apr 2001 00:19:00 +0200
Contro il Nazionalismo DARE UNA PATRIA A CHI NON CE L'HA Contro l'Imperialismo DARE UNO STATO A CHI NON CE L'HA Rischia di diventare quasi ripetitivo ribadire questi concetti, ma non lo è. Con l'introduzione del concetto di globalizzazione, predicato dall'Imperialismo occidentale, e soprattutto da chi questo potere imperiale ce l'ha (gli USA), si tende ad utilizzare parole d'ordine "di sinistra", per mascherare una politica di destra. Nel recente attacco militare alla Jugoslavia certa sinistra accusava Milosevic di essere nazionalista e fautore della Grande Serbia, solo perchè aveva osato difendere il suo paese dalla frantumazione. Frantumazione sponsorizzata dall'Impero amerikano, col supporto dei mini stati satellite, che in nome di concetti "di sinistra", quale l'autodeterminazione dei popoli, portavano spezzoni di quella che era stata la Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia nell'alveo dei sub-imperi tedeschi e turchi sotto il controllo dell'Impero Amerikano. Ecco così il marco conquistare prima la Slovenia e la Croazia, poi paqrte della Bosnia, e, dulcis in fundo, la Jugoslavia di Kostunika e Djindic (diciamo Jugoslavia per semplificare, visto che anche il Montenegro, oltre la Serbia, è stato conquistato). Contemporaneamente il sub-impero turco (grazie alla fida Albania) metteva tutti e due i piedi in parte della Bosnia, nel Kosovo, e si appresta ad inserirsi anche in Macedonia. Il tutto con grande soddisfazione del potente per eccellenza: l'Impero Yankee. Nessuna novità sotto il sole, si potrebbe dire, se non, appunto, l'utilizzo di concetti di sinistra per giustificare la più grande politica imperiale a cavallo dei due millenni. Ecco come è stato possibile, che parte della sinistra, anche antagonista, si trovasse di fatto schierata con l'Impero in questa avventura. La negazione dei concetti di Patria e di Stato, ha portato ad appoggiare di fatto la politica dello Stato per eccellenza, quello amerikano, e la repulsione per concetti "di destra" come difesa nazionale ha portato alla vittoria le mire di dominio mondiale degli Yankees. E così, finalmente, vediamo, con grande giubilo di certa "sinistra", gli USA assumere direttamente nell'area dei Balcani il controllo di tutti i ministeri chiave. Non soltanto i ministeri economici, con il controllo e la gestione degli "aiuti umanitari", e i ministeri della guerra con le basi strategiche in Bulgaria, Kosovo e presto anche in Serbia, da aggiungere a quelle in Turchia, ma anche i ministeri dell'interno, vedi il ruolo della KFOR in Kosovo e la polizia speciale di Djindic in Serbia, e quello di Grazia e Giustizia, con il famigerato Tribunale Penale Internazionale della Del Ponte, autentica emanazione dell'Impero Amerikano. Gli avvenimenti di queste ore sono emblematici: gli amerikani intimano al fantoccio Kostunika e al servo Djindic di consegnare Milosevic entro il 31 Marzo. Naturalmente il governo mondiale USA a questo scopo ha attivato tutti i ministeri citati prima; così si condizionano gli aiuti alla consegna di Slobo, si attivano i terroristi dell'UCK nel sud della Serbia e in Macedonia, reintroducendo il clima di guerra del '99 e finalmente si da mandato al servo Djindic di scavalcare Kostunika e procedere all'arresto. Una manovra orchestrata in tutti i dettagli, come mai se ne vedevano da tempo, forse dai tempi del golpe contro Allende, preparato, come si ricorderà, con assedio economico, scioperi corporativi e quindi l'esercito. Adesso l'assedio economico si manifesta con l'embargo, mentre la polizia speciale di Djindic prende il posto dell'esercito di Pinochet. Per fortuna, almeno per ora, qualcosa non ha funzionato e Milosevic è ancora libero, ma le prove generali di amministrazione diretta yankee nel globo sono state fatte, e, probabilmente,lo scopo sarà raggiunto, magari con l'eliminazione fisica di Milosevic, il che eviterebbe imbarazzi a tutti i personaggi autori della sceneggiata. Ma, badate bene, questa nuova strategia dell'Impero non si esaurirà con la Jugoslavia e magari con l'Iraq, sarà la linea strategica USA per il dominio planetario. I recenti accordi tra gli USA e i governi del centro e del sud-america, ricordiamo il plan Colombia, non si muovono forse in questa strategia di creazione di regimi a sovranità limitata col diretto intervento nord-amerikano? Ed anche in Medio-Oriente il ruolo amerikano di aperto sostegno al boia Sharon e al regime militare turco non è finalizzato a questo scopo? E' molto comodo ed anche facile attaccare i concetti di Patria e di Stati Nazionali. E' facile perchè in questa fase il potere reale condivide questa politica. Non è un caso che lo slogan della globalizzazione è stato lanciato proprio dal potere centrale USA, con l'adeguamento servile, ma anche interessato, dei sub-imperi, Unione Europea in testa. Perchè, in finale,questa globalizzazione non elimina gli stati nazionali tout court, tanto è vero che, come sta dimostrando Bush proprio in questi giorni sul problema inquinamento, gli amerikani non hanno alcuna intenzione di dismettere lo stato loro. Quelli che si stanno abrogando sono gli Stati, che possono diventare scomodi in quanto tali. Si nega uno Stato ai Palestinesi, perchè questo potrebbe limitare il potere dello Stato israeliano, fido e potente cane da guardia yankee in Medio-Oriente; si nega uno Stato al popolo kurdo, perchè il loro Stato con la sua posizione strategica potrebbe creare qualche problema al progetto turco-amerikano di controllo della cosiddetta via della seta; si nega uno Stato ai Baschi, vista la posizione geografica di cuscinetto fra Francia e Spagna. Si riconoscono invece, ed anzi si incoraggiano, creazioni di Stati per popoli inesistenti, onde indebolire Stati, che, in qualche modo, potrebbero creare problemi all'Impero. E allora vediamo gli anglo-amerikani correre in soccorso dello Stato kuwaitiano che, come tutti sanno, è uno Stato inventato su misura o, per meglio dire, su paralleli (Q8) per un unico abitante (lo sceicco), onde garantirsi, a spese dell'Iraq, il controllo dell'oro nero; e vediamo pure inventare uno Stato per un popolo che non è mai esistito in quanto tale, parliamo del Kosovo, tanto è vero che, quando si parla di kosovari viene sempre aggiunto l'aggettivo albanesi. Come si vede, lo scontro reale non è fra "nazionalisti" e "internazionalisti", ma tra l'imperialismo e i popoli scomodi, perchè difendono la loro autonomia e diversità. Non è un caso che nei vari WTO lo scontro sulla globalizzazione vede schierati da una parte gli Stati forti, che con questo progetto intendono acquisire sempre maggiori vantaggi, economici si, ma di conseguenza anche politico-coloniali e dall'altra i paesi deboli, che difendendo la loro identità, anche nazionale, cercano di impedire una loro nuova colonizzazione. D'altronde i concetti di Patria o di Nazione non sono concetti di destra in sè, diventano di destra quando si associano ai concetti di colonialismo e imperialismo, quando cioè sono finalizzati alla conquista di altri Stati. Quelli meno giovani ricorderanno che proprio in nome della Patria i Partigiani presero le armi contro il tedesco invasore, mentre fu in nome dell'impero che la destra fascista di Mussolini andò a conquistare prima l'Albania, poi la Libia, l'Etiopia e l'Eritrea. E allora è il momento di smetterla con le frasi fatte; è arrivato il momento di saper leggere la realtà autonomamente e non con gli occhi delle veline NATO. I fatti parlano chiaro: è dall'89 che l'Impero unico amerikano sta facendo piazza pulita di tutte le sacche di resistenza planetaria. Dapprima è toccato all'Iraq, attaccato in un primo tempo economicamente, quando il Kuwait spinto dallo sponsor amerikano fece crollare il prezzo del greggio proprio nel momento in cui l'Iraq cercava di ricostruire la sua economia distrutta da dieci anni di guerra con l'Iran; in seguito il Kuwait attraverso tunnel sotterranei trovò il modo di sfruttare i giacimenti iraqeni vicini al confine, costringendo l'Iraq all'intervento armato, che portò al Desert Storm e quindi all'embargo. Poi è stato il turno della Jugoslavia, disintegrata a tappe, sia per motivi geo-politici (sbocco sul Mediterraneo per i tedeschi, presenza militare nei Balcani per gli amerikani), sia per motivi economici (corridoio 8, via della seta etc.etc.). La difesa della Patria, per questi Stati non era una categoria di destra, ma di sinistra, visto che era una lotta contro un Impero come quello amerikano, sempre più aggressivo a livello planetario. Il resto sono chiacchiere, anzi veline NATO. Il "grande satrapo di Bagdad" era riuscito a costruire uno Stato moderno, laico e che godeva di un benessere distribuito fra la popolazione in un'area dove i "democratici" sauditi fanno morire di fame i loro sudditi, tagliano le mani agli autori di piccoli reati da sopravvivenza e lapidano gli omosessuali, e dove gli "occidentali" turchi negano alla popolazione kurda, ma anche turca, i deiritti umani fondamentali. Il "grande dittatore di Belgrado", invece, viene accusato dalla NATO dei più orrendi crimini contro l'umanità, che poi in soldoni si riducono all'accusa di omicidio di 340 kosovari, in presenza di una guerra civile dichiarata dall'UCK. Come se un domani qualche tribunale internazionale incriminasse il governo italiano di crimini contro l'umanità per le decine di morti degli anni '70-80. Qualcuno dirà che le vittime furono di meno, ma allora non si trattava di guerra condotta con armi pesanti, come è stato in Kosovo. E' normale che uno Stato attaccato si difenda, quello che non è normale è che qualcuno si arroghi il diritto di condannare lo Stato, che si difende. Le stesse baggianate sulla Grande Serbia, denunciate dalla NATO, erano semplicemente il tentativo di Milosevic di fermare la disintegrazione jugoslava, fomentata dagli Imperi e sub-imperi occidentali (amerikani, tedeschi, turchi). Senza contare il grande padrino degli ustascia, il famoso Giovanni Paolo II, detto Papa. Oltretutto la Slovenia se ne andò senza colpo ferire; mentre rispetto alla Croazia la guerra scoppiò per la difesa dei serbi della Krajina, visto che la Costituzione della "democratica" Croazia recitava nel 1 articolo: La Croazia è la Patria dei cittadini Croati". Ma da quale parte proviene la pulizia etnica? E' per questo che pensiamo che bisogna riprendere in mano il vessillo dell'anti-imperialismo. Bisogna impedire che vengano eliminati i popoli scomodi da parte dello Stato Imperialista Amerikano. LIBERTA' PER MILOSEVIC!!! GIU' LE MANI DALL'IRAQ E DALLA PALESTINA! LIBERTA' E INDIPENDENZA PER IL POPOLO KURDO!!! BUTTIAMO A MARE LE BASI AMERIKANE!!! L'Avamposto degli Incompatibili http://www.controappunto.org