Contro la repressione in Serbia



Quale risposta alla repressione in Serbia?

Care amiche, cari amici,

Negli ultimi giorni si assiste in Serbia ad un giro di vite repressivo. Il
regime Milosevic/Markovic/Seselj ha imboccato la strada della repressione
aperta e indiscriminata, chiudendo i piu' importanti mass-media critici
(tra cui la televisione Studio B e Radio B2-92:
www.freeb92.net/index.phtml) e attuando una politica di intimidazione
contro giornalisti indipendenti, esponenti dell'opposizione, rappresentanti
della societa' civile e del movimento degli studenti.

Tra le organizzazioni piu' colpite dal giro di vite del regime e' Otpor,
("Resistenza"), creata l'anno scorso dagli studenti della Serbia
(www.otpor.com/english/index.html), e che e' oggi la voce piu' autentica,
democratica e temuta dell'opposizione.

E' importante sostenere la lotta degli studenti per un regime che di
socialista non ha un bel nulla, principale responsabile della dissoluzione
della Jugoslavia e delle guerre che ne sono seguite; un regime che si basa
su un sistema di potere mafioso e sull'impoverimento sistematico dei suoi
abitanti, su una propaganda che non ha vergogna di fronte a nulla, sulla
violazione dei diritti umani e l'intimidazione poliziesca.
Il fatto di essere stato bersaglio della NATO non aumenta di per se' la
credibilita' di questo regime: semmai bisogna riconoscere che il "sistema
Milosevic" ha bisogno della NATO cosi come la NATO ha bisogno di Milosevic.
E distinguere con estrema chiarezza popolo e regime, societa' civile e
vertici politico-militari.

Occorre percio' oggi organizzare la solidarieta' agli studenti e alla
societa' civile; sostegno ai giornalisti censurati; pressione sulle
autorita' per il rispetto delle norme internazionali di tutela dei diritti
umani e dello stato di diritto in Serbia.
E' necessario favorire un processo dal basso di contropotere
dell'opposizione in Serbia e di dialogo tra i popoli in tutta la regione. 
Tutto questo si puo' e si deve fare a partire da una condanna netta
dell'uso della violenza militare da parte della NATO per la "soluzione" del
conflitto in Kosovo; e dell'attuale discriminazione sistematica e violenza
contro le minoranze in Kosovo.

Un primo passo minimo: inserire i links ai siti delle voci dell'opposizione
nelle pagine web italiane e in calce ai nostri messsaggi di posta elettronica.

Giovanni Scotto
Napoli/Berlino

Giovanni Scotto - ricerche per la pace
http://userpage.fu-berlin.de/~gscotto/
* Berghof Research Center for Constructive Conflict Management, Berlin -
http://www.b.shuttle.de/berghof
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RESISTANCE! against repression in Serbia. Watch out at:
www.otpor.com/english/index.html
http://www.freeb92.net/index.phtml
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