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23.5 incontro-dibattito migranti e Rom
- Subject: 23.5 incontro-dibattito migranti e Rom
- From: Sergio Di Vita <sdivita at neomedia.it>
- Date: Wed, 17 May 2000 19:45:05 +0200
==================================================== fonte: Roberto Pignoni <pignoni at mat.uniroma1.it> ==================================================== La storia dell'umanita' e', da sempre, storia di migrazioni. Un processo inarrestabile di mescolanza, compenetrazione e contaminazione di genti e di culture. Un fenomeno che oggi assume caratteristiche nuove, dato che l'imposizione del modello economico neoliberista e i diktat di organismi sovranazionali quali l'I.M.F., la Banca Mondiale e il W.T.O. determinano costi sociali ed economici elevatissimi, distruggendo equilibri complessi e rendendo di fatto impossibile la sopravvivenza di intere popolazioni. La fame, le guerre, la desertificazione e la crisi ambientale e climatica sono il prezzo pagato dall'80 per cento dell'umanita' per rendere possibile al restante 20 per cento di continuare a produrre, consumare, svilupparsi secondo modalita' e ritmi che non sono sostenibili per l'intero pianeta. I governi dei paesi ''forti'' hanno dimostrato di essere disposti a scatenare la guerra pur di perpetuare questo stato di cose; nello stesso tempo, pretenderebbero di arrestare i flussi migratori che ne derivano o, quanto meno, di ''regolamentarli''. Il Comitato Straniero per Stranieri e il Coordinamento contro le guerre sono attivi da diversi mesi nella denuncia di tali dinamiche distruttive e nell'organizzazione di forme di mobilitazione contro di esse. Siamo due realta' nuove, aggregatesi spontaneamente: la prima persegue la finalita' di dare concretezza e stabilita' all'esigenza di auto-organizzazione delle comunita' migranti della citta' di Roma, la seconda e' nata sull'onda della mobilitazione dell'Universita' contro i bombardamenti sulla Yugoslavia. Partendo da un'analisi di quell'intervento, i compagni del Coordinamento contro le guerre hanno ravvisato una precisa continuita' ''culturale'' fra la logica che lo ha prodotto e le soluzioni autoritarie, improntate a forme piu' o meno esplicite di pulizia etnica, adottate in questo paese nei confronti di popoli e culture che vengono ritenuti ''prescindibili'' nonostante siano parte integrante del nostro tessuto sociale. Per queste ragioni il Coordinamento contro le guerre si e' impegnato a fondo a fianco dei rom della capitale, contribuendo a evidenziare il valore politico e culturale della loro lotta e a farne un punto di riferimento per gli altri migranti e per tutti i cittadini che hanno a cuore la dignita' umana e la democrazia. Il Coordinamento contro le guerre e il Comitato Straniero per Stranieri si sono mossi secondo motivazioni e metodologie analoghe, insieme ad altre realta' e associazioni, su tematiche strettamente collegate: la battaglia per i permessi di soggiorno, la denuncia degli abusi e della corruzione della polizia, la mobilitazione per la realizzazione del villaggio rom di via dei Gordiani, la lotta contro i centri di detenzione e l'opposizione alla politica di deportazioni ed espulsioni di massa adottata dalla giunta Rutelli e dal ministro Bianco. Questo impegno ha portato allo sblocco dei permessi di soggiorno, all'arresto di alcuni funzionari taglieggiatori della Questura, alla sospensione dei rastrellamenti e delle deportazioni nei campi rom. Ma il risultato principale e' certamente la crescita della consapevolezza dei rom e dei migranti e della solidarieta' dei cittadini. D'altra parte, la battaglia su questi temi ha messo in evidenza ancora una volta la drammatica inadeguatezza politica e culturale degli apparati di quella che fu, un tempo, una sinistra forte e orgogliosa, ma che oggi assomiglia sempre di piu' a un'armata allo sbando dopo la Caporetto elettorale. A via dei Gordiani come a Tor De' Cenci, la maggioranza che governa il Comune di Roma ha dimostrato di non tenere in nessuna considerazione i diritti fondamentali delle persone. Il rigurgito reazionario, la vittoria elettorale della destra, il riaffiorare dei fascisti come forza di governo affondano le loro radici in questi comportamenti. Traggono alimento dalla cecita' e dalla vilta' di chi ha rinunciato ad affermare con forza i valori dell'accoglienza, della convivenza, dell'uguaglianza di diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dal colore della pelle e dalla regione di provenienza. In Italia, punto d'approdo naturale dei flussi migratori, le politiche sull'immigrazione sono vergognosamente inappropriate. Il Comitato Straniero per Stranieri e il Coordinamento contro le guerre sono convinti che una prospettiva di liberazione, volta a consentire l'espressione e lo sviluppo di un ricchissimo potenziale umano, attualmente compresso e negato e considerato, tutt'al piu', una ''risorsa'' da sfruttare, deve basarsi su un'interpretazione estensiva dell'idea di cittadinanza. Essa non puo' essere intesa come dono di nascita, o eredita' di sangue, ma come rete di diritti che accompagnano la persona e la sorreggono nei diversi contesti in cui si trova a operare. Per queste ragioni il Comitato Straniero per Stranieri e il Coordinamento contro le guerre organizzano insieme, martedi' 23 maggio, una giornata di incontro e dibattito su questi temi all'Universita' ''La Sapienza'' di Roma. Vi prenderanno parte personalita' della cultura, esponenti del mondo politico e dell'associazionismo e compagni delle realta' di base. Sara' un momento di confronto politico a tutto campo, di riflessione sulla deriva delle forze della sinistra storica e sulle difficolta' incontrate dai nuovi protagonisti dello scontro sociale,di approfondimento culturale dei nodi della convivenza e dell'esclusione, ma sara' anche e soprattutto una grande festa delle comunita' rom e migranti che in questi mesi hanno sviluppato una crescente capacita' d'iniziativa, proponendosi come il vero elemento di novita' nel panorama politico e sociale della citta'. Coordinamento contro le guerre - Universita' di Rom C.S.P.S. - Comitato Straniero per Stranieri Martedi' 23 maggio. Universita' La Sapienza di Roma 12.30 Sapori di frontiera: pranzo con le comunita' migranti, musica e danze. Specialita' afro-indo-balcaniche irrorate da vini furlani. 14.00 Aula 1 - Facolta' di Lettere. Concerto-dibattito con rom e migranti, realta' di base e associazioni. Partecipano: MONI OVADIA ZUF DE ZUR (musica dal confine) BACHU, EDGAR, TONI (docenti Universita' di Rom) SANDRO PORTELLI (docente ''La Sapienza'') DANILO DE MARCO (fotografo migrante) FULVIO VASSALLO PALEOLOGO (docente in Diritto dell'immigrazione Univ. di Palermo) Sempre alla Facolta' di Lettere, mostra fotografica: Danilo De Marco, Stefano Montesi, Aniello Barone Disegni di Vauro. ==================================================== Mi scuso con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo, e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti. Chiedo a chi non vuole riceverli di mandarmi un cenno. I contenuti qui espressi non corrispondono necessariamente col mio punto di vista. Sdv ====================================================
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