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Prima relazione di Maurizio Renesto da Belgrado
- Subject: Prima relazione di Maurizio Renesto da Belgrado
- From: "Silvano Tartarini" <bebitartari at ftbcc.it>
- Date: Wed, 5 Apr 2000 00:18:10 +0200
Cari amici, questa è la prima relazione di Maurizio Renesto dal nostro ufficio di Belgrado. Un caro saluto, Silvano. BERRETTI BIANCHI AMBASCIATA DI PACE DI BELGRADO RELAZIONE SULL'ATTIVITA' 11-21 MARZO (ad uso interno dei Berretti bianchi) Dopo la partenza di Francesca nel febbraio scorso, la sede di Belgrado e' rimasta per qualche tempo vacante, fino al 21 marzo scorso, data del mio arrivo in citta', quale unico, al momento, rappresentante dei Berretti Bianchi. Il mio nome e' Maurizio Renesto, laureando in letteratura serbo-croata. Restero' a Belgrado per un periodo non ancora definito, ma non inferiore ai tre mesi. Al mio arrivo a Belgrado i Berretti Bianchi erano temporaneamente senza un ufficio sul posto. Mi sono percio' mosso immediatamente per trovare una nuova sede e attivare un recapito telefonico a cui fosse possibile contattarmi. Il nuovo ufficio si trova attualmente (ma si tratta probabilmente di una soluzione temporanea, date le condizioni non ideali dell'appartamento) a pochi passi dalla grande cattedrale di san Sava, non lontano dall'hotel Slavia e, di li, al centro citta'. Poco distante e' anche la sede della cooperazione italiana. Si tratta di un appartamento di due stanze, entrambe con divano letto, c'e' posto quindi eventualmente per una, due persone (dotate di un certo spirito di adattamento...). Resta purtroppo il problema dei visti, già evidenziato tempo fa da Francesca Vitale. Io, in quanto straniero, non ho alcuna possibilita' di "invitare" presso di me altri stranieri e, cio' che complica ulteriormente le cose, soltanto i cittadini jugoslavi proprietari dell'appartamento nel quale risiedono hanno la possibilita' legale di farlo. Chi arriva deve presentarsi entro 24 ore alla locale sede di Polizia, insieme con la persona ospitante. Si potrebbe risolvere la cosa servendosi di un prestanome, cioe' registrandosi al domicilio di un cittadino jugoslavo proprietario dell'abitazione in cui vive, ma tra i nostri contatti in citta' non sono in molti a possedere questi requisiti. I progetti Nei giorni scorsi ho ripreso i contatti con il direttore della scuola di Bogutovac, Sig. Djurovic, e la direttrice del giardino d'infanzia di Valjevo, Sig.ra Nikolic. Con entrambe le scuole abbiamo dei progetti gia' avviati, e in parte realizzati, di collaborazione e aiuto umanitario finalizzato alla costruzione di legami "di pace" con istituti italiani di pari livello. Valjevo La direttrice dell'asilo di infanzia mi ha comunicato che nei giorni scorsi sono finalmente arrivati i materiali didattici donati tramite la Croce Rossa. Si tratta di 6 televisori, con relativi 6 videorecorder e due lettori CD, per un ammontare complessivo di 5750 DM. Mi rechero' personalmente a Valjevo per conoscere la Sig.ra Nikolic e definire le linee di collaborazione futura mercoledi' prossimo. Tuttavia, mi e' sembrato chiaro gia' dalla conversazione telefonica, che il punto sostanziale su cui la direttrice del centro fa affidamento, al di la' dell'aiuto umanitario in senso stretto, sia la dimensione dello scambio culturale con allievi di scuole italiane. Ed e' anche il punto su cui, mi sembra, dobbiamo soprattutto lavorare per dare a questi scambi la stabilita' e continuita' che finora non hanno avuto. La Sig.ra nikolic mi ha chiesto infatti, non altri finanziamenti, ne' donazioni materiali, ma "quando e se arriveranno i bambini dall'Italia per conoscere suoi bambini". Recandomi a Valjevo ho finalmente deciso di portare con me i pelouches donati dall'organizzazione inglese, ma ci terrei ad avere al piu' presto qualcosa di concreto da offrire all'istituto di Valjevo anche sul piano dei gemellaggi con l'Italia. Bogutovac A Bgutovaco la situazione di emergenza seguita ai bombardamenti e al duro inverno scorso, sembra rientrare poco alla volta. La costruzione del nuovo edificio scolastico procede rapidamente e, mi ha assicurato i direttore, Sig. Djurovic, che per il prossimo anno scolastico i lavori dovrebbero essere ultimati (cosa molto probabile anche perche' la scuola di bogutovac ha assunto in Serbia una sorta di valore simbolico e di immagine, per il regime stesso che potra' cosi' mostrare la "fiera e pronta reazione" del paese ai danni provocati dall'aggressione della NATO). Anche a Bogutovac, nonostante le difficolta' e i ritardi nella consegna del materiale (si trattava di 104 paia di scarpe invernali per i ragazzi dell'istituto), il rapporto costruito con i rappresentanti dei Berretti, curato a suo tempo in modo particolare da Riccardo Luccio, e' di estrema fiducia. Il direttore Djurovic mi ha fatto presenti alcune necessita' della scuola per il prossimo anno scolastico. Io le riporto cosi' come mi sono state presentate, anche se e' ovvio che non sara' possibile venire incontro a tutte le richieste avanzate. La situazione piu' grave, in realta', non e' relativa all'istituto di Bogutovac, ma alla sede centrale del plesso scolastico, quella di Konarevo (si tratta di un plesso comprendente tre istituti principali, Konarevo, Bogutovac e Mataruge, piu' alcuni piccoli istituti per i piccoli centri della valle). A Konarevo infatti fino all'autunno scorso sono stati ospitati temporaneamente i numerosi profughi provenienti dal Kosovo. I danni all'istituto derivati dall'uso improprio dell'edificio scolastico sono stati rilevanti. In particolare i pavimenti in legno delle aule sono stati danneggiati dall'umidita' (il legno marcito, tende a rompersi e si formano dei buchi anche molto profondi, piuttosto pericolosi per i bambini). Il costo complessivo per riparare la pavimentazione dell'intero istituto e' piuttosto elevato, 35.000 DM, ma il direttore mi fa presente che si potrebbe cominciare con un solo piano, suddividendo cosi' l'intervento in due tappe. Un'altra delle necessita', questa volta per l'istituto di Bogutovac, riguarda il materiale didattico mediatico. Il Sig. Djurovic mi ha parlato di 4 PC e/o 6 televisori piu' 6 videorecorder, o materiale didattico di altro genere, per i laboratori tecnici di cui il nuovo istituto sara' del tutto sprovvisto. Anche per cio' che concerne Bogutovac, va pero' soprattutto sviluppata una continuità negli scambi, a partire dalla regolare corrispondenza tra alunni italiani e quelli di Bogutovac, propedeutica alle visite reciproche "di conoscenza". Su questo punto faccio notare peraltro che sarebbe opportuno se nei successivi scambi di lettere fra i bambini italiani e quelli serbi, gli insegnanti italiani cercassero di far arrivare ove possibile il testo in inglese, in modo da permettere una vera comunicazione tra i bambini (cosi' perlomeno avevano fatto le insegnanti di bogutovac alla prima tornata di lettere verso l'italia). Le donne in nero Con le Donne in Nero, dopo una fase recente di crisi, i rapporti sembrano aver ritrovato la consueta serenita'. La nostra collaborazione con loro, non sistematica e non fondata su progetti concreti da realizzare insieme, e' soprattutto fondata su un ottima "osmosi" di visioni politiche e su una grande disponibilita' al sostegno reciproco. Cosi', appena giunto a Belgrado, nella sede delle ZUC (in serbo e' l'acronimo delle Done in Nero) ho trovato ospitalita' e un grande aiuto nel disbrigo delle necessarie pratiche burocratiche. In cambio, ho offerto loro la mia piena disponibilita' (cosi' come hanno fatto e continuano a fare Francesca Vitale e Riccardo Luccio) per la traduzione di alcuni testi e la redazione di una pubblicazione in italiano che le ZUC vorrebbero ultimata entro fine mese. Situazione Politica La situazione in Serbia resta molto tesa. La svalutazione ha ripreso a crescere ad un tasso piuttosto sostenuto (attualmente siamo ad un DM contro 22 dinari), con ovvie ricadute sull'aumento dei prezzi. Parallelamente, in vista di elezioni che si danno per imminenti nonostante ancora non ne sia stata fissata la data, e' cominciata a tutti gli effetti la campagna elettorale e non si sono fatte attendere le mosse del regime contro i media di opposizione. Una decina di giorni fa un gruppo di uomini armati, in uniforme da poliziotto hanno fatto irruzione in una delle sedi di dell'emittente televisiva Studio B, attualmente controllata dall'SPO di Draskovic, sottraendo e danneggiando materiale tecnico. Non e' seguita, ovviamente, nessuna indagine. La versione ufficiale e' che si tratti di "uomini sconosciuti", mentre il MUP (Ministero degli affari interni) ha laconicamente dichiarato che non si trattava di suoi uomini, nonostante le uniformi da poliziotto (che comunque qui possono essere tranquillamente comprate al mercato nero)sembrino indicare il contrario. E' seguita invece, a pochi giorni di distanza, un'ingiunzione di pagamento "per l'affitto temporaneo delle frequenze" su cui Studio B trasmette. Si tratta di una somma piuttosto elevata (non ho sottomano l'articolo che la riguarda e, purtroppo, non ricordo la cifra precisa), a cui comunque la rete televisiva ha gia' dichiarato di poter far fronte. Ma l'attacco ai media di opposizione e' chiaro, a prescindere dalle qualita' della programmazione di Studio B e del partito politico che attualmente rappresenta. Piu' grave e' che questi attacchi si siano ripetuti in provincia, dove alcune delle reti televisive dei centri legati alle opposizioni, sono state soppresse "d'ufficio", per le stesse presunte irregolarita'. A Kraljevo, dove cio' e' avvenuto, da diversi giorni ogni sera si manifesta in piazza per protestare contro la chiusura dell'emittente locale, ma l'impressione e' che tutto cio' cada in genere in una generale apatia. A Belgrado, venerdi' scorso, una manifestazione a sostegno di Studio B e' andata quasi deserta (una cinquantina di persone in tutto). Per il 14 aprile prossimo, le opposizioni unite hanno convocato una manifestazione generale a Belgrado, dove dovrebbero confluire manifestanti da tutta la Serbia. L'obiettivo sono, come sempre le elezioni anticipate. Come contattare l'ambasciata di pace L'indirizzo dell'ufficio e': Bokeljska ul., 1- 11000 Belgrado (c/o Maurizio Regesto) Telefono: 00381.11.3440983 Il numero di cellulare (attivo quasi sicuramente da lunedi'): +381.63.592068 Indirizzo di posta elettronica: Belgrado_berretti at yahoo.com
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