Fw: [Al-Awda-Italia] Disegno di legge di Kossiga



 
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Sent: Wednesday, May 28, 2008 8:32 PM
Subject: Fw: [Al-Awda-Italia] Disegno di legge di Kossiga

 
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Sent: Monday, May 26, 2008 6:57 PM
Subject: [Al-Awda-Italia] Disegno di legge di Kossiga

Disegno di legge

Articolo 1.
(Acquisto della cittadinanza)
1. Il cittadino straniero iscritto nell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane acquista di diritto la cittadinanza italiana a sua domanda, da presentare tramite l’Unione al ministero dell’Interno, mantenendo altresì la cittadinanza israeliana se già ne sia titolare.
2. La cittadinanza italiana è acquisita anche dalla moglie e dai figli minori del cittadino di cui al comma 1, mantenendo anch’essi la cittadinanza israeliana.


Articolo 2.
(Doppia cittadinanza italiana ed israeliana)
1. Le persone che siano iscritte all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che acquistino volontariamente anche la cittadinanza italiana, possono mantenere la cittadinanza israeliana, se già ne siano titolari.
2. Il cittadino italiano iscritto all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che acquisti volontariamente anche la cittadinanza israeliana, mantiene di diritto la cittadinanza italiana.
3. Le stesse disposizioni si applicano al coniuge ed ai figli minori, ancorché non siano iscritti all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.


Articolo 3.

(Servizio in amministrazioni dello Stato d’Israele)
1. I cittadini italiani che siano iscritti all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ancorché non siano anche cittadini dello Stato d’Israele, possono liberamente e senza autorizzazione delle autorità italiane prestare servizio militare anche volontario nelle forze di difesa, ovvero prestare servizio in altre amministrazioni dello Stato d’Israele.


Il lettore mi chiede che cosa ne penso. Mah. Come ha detto Chiesa, Francesco Cossiga si fa capire benissimo da chi vuole lui. Lancia messaggi ad ambienti che non hanno nulla a vedere con l’opinione pubblica. E’ l’uomo di servizio della massoneria britannica, è stato uno dei capi di Gladio, ha avuto una parte molto interessante nell’omicidio Moro, per la quale è stato premiato con la presidenza della repubblica.

Ma d’altra parte, non si può escludere che si stia facendo beffe del servilismo della «destra» al potere verso i fanatici ebraici, al punto da imbarcare e dare cariche a israeliani come la ridicola  Nirenstein e Ruben, capintesta dell’ADL, il ministero degli Esteri a un israeliano di diritto come Frattini (ciascun ebreo è di diritto israeliano, basta lo chieda), o da arruolare Elkann (il papà di Lapo) come consulente alla «cultura».

Cossiga è uno specialista in quella che i francesi chiamano «surenchère», cioè di rilanciare una tendenza aumentando la dose, fino all’assurdo. E’ un’applicazione maligna del detto evangelico (Matteo 5,40): Se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, cedigli anche il mantello. Perchè Cossiga è notoriamente maligno e malvagio.

Secondo me, dimostra la «surenchère» beffarda specialmente l’articolo 3: perchè è ben noto che giovani ebrei italiani vanno volontari a fare il servizio militare in Israele - un reato per le leggi italiane, che solo nel loro caso non vengono applicate. Si concedono insomma  una vacanza militare, in cui si prendono il gusto di sparare, angariare ed ammazzare  un po’ i palestinesi, e tornano in Italia con un addestramento utile per i pestaggi urbani e i «servizi d’ordine».

Kossiga ha l’aria di dire: visto che già commettono il reato, diamogli anche il mantello. Ossia l’Italia tutta. Può confermare l’intento derisorio anche la relazione con cui Kossiga accompagna il suo disegno di legge?

Giudicate voi:

«Onorevoli Senatori. - Come affermato con vigore nell’appello lanciato durante il suo intervento al quinto congresso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dal presidente Claudio Morpurgo agli ebrei italiani, è necessario un legame più stretto con Israele. E’ essenziale. ‘Senza Israele siamo più poveri’ - egli ha detto – ‘siamo privi di un riferimento di cui non possiamo e non vogliamo fare a meno. Siamo carenti di una parte di noi’. ‘Questo legame - egli ha aggiunto - deve essere più attivo e portare a rapporti più intensi che coinvolgano la società nel suo insieme, l’economia, la cultura e l’arte. Un legame che non deve essere solamente di Stati ma di popoli’.
Nelle parole del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane trovano conferma il legame inscindibile tra lo Stato d’Israele, il focolare storico degli ebrei, e l’ebraismo anche mondiale ed il legame perversamente naturale tra antiebraismo, antisemitismo ed antisraelismo, ancora oggi istintivamente tipico di una parte della cultura politica europea, dallo ‘chirachismo’ francese, al cattolicesimo-patriottico dei cattolici polacchi seguaci dei partiti leader di quel Paese e degli insegnamenti della cattolica ‘Radio Maria’, preceduta purtroppo dal triste insegnamento del cardinale August Hlond che aveva a suo tempo pubblicato una pastorale nella quale affermava che gli ebrei erano l’avanguardia dell’ateismo e del bolscevismo, inivitava a boicottare le pubblicazioni e il commercio degli ebrei che conducevano una guerra alla Chiesa cattolica, mentre di conseguenza il sinodo dei vescovi polacchi adottò una risoluzione che chiedeva agli ebrei fosse impedito di insegnare agli studenti cattolici e che gli studenti ebrei fossero allontanati dai corsi seguiti dagli studenti cattolici, e inoltre, per i gesuiti polacchi, gli ebrei dovevano essere espulsi dalle società cristiane. E sembra che sia stato il Preposto Generale della Compagnia di Gesù, il polacco Padre Wladimir Ledóchowski S.J., ad ostacolare l’emanazione da parte di Papa Pio XI di un’enciclica da questi preparata con l’aiuto di un gesuita americano,  padre  John Courtney Murray S.J., contro il razzismo ed in particolare contro la persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti, enciclica che non fu pubblicata per la morte di Papa Pio XI e che il suo successore Papa Pio XII preferì per prudenza non emanare né renderne noto il testo temendo, come fu suo costante timore, che vi potessero essere ritorsioni contro la Chiesa cattolica. Per un ebreo la causa dello Stato d’Israele non può essere che la sua causa, e la difesa di questo Stato un proprio dovere, anche religioso. In riconoscimento di questa realtà, culturale e religiosa, e almeno tendenzialmente nazionale, ed anche a tutela dell’identità e della sicurezza della comunità ebraica italiana, presento il seguente disegno di legge sull’acquisto della cittadinanza italiana da parte degli ebrei, sulla doppia cittadinanza italiana ed israeliana e sulla libertà di prestare servizio militare anche volontario nelle forze di difesa ed anche servizio in altre amministrazioni dello Stato d’Israele, pur se soltanto cittadini italiani. Analoghe disposizioni potranno stabilirsi anche per gli appartenenti all’Islam, in riferimento all’appartenenza a Stati nei quali sia ufficiale la religione islamica, quando sia introdotto nel nostro ordinamento un sistema garantito dallo Stato di appartenenza delle persone all’Islam
».

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