VIETNAM: Una furia comunista contro i cristiani



VIETNAM: UNA FURIA COMUNISTA CONTRO I CRISTIANI

Vietnam, aprile 2004.
Il Governo comunista di Hanoi si sta rendendo colpevole di una violenta
repressione negli altipiani centrali del Paese nei confronti della minoranza
di cristiani Montagnard, raccoltisi in preghiera pacificamente per
protestare contro l' assenza di libertà religiosa e per il riconoscimento
dei diritti fondamentali.
Il paese asiatico, tristemente famoso per la guerra che vide coinvolti gli
Stati Uniti negli anni sessanta, si rende ancora protagonista.
La notizia, purtroppo, non trova ampio risalto nei media in questi giorni.
Si parla di oltre 400 persone uccise e si paventa un pericolo di genocidio.
Fatti simili a quelli di questi giorni ci furono anche nel febbraio del
2001, ma evidentemente senza suscitare l' interesse e l'intervento di
nessuno, dato che la situazione delle minoranze è sempre più difficile,
anche a causa degli espropri di terra a favore dell'etnia maggioritaria Kinh
perpetrati dal governo.
Il governo italiano, su sollecitazione dei radicali, si è attivato per
permettere alla comunità internazionale di intervenire sugli altipiani del
Vietnam centrale ed aiutare la popolazione in difficoltà, ma per ora la zona
resta isolata su specifiche indicazioni del governo vietnamita.
Oltre ai radicali poche voci si alzano a difesa dei cristiani e delle altre
minoranze perseguitate in Vietnam, stato in cui, come a Cuba, vige un regime
comunista oppressivo e liberticida.
Anche qui vige il potere incontrastato del Partito Comunista Vietnamita,
addirittura garantito dalla costituzione dal 1992.
Aumentano sempre più i paesi dove i cristiani vengono fatti oggetto di
discriminazioni e persecuzioni : dal Sudan alla Nigeria, da Cuba al Vietnam.
Ci piacerebbe udire delle condanne a ciò che sta accadendo nel paese
asiatico da quella sinistra che si riempe la bocca con la parola pace, ma
che evidentemente non riconosce nell'azione del governo vietnamita un fatto
eccezionale, forse solo perché i coinvolti sono cristiani e il regime in
questione ha una chiara appartenenza ideologica. Evidentemente la
persecuzione e l' oppressione di popoli cristiani non interessa le opinioni
pubbliche dei paesi occidentali, troppo indaffarate a condannare Israele di
razzismo e gli Usa di imperialismo.
Ci piacerebbe che l'Unione Europea si mobilitasse per condannare il Vietnam,
per permettere all'Onu di intervenire con l' aiuto umanitario e per
registrare la verità su ciò che sta accadendo. Ma forse a questa Europa
stiamo chiedendo troppo. Per ora solo silenzio, assordante silenzio.
di Jmmi Landi

http://www.sfida.org

-- 
Daniele

Certe cose è meglio intraprenderle che rifiutarle,
anche se il loro esito è oscuro
(J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, II, 2)
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