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Newsletter anno 2, n.21, 5 ottobre 2004
NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA
ATTIVA
Anno 2, n. 21 - 5 ottobre 2004
A cura di Gabriele SOSPIRO
Con la collaborazione di:
Karem AGREBI
Vittorio LANNUTTI
Simona CHIARALUCE
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INDICE
1. GLI ITALIANI IN TUNISIA
2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
3. SOCIETÀ CON RADICI SOCIALISTE ED EMERGENZA ABITATIVA DEI MIGRANTI
4. GENOVA: CONFERENZA SPETTACOLO DI AMIR THALEB
5. FORUM SOCIAL EUROPEO A LONDRA
6. IMMIGRAZIONE E COOPERAZIONE
7. FIERA ECO&EQUO AD ANCONA
8. DA PESARO AL MONTE ARAT
9. RACCOLTA MATERIALE PER SCUOLA IN KENYA
10. RECENSIONE VOLUME DI ABDELMALEK SAYAD
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1. GLI ITALIANI IN TUNISIA
Come sarebbe a dire gli italiani in Tunisia? E quando? Perché? E soprattutto
non sono i tunisini che arrivano in Italia? Certo se pensiamo solo ad oggi.
Invece se spostiamo le lancette dell'orologio scopriamo che in Tunisia (come
in molto altri luoghi nel mondo) ci fu una consistente presenza di cittadini
italiani. Anzitutto c'è da dire che la distanza che separa Cap bon (la
penisola che si trova a nord est di Tunisi) dalla Sicilia non supera i 138
km. E poi occorre sottolineare che nella seconda età dell'Ottocento (1868),
gli Italiani avevano ottenuto dal Bey un regime speciale chiamato "
capitulations ". Questo regime, che durò fino al 1940, dava loro alcuni
privilegi e vantaggi : veniva garantito all'Italia il trattamento di nazione
più favorita dal punto di vista commerciale, il libero esercizio delle
professioni libere, il riconoscimento delle scuole ed associazioni già
esistenti. Ovviamente gli italiani non furono gli unici europei residenti in
Tunisia visto che il censimento del 1946 ne stimò 239.550 ( il 7,4% della
popolazione totale della Tunisia). Poi arrivò la propaganda fascista. Dice
una strofa presa da un inno dell'epoca: "Nizza Savoia, Corsica fatal / Malta
baluardo di romanità / Tunisi nostra, sponde, monti e mar / tuona la
libertà".
Quali erano i mestieri in cui erano impiegati gli italiani? Erano la
viticultura ed i lavori manuali (muratori, mobilieri, falegnami e calzolai).
A tal punto che per qualificare un lavoro fatto bene si dice "khidmitt
talyen" (lavoro Italiano ) anche se questo lavoro era magari fatto da non
italiani. Il terreno dove eccellevano gli italiani era quello della pesca.
Della presenza italiana in Tunisia possiamo ancora ricordare due
manifestazioni: la prima ricorrenza si svolgeva a Sousse ed era la festa di
AUSSU (Agosto in alcuni dialetti siciliani ). C'era la sfilata dei carri
allegorici, progettati e costruiti dagli italiani, l'albero della cuccagna
e altri giochi. Il tutto con fuochi artificiali. Questa festa ha mantenuto
il suo nome originale, ma è diventata un festival culturale. La seconda
festa era tipicamente cristiana ed era quella della Madonna. Festa che
indicava l'inizio e la fine della balneazione . Tanti i monumenti e le
infrastrutture italiani a Tunisi: la casa dove alloggiò garibaldi (si trova
a rue bou mendil, la targa commemorativa esiste ancora anche se
arrugginita), l'ospedale degli italiani (sbitar ettalyan), la linea
ferroviaria (primo treno elettrico d'Africa ) che collegava l'avanporto di
la Goletta con quello di Tunisi e che si chiamava "ferrovia Florio
Ribattino", a Tabarka c'è ancora il forte Genovese, dove i corallari
genovesi si erano stabiliti. Insomma, basta spostare le lancette del tempo
per scoprire che non sempre partono ed arrivano gli stessi.
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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; e giovedì
dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585
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3. SOCIETÀ CON RADICI SOCIALISTE ED EMERGENZA ABITATIVA DEI MIGRANTI
La difficoltà che moltissimi migranti hanno nel trovare un'abitazione, anche
se non dignitosa, è ormai diffusa in tutta l'Italia e non è assolutamente
una novità. Nella maggioranza dei casi i migranti hanno difficoltà non
perché ci sia una carenza di alloggi, ma perché ci sono delle forti
resistenze da parte degli autoctoni ad affittare le proprie abitazioni ai
migranti. Purtroppo anche questa non è una novità. Tuttavia, quando questa
situazione si verifica in zone, come nella provincia di Ancona, dove ci sono
delle radici storico-culturali che affondano nei principi della solidarietà
e nella matrice di ispirazione socialista (tuttora sbandierata dai politici
locali), allora colpisce e ci si domanda sia il perché di questa situazione,
sia che cosa non abbia funzionato nella fase di trasmissione dei principi di
solidarietà da una generazione all'altra. La situazione che si sta dunque
verificando è la pretesa, seppure velata, da parte della società civile ai
migranti di impegnarsi a lavorare nelle fabbriche o nei pescherecci, ma
d'altro canto quest'ultima non è disposta a riconoscere loro il diritto
inalienabile alla casa. In questa situazione, dato il potere relativo o la
mancanza di voglia di intervenire per favorire l'affitto delle case agli
stranieri, delle agenzie immobiliari, gli unici che dovrebbero e potrebbero
spingere per una risoluzione del problema, necessaria ed urgente, sono gli
enti locali e quindi i politici che non dovrebbero aver paura di perdere
consensi elettorali, qualora decidessero anche di fare delle forzature.
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4. GENOVA: CONFERENZA SPETTACOLO DI AMIR THALEB
L'ARCI di Genova assieme alla CGIL e in collaborazione con la Biblioteca
Berio hanno organizzato una Conferenza Spettacolo del maestro Amir Thaleb
uno dei maggiori interpreti mondiali della danza mediorientale. L'evento è
previsto per venerdì 8 ottobre 2004 alle ore 21 presso la Sala Chierici in
via Seminario 16, a Genova. Amir Thaleb nasce a Mar de Plata e vive tutt'ora
a Buenos Aires, in Argentina. Grazie alle sue origini siro-libanesi, si è
avvicinato alla danza mediorientale fin da piccolissimo, guidato dal padre,
esperto in folclore arabo.
In seguito ha sviluppato i suoi studi in Egitto e in Libano.
Oggi occupa la lista dei cinque migliori maestri e danzatori del mondo,
riconosciuto in Medioriente, Stati Uniti, America Latina e Europa.
Autore del libro "La millenaria danza del ventre" è stato premiato dalla
collettività araba in argentina con il premio UGARIT e KAHIL GIBRAN e
dall'UNESCO per il suo percorso artistico.
Utilizza le sue conoscenze in psicologia e metafisica, ricostruendo il
profondo significato spirituale e artistico di questa meravigliosa danza.
Info: Walter Massa
tel +39 (10) 2467506/08
fax +39 (10) 2467510
Email: genova at arci.it
Sito web: www.arciliguria.it
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5. FORUM SOCIAL EUROPEO A LONDRA
Siamo quasi in partenza per il Forum Sociale Europeo che dopo le tappe di
Firenze e di Parigi degli ultimi due anni arriverà nella capitale della Gran
Bretagna dal 15 al 17 ottobre. L'ARCI Marche e il Circolo Culturale Africa
saranno presenti all'iniziativa durante quei giorni e proveranno a
raccontarvi - una volta tornati - alcune impressioni. Quest'anno il FSE
prevede sei assi tematici: sulla guerra e la pace, sulla democrazia e i
diritti fondamentali, quello relativo alla giustizia sociale e alla
solidarietà, con una particolare attenzione alle privatizzazioni e alla
sfera dei diritti del lavoro, sociali e delle donne, quello sulla
globalizzazione liberista, quello contro il razzismo, la discriminazione e
l'estrema destra, e infine quello riguardante le crisi ambientali.
Info: http://www.fse-esf.org/it/
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6. IMMIGRAZIONE E COOPERAZIONE
Che si tratti di una faccia della stessa medaglia è ormai opinione
largamente condivisa. Per questa ragione e per cercare di capirne però più a
fondo le caratteristiche l'ONG COOPI ha organizzato presso Palazzo Bottoni
ad Ancona in via Cialdini per domani sera alle ore 21 un dibattito dal
titolo "immigrazione e cooperazione internazionale: l'emigrato come agente
di sviluppo della propria comunità di origine". All'incontro parteciperà
Antonio Maspoli del Dipartimento Progettazione e Ricerca di COOPI.
Info: lentati at coopi.org
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7. FIERA ECO&EQUO AD ANCONA
Arriva la seconda edizione della Fiera Eco&equo che si terrà questo week-end
nella città di Ancona. Le porte della fiera si apriranno a partire da
venerdì 8 per chiudersi domenica sera. Tanti gli incontri. Previsto anche
l'intervento di Gianni Minà. Come dicevamo in occasione dell'ultima
newsletter, la "rete diritti ora!" ha organizzato due dibattiti che verranno
presentati in questa occasione e che verteranno sul diritto di voto con la
partecipazione di Fabio Sturani (sindaco di Ancona) e sulle rimesse
economiche degli immigrati verso i Paesi di origine (con la partecipazione
di Eros Moretti, docente di demografia e Paolo Sospiro, dottorando di
economia dello sviluppo).
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8. DA PESARO AL MONTE ARAT
Una giornata di solidarietà con l'Analotalia del sud est. E' questo
l'obiettivo che la Provincia di Pesaro si è data per l'incontro del prossimo
9 ottobre che avverrà alle 9 presso il Palazzo Montani nella città di
Pesaro. all'incontro interverranno il presidente della Provincia di Pesaro
Palmiro Ucchielli, il sindaco di Dogubayazit Mukkades Kubilay e l'assessore
alla cooperazione internazionale Renzo Savelli. Nel pomeriggio è prevista
inoltre la proiezione del documentario della cineasta Giuliana Gamba
intitolato "In Kurdistan è difficile".
Per informazioni:
Clara Santin: 0721-359373
Marina Campanelli: 0721-359344
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9. RACCOLTA MATERIALE PER SCUOLA IN
Hiweth un'attivista eritrea della città di Torino ci segnala la presenza di
una Onlus che si chiama "Culture in movimento" che raccoglie materiale
dismesso da spedire ad alcune scuole in Kenya. La Onlus si chiama "Culture
in movimento" e cerca i seguenti materiali:
- libri scolastici in inglese per bambini delle elementari;
- cancelleria
- quaderni
- macchine fotografiche
- computer portatili
- macchine da cucire
- stivali e giacche impermeabili per bambini
- materiale per la medicazione
- materiali di carpenteria e falegnameria
Inizieranno a raccogliere il materiale per la spedizione di un cargo dal 5
ottobre nei seguenti giorni:
- ogni martedì dalle 16 alle 18
- ogni giovedì dalle 21 alle 22,30
Facciamo qualche cosa anche noi??
Tel. 011/19713424 - 011/612091
Via Pasquale Paoli 44, Torino
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10. RECENSIONE VOLUME DI ABDELMALEK SAYAD
Abdelmalek Sayad, La doppia assenza .Dalle illusioni dell'emigrato alle
sofferenze dell'immigrato, Milano,Cortina ed.,2002
(ed. italiana a cura di S.Palidda)
A.Sayad, sociologo algerino deceduto nel 1998, ha dedicato la sua vita allo
studio dell'emigrazione - immigrazione. Ne "La doppia assenza" il sociologo
francese Pierre Bourdieu ne raccoglie e sintetizza i testi essenziali
arrivando a disegnare una prospettiva che da subito appare disorientante e
"sovversiva".
Il punto di attacco è dirompente: la cosiddetta "scienza delle migrazioni"
non riesce che a produrre saperi funzionali al miglior sfruttamento
(economico e sociale) delle migrazioni legata a un'immagine dell'immigrato
come mera forza lavoro che si sposta in balia delle pressioni stabilite dal
mercato mondiale secondo direttive utilitaristiche.
Una logica che, oltre a risultare etnocentrica (insieme agli stessi concetti
di accoglienza, assimilazione, integrazione; sbilanciati verso le nostre
società )e "legittimante", rimuove quegli elementi che sempre accompagnano
l'immigrazione: le condizioni d'origine dei migranti, gli effetti
dell'emigrazione sulla società di partenza. Di fatto ogni immigrazione è
sempre una emigrazione, e viceversa; e quasi mai i due processi vengono
studiati come un tutto. In questo senso il libro si sofferma sulla storia
della emigrazione-immigrazione algerina in Francia arrivando fino al
problema della legittimità della migrazione, il suo essere atto politico che
viene recepito come perturbatore e sovversivo dallo stato d'accoglienza,
disturbatore dell'ordine nazionale, violentatore di confini e di identità:
l'immigrato è il "fuori posto" (l'illegittimo..) a cui spetta un ruolo di
"neutralità politica" , di "iper correttezza sociale", di ingranaggio
economico. A questo punto resta chiaro come l'importanza del lavoro di Sayad
sia rinforzata dalla straordinaria attualità dei temi affrontati:
.. non ci vuole molto per collegare l'immagine di uno stato che si chiude
difendendo la sua sovranità davanti al migrante - criminale
(migrante-terrorista?) e costruendo un nemico definito da caratteri
razziali, alle politiche di molti stati che si autodefiniscono occidentali
(U.S.A., G.Bretagna, Italia, Francia, Svizzera..)
..Non ci vuole molto nemmeno per arrivare all'accanimento dei sistemi
giudiziari e penali di questi stessi stati, nei confronti dei migranti.
Ci vorrà molto, pare, prima di parlare di un nuovo concetto di cittadinanza
che possa oltrepassare il criterio esclusivo della nazionalità nel definire
la titolarità dei diritti.
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Il numero 21 di questa newsletter è stato spedito a 8.176 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.orgI
prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:
19 ottobre 2004 e 2 novembre 2004;
16 e 30 novembre 2004.
Circolo Culturale Africa
via San Spiridione, 5/a
60100 Ancona
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