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Newsletter anno 2, n.11, 18 maggio 2004



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 2, n. 11 - 18 maggio 2004
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INDICE
1. PRESENTAZIONE VOLUME PROSSIMA FERMATA: MONTE CONERO DI GABRIELE SOSPIRO
2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
3. DIRITTO DI VOTO IMMIGRATI 1: LANCIO CARTA DI INTENTI
4. DIRITTO VOTO IMMIGRATI 2: SÌ DELLA REGIONE TOSCANA
5. ARTICOLO 11. L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA. MOSTRA ALLA MOLE DI ANCONA
6. SEGREGAZIONE VOLONTARIA STUDENTI AFRO-AMERICANI
7. SEGREGAZIONE INVOLONTARIA STUDENTI AFRO-AMERICANI
8. DECENNALE GENOCIDIO IN RWANDA: IL LIBRO DELLE OSSA DI BOUBACAR BORIS DIOP
9. DECENNALE DEMOCRAZIA IN SUDAFRICA: SI FESTEGGIA ANCHE CON MONDIALE CALCIO
10. TAZZINA DI CAFFE IN INDIA


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1. PRESENTAZIONE VOLUME PROSSIMA FERMATA: MONTE CONERO DI GABRIELE SOSPIRO
Oggi pomeriggio alle ore 17.30 presso la Casa delle Culture di via Colocci 6
a Jesi (AN) ci sarà la presentazione del volume PROSSIMA FERMATA: MONTE
CONERO di Gabriele Sospiro. Il libro analizza il percorso di integrazione
sociale ed economica degli immigrati nel mercato del lavoro a partire da una
indagine empirica svolta nelle piccole imprese del distretto calzaturiero e
presso lo stabilimento della Fincantieri di Ancona. L'autore, italo-etiope,
mette in discussione l'esistenza di una via lineare che conduce gli
immigrati da una condizione marginale ad una di piena integrazione così come
hanno ipotizzato a lungo i teorici dell'assimilazionismo. Al contrario, le
attuali immigrazioni richiedono per Sospiro sforzi interpretativi adeguati
che tengano conto dei grandi cambiamenti avvenuti sul piano della
composizione etnica dei flussi come pure sulla qualità dei progetti
migratori messi in atto dagli stranieri.
Per informazioni: segreteria@circoloafrica.org

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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni  071/2072585

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3. DIRITTO DI VOTO IMMIGRATI 1: LANCIO CARTA DI INTENTI
Sì è tenuto ad Ancona la settimana scorsa un convegno sui diritti di
cittadinanza degli immigrati. L'evento ha costituito anche una occasione in
cui si è provato ad esplorare l'intreccio fra le comunità locali e i
migranti. Il convegno organizzato dall'ARCI e dal comitato dell'ARCI
regionale in collaborazione con l'ANCI, il Comune di Ancona e la RETE
Diritti Ora! ha lanciato una "Carta degli Intenti" che si intende sottoporre
e far sottoscrivere a tutti i soggetti che per varie ragioni sono
interessati alle questioni migratorie come gli amministratori degli Enti
locali, le associazioni degli immigrati e del terzo settore. Per chiedere
una copia della Carta inviare una email al seguente indirizzo:
segreteria@circoloafrica.org indicando nell'oggetto RICHIESTA CARTA INTENTI
IMMIGRATI.

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4. DIRITTO VOTO IMMIGRATI 2: SÌ DELLA REGIONE TOSCANA
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la settimana scorsa la
parte dello Statuto che introduce chiaramente l'estensione del diritto di
voto agli immigrati annunciando che la Regione "promuove, nel rispetto dei
principi costituzionali, l'estensione del diritto di voto agli immigrati".
Per Filippo Miraglia, responsabile nazionale per l'immigrazione dell'ARCI,
non è ancora chiara l'applicabilità di questo principio. Nel corso delle
prossime settimane avremo modo di osservarne l'evoluzione e di tenervi
informati su questo fatto, anche perché altre Regioni italiane hanno
calendarizzato per questo periodo nelle proprie agende politiche la
discussione relativa alla modifica dello Statuto.

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5. ARTICOLO 11. L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA. MOSTRA ALLA MOLE DI ANCONA
È stata inaugurata sabato 15 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona la
mostra interattiva "Art. 11 l'Italia ripudia la guerra" realizzata da
Cooperazione Internazionale e dall'Associazione Specchio del mondo. Sarà
possibile visitarla fino al 4 Giugno con i seguenti orari: dal martedì al
sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00, la domenica dalle 10
alle 20, il lunedì la mostra è chiusa. La visita è gratuita e va prenotata
telefonando al 340 6156112. La mostra è rivolta in particolare ai ragazzi
delle scuole medie inferiori e superiori e offre un percorso guidato alla
scoperta delle guerre attualmente in corso, delle vere cause che le
determinano e dei drammi che inevitabilmente provocano. I ragazzi saranno
accompagnati da un animatore lungo un percorso didattico sulle guerre
attualmente in corso, sul rapporto tra la guerra e i mass media, sul
commercio delle armi, sulle mine antiuomo, sulla situazione dei profughi e
sulla cooperazione internazionale. Alla fine del percorso quello che emerge
è comunque un messaggio di speranza verso la ricostruzione, la pace e la
cooperazione.

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6. SEGREGAZIONE VOLONTARIA STUDENTI AFRO-AMERICANI
Marco D'Eramo inviato del manifesto in Georgia ci racconta in un lungo
reportage pubblicato due sabati fa la storia di alcuni colleges americani
molto particolari, pensati per la formazione dell'élite borghese nera. Sono
conosciuti come HBCU che sta per Historically Black Colleges and
Universities e hanno avuto tra i loro allievi fra i tantissimi anche Martin
Luther King e Spike Lee. Ciò che colpisce di queste istituzioni è il fatto
che esse sono pensate nella logica della volontaria autosegregazione perché
da ciò ne possono nascere vantaggi in termini economici, culturali e
soprattutto identitari visto che frequentandone uno si entra nel cerchio
stretto delle futura classe dirigente black. C'è però anche un altro aspetto
che colpisce leggendo questo articolo ossia che solo il 25% della
popolazione studentesca è di sesso maschile. Vi starete domandando perché,
no? Per D'Eramo la causa principale sta nel grande internamento carcerario
che vede principalmente coinvolti i giovani neri. I ragazzi neri fuori dal
carcere "li vedi fuori dal campus, alla guida di macchine scoperte che
scorrono lente a tampinare le studentesse, con il rap a tutto volume che
esce dagli altoparlanti".
Di seguito due siti ai quali abbiamo deciso di dare un occhio anche noi::
www.spelman.edu
www.morehouse.edu

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7. SEGREGAZIONE INVOLONTARIA STUDENTI AFRO-AMERICANI
Sempre in tema di segregazione c'è un'altra storia che ci sembra di
conoscere meglio e che ha a che fare con la forte concentrazione di studenti
appartenenti alle minoranze nelle scuole pubbliche americane. Un'inchiesta
della CNN
(http://edition.cnn.com/2004/LAW/05/15/schools.desegregation/index.html)
illustra come nel corso dell'ultimo decennio la percentuale degli studenti
bianchi iscritta alla scuola pubblica sia calata di sette punti passando dal
67 al 60. Kevin Drew si è recato in una storica scuola pubblica, Central
High a Little Rock in Arkansas, dove nel 1957 tre anni dopo il
pronunciamento della Corte Suprema sulla incostituzionalità delle scuole
segregate il Presidente Eisenhower si vide costretto a inviare la Guardia
Nazionale per proteggere dagli attacchi nove studenti afro-americani in
procinto di frequentarla. E qui egli scopre che il Distretto scolastico di
Little Rock sta progressivamente sbilanciandosi da un punto di vista della
composizione della popolazione studentesca visto che i genitori bianchi
iscrivono sempre di più i loro figli nelle scuole private o in quelle delle
aree suburbane. Ciò viene confermato anche dal fatto che mentre la
popolazione di Little Rock è composta per il 55% di bianchi e il restante
45% da afro-americani, quest'ultimi costituiscono circa il 70% delle scuole
pubbliche del distretto scolastico di Little Rock.

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8. DECENNALE GENOCIDIO IN RWANDA: IL LIBRO DELLE OSSA
È questo il titolo del romanzo scritto dal senegalese Boubacar Boris Diop
che dopo aver trascorso alcuni mesi in Rwanda prova a raccontare l'orrore e
la follia omicida che si è impossessata del Paese africano fra l'aprile e il
luglio del 1994. Con uno stile scarno viene raccontata la storia personale
di due amici d'infanzia, Jessica e Cornelius, e accoglie le tante voci dei
protagonisti del conflitto: comuni cittadini, braccati e abbattuti come
bestie, assassini accecati da una crudeltà estrema, testimoni impotenti,
sopraffatti dall'orrore. Alla fine Boris Diop si chiede: il genocidio non
rivela forse a ogni società la sua fragilità intrinseca?

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9. DECENNALE DEMOCRAZIA IN SUDAFRICA: SI FESTEGGIA ANCHE CON MONDIALE CALCIO
Un altro decennale! Sì, quello dell'arrivo di Nelson Mandela alla presidenza
del Sud-Africa. Ai tanti festeggiamenti legati a quello straordinario evento
se n' è aggiunto un altro proprio in questi giorni dato dall'assegnazione
proprio al Paese di Mandela del campionato mondiale di calcio del 2010. "Mi
sento felice come un ragazzino" ha detto Mandela vestito con una splendida
camicia variopinta e accennando un breve passo di danza. In sua compagnia a
Zurigo per fare pressione sulla FIFA c'erano anche Desmond Tutu e Frederick
de Clerck.
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10. TAZZINA DI CAFFE IN INDIA
Accanto all'inaspettato mutamento della leadership politica in India la
settimana scorsa con la sconfitta del Primo Ministro Atal Bihari Vaijapee e
della sua coalizione a favore di Sonia Ghandi, vi sono innumerevoli
cambiamenti che magari in maniera carsica stanno quotidianamente
interessando questo Paese di un miliardo di abitanti. Uno di questi ci viene
segnalato da Ugo Traballi sul "Domenicale" scorso e riguarda il crescente
consumo di caffè in un Paese tradizionalmente abituato a bere te. Il consumo
di te per Traballi costituisce un segno di modernità come anche il tentativo
da parte del Paese di vedersi meno povero di quello che è effettivamente. L'
articolo racconta la storia di una catena che curiosamente si chiama Barista
nata alla fine degli anni Novanta dopo sette anni di studio delle abitudini
di consumo di italiani e americani. Qual è la macchina che utilizzano per
fare l'espresso? La Cimbali, ovviamente. O come direbbero gli indiani:
Lsimbli!

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Il numero 11 di questa newsletter è stato spedito a 8.177 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria@circoloafrica.org .

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:
1° e 15 giugno 2004,
29 giugno e 13 luglio 2004.

Circolo Culturale Africa
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60100 Ancona
Tel. 0712072698
sito web: www.circoloafrica.org

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