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Anno 2, n. 8, 6 aprile 2004



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 2, n. 8 - 6 aprile 2004
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INDICE
1. FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO ITINERANTE 2004
2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
3. NUOVI LIBRI
4. 1994-2004: DECENNALE DEL GENOCIDIO IN RUANDA E BURUNDI
5. GUERRA APERTA IN IRAQ TRA FORZE USA E RADICALI SCIITI
6. GRAN BRETAGNA, LA DESTRA ACCUSA IL GOVERNO: "MANICA LARGA SULL'
IMMIGRAZIONE
7. NUCLEARE, IRAN:NESSUN IMPIANTO NASCOSTO A ISPETTORI ONU
8. GEORGIA 1: MOSCA AVVERTE: NON INVADETE L'ADZHARA.
9. GEORGIA: SAAKASHVILI FA L'EN PLAIN
10. 2004: INTERNATIONAL YEAR OF RICE

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1. FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO ITINERANTE 2004
Il Circolo Culturale Africa di Ancona organizza da anni il Festival del
Cinema Africano in collaborazione con il Centro Orientamento Educativo (COE)
di Milano. Quest'ultimo è promotore da quasi quindici anni del più
importante festival di cinema africano in Italia ed uno dei più rilevanti in
Europa (http://www.festivalcinemaafricano.org/index.php). Da due anni il
Circolo Africa prende parte alla sezione itinerante che oltre fermarsi a
Roma e Torino fa tappa anche ad Ancona.  Quest'anno su suggerimento della
Provincia di Ancona si è pensato di realizzare un'appendice anche sul
territorio locale in modo da coinvolgere gli studenti medi e superiori di
alcune città della Provincia. Le eventuali date disponibili sono il
14-15-16-17 aprile 2004.
Per quanto riguarda il festival ad Ancona vi preannunciamo sin da ora che
alle proiezioni saranno presenti due registi: Laurence Attalì autrice della
Trilogie des Amours e Ousmane William Mbaye autore di Xalima la Plume. Vi
daremo comunicazioni più precise nel corso dei prossimi giorni.
Per maggiori informazioni:
Paolo Sospiro
071/2072585
psospiro@circoloafrica.org

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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; E Giovedi
dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni  071/2072698

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3. NUOVI LIBRI
1) Pietro Basso e Fabio Perocco "Gli immigrati in Europa"
2) S. Cozzi, M. La Rosa, D. Morgagni, G. Morini, C. Neri, E. Sabattini "Voci
Immigrazione, cittadinanza, lavoro"
3) Hannah Arendt "La banalità del male - Eichmann a Gerusalemmei"
4) Piero Bevilacqua, Andreina De Clementi, Emilio Franzina "Storia dell'
Emigrazione Italiana"
5) Dario Melossi, Monia Giovannetti "I Nuovi Sciuscià - Minori stranieri in
Italia"
6) Zygmunt Bauman "Il disagio della postmodernità"
7) Ferruccio Gambino "Migranti nella tempesta - Avvistamenti per l'inizio
del nuovo millennio"
8) Ferruccio Pastore "Dobbiamo temere le migrazioni?"

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4. 1994-2004: DECENNALE DEL GENOCIDIO IN RUANDA E BURUNDI
Era il 6 aprile del 1994 quando all'aeroporto di Kigali l'aereo, che
riportava in patria il presidente del Ruanda e che aveva a bordo anche il
presidente del Burundi, lo stato fratello-nemico del Ruanda, fu colpito da
un missile ed esplose uccidendo entrambi i capi di stato. In poco più di tre
mesi si scatenò il massacro di circa un milione di persone.
Giampaolo Calchi Novati, politologo e storico dell'Africa, ripercorre
proprio oggi sulle colonne del manifesto quei tragici eventi non tanto con
lo scopo di sapere la successione dei fatti quanto per comprendere le
concatenazioni logiche e volitive e appurare le responsabilità dell'
occidente. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna avrebbero facilitato il
genocidio sabotando la missione dell'ONU attraverso la negazione del mandato
e impedendo un'adeguata copertura in termini di mezzi cosa che avrebbe forse
permesso di prevenire o quanto meno arrestare quanto stava accadendo sotto
gli occhi indifferenti del resto del mondo.

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5. GUERRA APERTA IN IRAQ TRA FORZE USA E RADICALI SCIITI
In Iraq la risposta americana ai seguaci del leader estremista sciita
Moqtada al-Sadr non si è fatta attendere. Stamani a Bagdad due elicotteri
Apache hanno aperto il fuoco contro membri dell'esercito di Mehdi, la
milizia illegale fedele ad al-Sadr.  Cinque camion di soldati americani e di
ausiliari iracheni avevano prima tentato di penetrare nel quartiere sciita
di Shula, a ovest della capitale. I militari statunitensi, accolti a colpi
da arma da fuoco, erano dovuti però fuggire abbandonando alcuni veicoli, poi
dati alle fiamme. Secondo alcuni testimoni gli ausiliari iracheni sarebbero
passati dalla parte dei miliziani sciiti.  La situazione è calda anche in
altre zone della capitale. Carri armati sono stati messi a presidio del
quartiere Sadr, teatro degli scontri di ieri che sono costati la vita a 8
soldati americani e a ventotto manifestanti iracheni. Un'altra ventina le
vittime di domenica a Kufa, nei pressi di Najaf, dove sono morti anche un
soldato americano e un salvadoregno.  I sostenitori di Moqtada al-Sadr sono
tornati in azione anche oggi in diverse città dell'Iraq. Brandendo ritratti
del loro leader a Bassora hanno occupato il Palazzo del governatore, a Najaf
hanno preso il controllo di diversi luoghi religiosi mentre a Kerbala sono
stati respinti dalle forze fedeli all'ayatollah sciita moderato Ali
al-Sistani.

Fonte: http://www.euronews.net/

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6. GRAN BRETAGNA, LA DESTRA ACCUSA IL GOVERNO: "MANICA LARGA SULL'
IMMIGRAZIONE
Sono nella bufera, il premier britannico Tony Blair e il ministro
dell'Interno del suo governo, David Blunkett. Il quotidiano londinese Sunday
Telegraph accusa il capo dell'esecutivo di aver stretto un accordo riservato
col primo ministro rumeno Nastase promettendo di facilitare l'immigrazione
legale in cambio di una riduzione delle domande di asilo, che nel 2002 sono
state ben 84.000.  La polemica viene alimentata dall'opposizione
conservatrice, che non rinuncia a accusare il governo di muoversi su piani
paralleli e di contrastare solo a parole la pressione degli immigrati.
Downing Street ha annunciato per martedì un vertice sull'immigrazione, nel
tentativo di riportare sui binari istituzionali la polemica.  Tre giorni fa
Beverley Hugues, segretaria di stato con delega all'immigrazione, si era
dimessa dall'incarico, dopo che l'opposizione aveva denunciato la
concessione di visti sulla base di domande contenenti documenti falsi.

Fonte:  http://news.bbc.co.uk/

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7. NUCLEARE, IRAN:NESSUN IMPIANTO NASCOSTO A ISPETTORI ONU
L'Iran, messa nuovamente sotto pressione dalla richiesta di provare che non
ha cercato di procurarsi la bomba atomica, ha detto oggi di non avere
nascosto impianti nucleari agli ispettori Onu.  Secondo un gruppo di
diplomatici occidentali, recenti notizie di intelligence fanno sospettare
che Teheran non abbia cessato le attività di arricchimento dell'uranio, ma
le abbia solo trasferite in centri più piccoli, lontano dalla vista degli
ispettori delle Nazioni Unite. "Non c'è centro nucleare in Iran che abbiamo
tenuto nascosto agli ispettori", ha detto ai giornalisti il portavoce del
ministro degli Esteri Hamid Reza Asefi.  L'Iran ha promesso a Gran Bretagna,
Francia e Germania lo scorso ottobre di sospendere l'arricchimento di uranio
e ha accettato controlli a sorpresa agli impianti atomici. Gli Stati Uniti
hanno accusato Teheran di avere un programma di armi nucleari, ma l'Iran
assicura che le sue ambizioni nel nucleare si limitano alla produzione di
elettricità. Il mese scorso l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica
(Aiea) dell'Onu ha approvato una risoluzione che critica l'Iran per non
avere dichiarato tutte le attività potenzialmente collegate agli armamenti.
E a noi non resta che chiederci: stiamo forse per assistere ad una nuova
puntata del fortunato format Guerra nel Golfo? Certo, lo scenario
cambierebbe leggermente, ma successo di pubblico e critica dovrebbero essere
garantiti.

Fonte: http://it.news.yahoo.com/

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8. CAUCASO: MOSCA AVVERTE LA GEORGIA: NON INVADETE L'ADZHARA
Il ministero degli Esteri russo ha avvertito la Georgia di non mandare
truppe nella turbolenta regione di Adzhara, ritenendo che il governo di
Tbilisi sia pronto a compiere un simile passo. Lo ha riferito l'agenzia di
stampa Interfax.  "Ci sono elementi per pensare che Tbilisi si stia
preparando ad usare la forza. Se ci sarà una crisi, l'intera responsabilità
ricadrà sulla leadership georgiana", ha detto un responsabile del ministero
a Interfax.  L'avvertimento giunge poche ore dopo che il presidente
georgiano Mikail Saakashvili ha negato l'ingresso nella regione costiera sul
Mar Nero di forze armate fedeli alla leadership della Regione.

Fonte: http://it.news.yahoo.com/

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9. GEORGIA 2: SAAKASHVILI FA L'EN PLAIN
La coalizione del presidente georgiano Saakashvili ha vinto le elezioni
legislative ottenendo tutti i seggi parlamentari. Il suo programma, mettere
fine alla corruzione, risollevare il paese dalla crisi economica e
assicurare la stabilità regionale. La coalizione di Saakashvili, il
Movimento nazionale-Fronte democratico, ha ottenuto il 78,6% dei suffragi.
"Pesanti irregolarità", secondo la Commissione elettorale centrale, nella
repubblica autonoma di Adjarie.

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10. 2004: INTERNATIONAL YEAR OF RICE
2004 has been declared the International Year of Rice! (Learn more here:
http://www.fao.org/rice2004) Almost 3 billion people share the culture,
traditions, and untapped potentials of rice. In remote villages of southeast
Asia, farmers still compare a grain of rice to a "grain of gold". In modern
Japan, people see rice as the very heart of their culture. Along the Senegal
River in West Africa, villagers greet guests with specially prepared rice
dishes. In the western hemisphere rice becomes a wonderful risotto and at
the same time is also symbolic of wedding celebrations.  Wherever it is
grown, rice enters people's lives not only as a daily food but also at
religious festivals, in paintings, myths, and in songs. Even in nations "new
to rice", cultivation of the crop has changed landscapes, introduced new
cuisine, and provided farmers with new sources of income. Rice is food  -
but more than a food. "The medium is the message": Rice is society, culture,
politics, business, the beauty of a landscape, people in their communities.

To learn more about the contest:
http://gallery.takingitglobal.org/contest

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Il numero 8 di questa newsletter è stato spedito a 4.427 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria@circoloafrica.org .

Auguri di Buona Pasqua a cattolici e ortodossi!

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:
20 aprile 2004,
4 e 18 maggio 2004,
1° e 15 giugno 2004


Circolo Culturale Africa
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sito web: www.circoloafrica.org

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