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Newsletter: anno 2, n. 3, 27 gennaio 2004.



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 2, n. 3 - 27 gennaio 2004
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INDICE
1.     TEMPI MODERNI
2.     ATTIVITA'  DEL CENTRO
3.     NUOVI LIBRI
4.     I SEGNI SUL CORPO
5.     IL NUOVO PRESIDENTE DELLA GEORGIA
6.     I CINESI DI TUTTO IL MONDO CELEBRANO LA FESTA DI PRIMAVERA
7.     CHEAP FLIGTHS! OR ARE THEY REALLY THAT CHEAP?
8.     L'ITALIA DOPO TRE MESI
9.     FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E UNIONE EUROPEA
10.   VOCE ALLE VOCI
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1.    TEMPI MODERNI
E' di noi e di oggi: le dimissoni del vice-direttore del TG 1 Daniela
Tagliafico accompagnate da un documento firmato dai più importanti
giornalisti della stessa testata come accusa alla gestione poco
professionale della notizia politica sotto il direttore Mimun non ci
sconvolge più di tanto; non quanto dovrebbe. Allora proviamo con questa
apparente barzelletta che purtroppo, almeno secondo fonti abbastanza
attendibili come l'Espresso, Indymedia e www.camera.it corrisponde a realtà:
è di noi e di oggi il fatto che la Mediolanum (di proprietà del Presidente
del Consiglio) avendo bisogno di sportelli d'appoggio poiché on-line, userà
nientepopodimenoche quelli delle poste!!! Che ne dite? Se il piazzare questi
bonifici bancari su un utente che ha più di 12.000 sportelli in tutta Italia
dovesse riuscire ci troveremmo vagamente di fronte a un concorso di
interessi? Il primo della serie? Se non altro uno dei colpi più riusciti
diremmo noi. E, italiani, brava gente, che vogliamo fare?.

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2.    ATTIVITÀ'  DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!!!!!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni  071/2072698

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3.     NUOVI LIBRI
1)   Arnao Giancarlo  "Proibito capire"
2)   de Unamuno Miguel  "Il risentimento tragico della vita"
3)   CIMES  "Panamerica Latina"
4)   GME Produzioni  "Latinoamerica e tutti i sud del mondo"
5)   Mattelart Armand  "Storia dell'utopia planetaria"
6)   Fusaschi Michela  " I segni dul corpo"
7)   Polman Linda  "ONU"
8)   Giliberto Jacapo "La guerra dell'ambiente"
9)   Vecchia Stefano  "Ladri d'innocenza"
10) Sella Adriano  "Sem Terra"

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4.     I SEGNI SUL CORPO
"Mutilazioni genitali gemminili", il fenomeno  a dire il vero non riguarda
più solamente i cosiddetti paesi in via di sviluppo ma anche le diverse
realtà nazionali interessate dai flussi migratori. L'approccio alla
questione rimane purtroppo prevalentemente sensazionalistico, spesso fondato
su una semplificazione eccessiva che giunge talvolta alla totale
banalizzazzione du una realtà molto complessa. Una certa informazione che
riprone confusamente una lettura "medicalizzata"  o legata soltanto al piano
dell'intervento umanitario, non rappresenta certamente un contributo
sufficiente al superamento di queste pratiche, nei termini della lotta per
la difesa dell'integrità della persona. La proposta è quella di un
cambiamento di prospettiva in chiave antropologica, il cui primo obiettivo
consiste nello stabilire le condizioni di un dialogo alla ricerca di un
rapporto con le donne e con la loro soggettività.
Michela Fusaschi è ricercatrice a contratto di Antropologia culturale presso
 la Facoltà di Lettere dell'Università degli studi Roma Tre, dove cura il
coordinamento esecutivo del Master in Politiche dell'incontro e mediazione
culturale. Il suo Hutu-Tutsi. Alla radici del genocidio rwandese, pubblicato
nel 2000, ha vinto il XXXV Premio Iglesias nella sezione Storia e critica
delle lingue minori.

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5.  IL NUOVO PRESIDENTE DELLA GEORGIA
Mikhail Saakashvili è il nuovo volto della Georgia. Una valanga di voti ha
sancito la sua vittoria alle elezioni presidenziali. Secondo il risultato di
conteggi preliminari, Mikhail Saakashvili, canditato alla presidenza del
Partito del Movimento Nazionale, ha ottenuto il 96.27% dei voti, occupando
la maggioranza assoluta. Saakashvili ha detto che attualmente la Georgia ha
molti problemi da risolvere ed ha messo in rilievo che "è il momento di
agire". Il suo programma, mettere fine alla corruzione, risollevare il paese
dalla crisi economica e assicurare la stabilità regionale.
A 36 anni ha già il carisma del politico navigato. Il neopresidente
georgiano ha saputo guadagnarsi la fiducia degli elettori della repubblica
caucasica grazie al suo eccellente curriculum: avvocato formatosi negli
Stati Uniti e in Francia, Mikhail Saakashvili si è proposto come paladino
della lotta alla corruzione. Ha fatto arrestare l'ex ministro dell'energia e
il presidente della federazione calcistica. Ha promesso di raddoppiare le
pensioni. Saakashvili è un politico riformista.
Con Shevardnadze tentò già di cambiare un sistema giudiziario inefficiente e
corrotto ma fallì e passò all'opposizione. Lo accusano di essere un
populista ultra ambizioso, ma per quanto agitatori e demagogici possano
essere sembrati i suoi proclami, dopo aver accusato il presidente
Shevardnadze di aver falsato i risultati delle elezioni legislative, in un
mese di proteste popolari è riuscito a farlo dimettere. La "rivoluzione
della rosa" ha dato speranze di cambiamento a un paese dall'economia quasi
azzerata. Ora dopo essere sceso in campo ed essersi guadagnato il posto di
comando gli resta il compito più difficile... costruire una squadra
vincente.

 http://www.spazioforum.net/, http://it.chinabroadcast.cn

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6. I CINESI DI TUTTO IL MONDO CELEBRANO LA FESTA DI PRIMAVERA
In occasione della festa di primavera dell'anno della scimmia, i cinesi
d'oltremare hanno celebrato in varie forme la festa, esprimendo la nostalgia
per la patria e i familiari e la gioia per i successi ottenuti dalla patria
sin dall'applicazione della riforma e dell'apertura. Negli ultimi giorni le
comunità cinesi in Malaysia, Singapore, Tailandia, Cambogia, Filippine,
Indonesia e India hanno organizzato varie attività in celebrazione della
festa di primavera. A New York i cinesi locali hanno tenuto una grandiosa
manifestazione per accogliere l'arrivo dell'anno della scimmia. E un
milnione di cinesi e studenti residenti nelle varie parti del Canada hanno
organizzato serate in varie forme per celebrare la festa.

http://it.chinabroadcast.cn


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7. CHEAP FLIGHTS! OR ARE THEY REALLY THAT CHEAP?
Cheap flights available: Barcelona 34 euros, Stockholm 10 euros, Brussels 1
euros. We are living in  a great era when anyone could fly more and pay
less. Sounds great but what really lies beneath these amazingly cheap
prices? According to an article in Internazionale (9/15 Janyary 2004, Volare
Basso) flying is not, and shouldn't be, that cheap as we imagine, because
the more we fly, the more impact it has on the environment and us, the
people, both economically and mentally. Not only affecting the climate
change by the gas emissions, which stay in the atmosphere and thus affects
the global warming, the polluted air increases the lung diseases and the
astma. The noises of the airplanes exceed the (decibel) limit that World
Health Organisation has set, having an influence on people living near the
airport area, f ex. hearing loss and increased blood pressure. Moreover,
certain budget operators are paid to fly into particular airports by
regional authorities who want to attract tourists to come and spend money on
the local services. Aviation industry doesn't need to pay any taxes and VAT
on fuel and it has even managed to avoid paying VAT on any aspect of air
travel: tickets, aircraft purchase and maintenance, baggage handling,
aircraft meals. But after all, are we willing to pay more and give up this
"luxury", as flying is for most of the people on the planet, even though we
know the dark side?
In inglese: http://travel.guardian.co.uk

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8. L'ITALIA DOPO 3 MESI
Zuki e Vera, due volontarie che fanno parte dello SVE al Circolo Culturale
Africa parlano delle loro sensazioni..
Vera: Ti trovi bene dopo tre mesi ad Ancona? Come ti sembrano gli italiani?
Zuki: Mi trovo bene, però qualche volta mi sento un po' esclusa, come una
turista, perché non è facile integrarsi nella società, specialmente quando
uno non parla bene l'italiano. La gente è simpatica, più aperta che in
Finlandia. Una domenica sera stavo al Passetto, osservando le persone che
camminavano e socializzavano; questo mi ha reso felice, perché in Finlandia
non è così evidente. E per te, l'Italia era così come l'avevi immaginata?
Vera: Non mi sono ritrovata esattamente la scena che avevo immaginato
leggendo gli articoli  e guardando le trasmissioni sull'Italia alla tv in
Georgia.. Le persone italiane mi sembrano molto libere e comunicative.
Parlano tanto, però senza idee, soprattutto i politici!  Zuki, hai avuto
qualche difficoltà ad abituarti alla vita e alla cultura italiana? C'è
qualcosa che non ti piace?
Zuki: La lingua è difficile, ma la vita in Italia è molto rilassata. Trovo
che si ceni troppo tardi, in Finlandia mangio di solito verso le 17 o le 18.
La cosa che non mi piace è la mancanza di pulizia, le strade sono sporche,
piene di escrementi e di rifiuti. E per te, qual è stata la maggiore
difficoltà di adattamento? C'è grande differenza fra la cultura italiana e
la tua?
Vera:  Sì, la cultura italiana è molto diversa dalla georgiana e ovviamente
all'inizio c'erano tante cose strane per me. Non riesco a dire tutte le cose
che sono diverse, ma  per esempio, quando le persone italiane si incontrano
si danno due baci. perché non ne basta uno? Era anche strano vedere gli
studenti a scuola seduti sopra i banchi durante le lezioni. La cosa più
difficile ad abituarmi è la velocità e la voce alta con cui parlano gli
italiani.sembra che siano sempre arrabbiati! E gli articoli.. non riesco a
capire perché hanno bisogno di tanti articoli diversi!

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9. FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E UNIONE EUROPEA
Alcune righe per fare un'analisi sul funzionamento del FMI e del peso che
hanno i singoli paesi in esso. In questi anni, molto è stato detto e scritto
circa il peso che hanno gli Stati Uniti  all'interno del FMI. Abbiamo deciso
di presentare in questa newletter un'anteprima della piccola indagine che
faremo prossimamente proprio come CDCA. Il libro di Stiglitz, ormai non più
recente e che potete trovare al centro, ed alcuni articoli che sono stati
pubblicati negli ultimi anni ci hanno spinto ad un accenno. Il FMI è un
istituzione internazionale nata nel secondo dopoguerra come risultato della
prima globalizzazione, avvenuta negli ultimi decenni dell'ottocento e i
primi decenni del novecento. In particolare furono la grande depressione
americana che portò al new deal e le continue crisi mondiali che generarono
la prima e la seconda guerra mondiale che convinsero l'Inghilterra e
soprattutto gli Stati Uniti della necessità di una struttura sopranazionale
in grado di gestire il commercio ed i flussi monetari mondiale così come lo
sviluppo dei paesi in via di sviluppo (PVS). In questo progetto, un ruolo
fondamentale lo ebbe John Maynard Keynes. Il FMI sin dalla nascita decide
per quote versate e non teste, come nel caso dell'ONU, o altre istituzioni.
Il quorum minimo è del 85%. Considerato che gli Stati Uniti hanno una quota
del 17%, nessuna decisione può essere presa senza il benestare degli Stati
Uniti. Ciò ha generato negli anni scorsi una forte indignazione sui metodi
di decisione ma soprattutto sul mondo che vuole il FMI. Tuttavia se
prendiamo in considerazione le quote detenute da ciascun paese europeo,
basta andare sul sito del FMI (www.imf.org ) ci rendiamo conto che
singolarmente essi non sono in grado di contrastare lo strapotere americano
mentre collettivamente l'Unione Europea detiene il 22%. Ciò permetterebbe l'
UE di incidere nei processi decisionali del FMI, da una parte, mentre dall'
altra, di prendere alcune responsabilità circa il buon funzionamento del
fondo. Così come fanno gli Stati Uniti ogni volta che non sono d'accordo su
alcune questioni hanno la capacità di porre il veto, lo stesso potrebbe
avvenire per l'UE. La soluzione non è tanto abolire il fondo o la banca
mondiale quanto fare in modo che i nostri governi incidano di più in essi
collettivamente.

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10. VOCE ALLE VOCI
Due segnalazioni semplici ma non scontate: su www.poemi.org un bel progetto
di poesia orale, Scripta Manent, che parte dall'Antologia Personale di
Vittorio Gassman; la rivista Carta (15-21 gennaio 2004) ci ricorda l'
importanza della parola poetica soprattutto in tempi come questi: per averla
in diretta basta andare in questo sito e inviare a Scripta Manent il proprio
indirizzo di posta elettronica. L'altra segnalazione riguarda un sito
speciale, www.disp.let.uniroma1.it/kuma/kuma.html
dove trovate un primo tentativo curato da Armando Gnisci di raccogliere
altre voci, quelle di scrittori migranti che ragionano di sé e degli altri,
di identità in definizione e continuamente in passaggio.
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Il numero 3 di questa newsletter è stato spedito a 3.610 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria@circoloafrica.org .

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:

10 e 24 febbraio 2004,
9 e 23 marzo 2004,
6 e 20 aprile 2004,
4 e 18 maggio 2004,
1° e 15 giugno 2004


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