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Newsletter n. 23



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Nr. 23
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INDICE
1.     NEW GEORGIA: THE ROSE REVOLUTION
2.     ATTIVITA'  DEL CENTRO
3.     NUOVI LIBRI
4.     VICOLO DEL MORTAIO
5.     VANDANA SHIVA AD ANCONA
6.     FAIR TRADE IN FINLAND
7.     RIFUGIATI PALESTINESI
8.     IL NUOVO ANTISEMITISMO
9.     SONDAGGIO
10.   INCONTRO 17 DICEMBRE

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1. NEW GEORGIA: THE ROSE REVOLUTION
The interim president of Georgia has called for order and stability, one day
after long-time President Eduard Shevardnadze resigned following a wave of
anti-government protests.
Georgia, with about 5 million inhabitants, is among the poorest countries of
the former Soviet Union. The average daily wage is about $1, while
pensioners get less than 25 cents a day. Political stability is seen as key
to Georgia attracting foreign investment to help lifting its battered
economy.
On November 23rd  Eduard Shevardnadze, who has been president for 11 years,
resigned after what opposition parties called a "bloodless revolution"
preceded by weeks of huge pressure from tens of thousands of protesters
demanding his stepping down from office. His resignation marked the end of a
standoff and sprang from the  disputed results of the 2nd November
parliamentary election that turned to a crisis last week when the opposition
and its supporters stormed and occupied the parliament.
Demonstrators outside the parliament building in Tbilisi chanted, "He has
left, he has left" and celebrated the news of his resignation with
fireworks, with the event broadcasted on large TV screens.
Tens of thousands people have been celebrating on Tbilisi streets as they
look forward to a future for Georgia, with Eduard Shevardnadze no longer at
the helm.  "Today is the greatest day in the history of Georgia -- this is
the day of our dignity, the birth of a new Georgia," Saakashvili, the
opposition leader, told the crowd on Sunday.
Georgia's opposition leaders have saluted the triumphant thousands whose
peaceful but relentless protests succeeded in hounding Eduard Shevardnadze
from power. They are keen to see the resumption of order and stability. Nino
Burdzhanadze, the former parliamentary speaker, is now the acting president
following Shevardnadze's departure from office.
This historical event that took place in Georgia, has confirmed again that a
word is the strongest weapon for men.  In this case all Georgian people got
together in the city of Tbilisi using only words, smile and roses as
weapons. This occurrence should be an example for the whole world and people
should trust that all kind of conflicts can be solved bloodlessly. As the
opposition leaders went to the president with roses in their hands, this
event was named the "rose revolution".

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2.  ATTIVITÀ'  DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto
tutte le mattine da Lunedì a Venerdì dalle 10 alle 13.00 e Martedì e Giovedì
anche il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Gli articoli e i libri citati in questa newsletter sono tutti reperibili al
Centro.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!!!!!

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3.  NUOVI LIBRI
Continuiamo con l'elenco dei nuovi libri:

1)   Gariazzo Giuseppe "Poetiche del cinema africano "
2)   Colais Francesca  "Il cinema africano dalla parola all'immagine"
3)   Loomba Ania "Colonialismo/postcolonialismo"
4)   Achebe Chinua  "Il crollo"
5)   De Unamuno Miguel "Il risentimento tragico della vita"
6)   Ben Jelloun Tahar  "Dalle ceneri"
7)   Fusaschi Michela"I segni sul corpo"
8)   Grasso Mario "Donne Senza Confini"
9)   Franceschini Enrico "Russia"
10) Pasolini Pier Paolo"Lettere luterane"
11) Maffi Mario "Voci dal silenzio"
12) Mahfuz Nagib "Vicolo del mortaio"

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4.  VICOLO DEL MORTAIO
"Il Vicolo del Mortaio, come si vede ancora da molti segni, è stato una
delle meraviglie dei secoli passati e un tempo ha brillato come un astro
fulgente nella storia del Cairo.
Quando? All'epoca fatimida, oppure in quella dei Mamelucchi o dei Sultani?
Lo sanno solo Dio e gli archeologi. si tratta in ogni caso di una preziosa
antichità.
Né potrebbe essere altrimenti, dal momento che il suo selciato scende
direttamente fino alla grande e storica Sanadiquiyya e che lì c'è un caffè,
il caffè Kirsha, con le pareti coperte di arabeschi variopinti. Ma questo,
si sa, appartiene al passato.
Ora tutto è diroccato, in rovina.
I forti aromi delle erbe medicinali di un tempo hanno lasciato il posto ai
profumi di oggi e a quelli che verranno, ma il Vicolo continua a vivere
quasi isolato dal mondo che gli scorre attorno, a risuonare di un'esistenza
propria, profondamente legata alle radici della vita, e a conservare i
segreti del passato."
Nagib Mahfuz è nato nel 1912 nel quartiere cairota di Gamaliyyah. Ha
pubblicato numerosi romanzi, saggi e racconti, ha fatto anche lo
sceneggiatore televisivo e cinematografico, lavora come giornalista ed è
considerato uno dei migliori scrittori arabi di tutti i tempi. Nel 1988 è
stato insignito del premio Nobel per la letteratura.

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5.  VANDANA SHIVA AD ANCONA
La fiera eco&equo tenuta nel capoluogo della Regione Marche dal 20 al 23
novembre con la partecipazione di oltre 10.000 persone e numerosissimi
stands provenienti da tutta Italia ha visto l'eccezionale presenza di
Vandana Shiva. Arrivata ad Ancona con qualche ora di ritardo a causa della
spessa nebbia presente allo scalo milanese di Malpensa, l'attivista indiana
nota per le sue battaglie altermondialiste ha immediatamente acceso gli
animi delle tantissime persone in sala con una forte requisitoria all'idea
attualmente dominante che vede nel mercato il principale regolatore delle
vite degli uomini e alle istituzioni che sorreggono tale idea.
Nell'aprire il suo intervento, Vandana Shiva ha constatato amaramente il
fatto che nel nome del libero mercato è stata sottratta ai contadini del
mondo tutta la loro libertà. Le regole che governano il commercio
internazionale sono inique e oppressive perché intendono limitare ciò che è
di proprietà di tutti come lo sono ad esempio i semi e l'acqua. Ed è proprio
su aspetti così delicati per gli essere umani che assistiamo oggi, secondo
lei, alla creazione di monopoli grazie anche al massiccio e continuo
intervento dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Attualmente,
sostiene Vandana Shiva, una sola compagnia come la Monsanto controlla tutto
il mercato delle sementi mondiale. Tra gli effetti negativi di questa
concentrazione rischia di esserci anche la riduzione della biodiversità del
pianeta visto che la multinazionale americana (VERIFICARE) utilizza
solamente 5 tipi di piante a fronte delle 70.000 naturalmente disponibili
per la produzione di tessuti. Appena meglio è la situazione delle risorse
idriche che comunque sono controllate da 5 imprese soltanto.
Per Vandana Shiva l'organizzazione Mondiale del Commercio è la
responsabile - ancorché indiretta - del suicidio di 25.000 contadini indiani
che non sono stati in grado di resistere alla spietata riduzione dei prezzi
delle merci da loro prodotti. Ciò è successo per opera dell'azione combinata
delle multinazionali, che attraverso economie di scala, rapimento delle
materie prime nei Paesi in via di sviluppo e sfruttamento di manodopera a
basso costo sono riuscite ad immettere nel mercato del subcontinente
asiatico merci ad un prezzo molto basso, e del WTO il quale facendo
pressioni sui Paesi poveri li ha costretti ad aprire i loro mercati nel nome
della falsa libertà del commercio.
Per Vandana Shiva il Sud del mondo non può sopravvivere al furto perpetrato
quotidianamente da parte delle multinazionali. Ed è per questo che secondo
lei occorre ampliare il commercio internazionale fondato sulle regole di
quello equo. Quest'ultimo non è un lusso ma una stringente necessità. Esso,
per quanto oggi rappresenti solamente l'1% del commercio mondiale, deve
diventare il modo di commerciare prevalente poiché è ormai chiaro che le
vecchie regole non hanno più il consenso dell'opinione pubblica. Tale
mancanza di consenso per l'attivista indiana può infatti essere considerata
alla base del fallimento del vertice di Cancun in Messico lo scorso
settembre. Inoltre, il commercio equo fa chiaramente capire a tutti che ci
sono alcuni aspetti degli esseri umani che vanno sottratte alla logica di
mercato.
Vandana Shiva ha poi avvertito che non può esserci nessun commercio se non
viene applicato un prezzo equo per colui che vende. E che tutte le regole
che non prevedono prezzi equi devono essere abolite.

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6. FAIR TRADE IN FINLAND
In Finland, the fair trade products are well known, after 4 years of hard
work. Apart from being sold in fair trade shops, some of the products are
also sold in supermarkets.
The fair trade association has succeeded to make a contract with a Finnish
fast food chain; customers are able to buy fair trade tea in the outlets.
The association wants more; there is a project whose aim is that hotels,
restaurants and cafeterias will use fair trade products in the future. A
suggestion that was a lot in the media came from a politician of the Green
party who suggested that the municipalities could use fair trade products in
their services.
There is debate in Italy on the matter if the fair trade products should be
sold in supermarkets or in their own workshops. To reach more people and to
make the shopping more convenient, the products should be seen and available
in many  places. In this way, and with good information, a consumer, who
doesn't know about fair trade products, will be more curious and conscious.
As Professor Calafati suggested during the first meeting of "Altre Economie"
course in order to change something fair trade makers and volunteers should
change their mind about mass distribution first.

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7. RIFUGIATI PALESTINESI
Sul numero di VITA del 28 novembre è pubblicata una intervista a Mario Van
aken, un antropologo che studia da anni la condizione e i comportamenti dei
3 milioni e 600 mila Palestinesi che ormai da 50 anni vivono lontani dalla
loro terra.
Cosa significa essere un rifugiato palestinese? Cosa differenzia la
condizione dei Palestinesi da quella degli altri rifugiati? Che differenza c
'è tra i rifugiati adulti e quelli giovani? Come trascorre la giornata di un
rifugiato? Come vivono la lontananza dalla loro terra, dato che sono in
maggioranza contadini? Queste le domande a cui si cerca di dare una risposta
durante l'intervista che diventa anche un interessante momento di
riflessione su come sta cambiando il mestiere di antropologo.

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8.  IL NUOVO ANTISEMITISMO
L'inchiesta di copertina di Internazionale del 28 novembre è dedicata al
nuovo antisemitismo. Secondo il quotidiano israeliano Ha'aretz, l'antico
pregiudizio sta riprendendo vita, alimentato dal conflitto arabo-israeliano.
Durante la lunga era dell'antisemitismo storico, il bersaglio principale del
pregiudizio anti-ebraico erano le comunità locali, successivamente l'
antisemitismo assunse un volto più secolare e razzista, sostenendo l'
esistenza di una congiura ebraica internazionale contro l'intera umanità.
L'ostilità si è ora spostata verso gli ebrei di Israele e Stati Uniti,
accusati di essere i responsabili morali e materiali di tutto quello che
succede sulla scena internazionale.
L'inchiesta prosegue con una serie di articoli tratti da giornali inglesi,
americani, tedeschi e francesi.

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9. SONDAGGIO
Vi sarete accorti che in questo numero della Newsletter ci sono due notizie
scritte in inglese; sono scritte da Vera e Zuki, le due volontarie del
Circolo Africa che, per quanto volonterose, non riescono a scrivere i loro
contributi in italiano.
Li leggete? Ritenete che dovrebbero essere tradotti in italiano? Fateci
sapere.

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10. INCONTRO 17 DICEMBRE
L'ASSOCIAZIONE ONG ITALIANE, in occasione del semestre di Presidenza
italiana del Consiglio dell'Unione europea, promuove la Campagna di
sensibilizzazione "Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo" .
Finalità della Campagna è ottenere dal governo italiano e dalle istituzioni
europee politiche coerenti a sostegno della pace e dello sviluppo nel mondo,
nel quadro del contributo europeo alla realizzazione degli Obiettivi di
sviluppo del Millennio.
La Campagna intende inoltre stimolare l'Unione Europea a fare chiarezza e a
distinguere tra politiche di sicurezza, commercio estero e cooperazione
internazionale.
In questo senso, è importante che la Costituzione europea accolga un
articolo che ripudi la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e
definisca una politica estera europea improntata ai valori della solidarietà
internazionale.
Nel quadro di questa campagna COOPI è stata incaricata dell'organizzazione
di un evento pubblico locale intitolato "emergenze mediatiche e emergenze
dimenticate" che si terrà Mercoledì 17 dicembre alle h. 21 alla sala
audiovisivi del Comune di Ancona, in Via Bernabei.
Interverranno:
Sergio Marelli, presidente dell'Associazione ONG italiane "Presentazione
della campagna Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo"
Michele Romano, Direttore di COOPI - Cooperazione Internazionale "Aiuti
umanitari, rafforzamento della pace e ricostruzione: la posizione delle ONG
italiane"

Davide Martina, Coordinatore del gruppo di lavoro sugli aiuti umanitari
della campagna Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo "Lavorare
nell'emergenza: tra partecipazione emotiva e professionalità"
Gelsomina Viscione, Volontaria CVM in Etiopia, "AIDS:numeri e volti di una
tragedia che ci riguarda"
Verrà inoltre Proiettato il video "Congo: emergenza dimenticata".
Partecipate numerosi!

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Il numero 23 di questa newsletter è stato spedito a 2.959 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria@circoloafrica.org .

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:

16 dicembre 2003,
13 e 27 gennaio 2004,
10 e 24 febbraio 2004,
9 e 23 marzo 2004,
6 e 20 aprile 2004,
4 e 18 maggio 2004,
1° e 15 giugno 2004
.

Progetto finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato
(www.csv.marche.it)


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