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VISITA ITALIANA PRESIDENTE ERITREA ISSAYAS AFEWERKI: ALCUNE PRECISAZIONI



Il Centro Documentazione e ricerca sulla cittadinanza attiva del circolo
Africa intende portare a conoscenza alcuni aspetti poco noti relativi al
Paese presieduto da Issayas Afewerki recentemente in visita nelle Marche e
ricevuto dai massimi esponenti della Giunta Regionale (Dr. D'Ambrosio) e
comunale (Fabio Sturani) nell'ambito dei rapporti di cooperazione fra la
Regione e il Paese africano. Pur apprezzando lo sforzo e l'attenzione degli
amministratori tesi a mettere in atto un processo virtuoso di sviluppo
mediante progetti di cooperazione in un momento di ristrettezze di bilancio
come quello attuale, vogliamo ricordare loro quanto segnalato da FRANCESCO
NJAGI KABURU del Coordinamento AFRICA ORIENTALE della sezione italiana di
AMNESTY INTERNATIONAL:

1. in Eritrea vige ancora la pena di morte;
2. in Eritrea vengono violati gli standard costituzionali a tutela dei
Diritti Umani e al 13 settembre 2003 erano ancora incarcerati 13 deputati
tra i quali si contano il Vice-Presidente e ex Ministro degli Esteri MAHMOUD
AHMED SHERIFFO, altri due ex Ministri degli Esteri, HAILE WOLDETENSAE e
PETROS SOLOMONe l'ex Capo di Stato Maggiore OGBE ABRAHA. Tutti questi sono
alla testa di un movimento che lotta per le riforme democratiche, per un
sistema politico multi-partitico ed elezioni libere e leali;
3. in Eritrea la stampa indipendente č stata del tutto eliminata. Ne hanno
fatto le spese 15 importanti giornalisti che ora si trovano in carcere. Tra
questi Amnesty International segnala i casi di  FESSAHAYE "JOSHUA" JOHANNES,
MEDHANIE HAILE e SEYOUM TSEHAYE;
4. in Eritrea si sono perse le tracce di oltre 200 persone, per lo pių
disertori reduci da un rimpatrio forzato da Malta;
5. in Eritrea esiste la persecuzione religiosa. 12 membri della Eritrean
Bethel Church sono stati arrestati dopo una riunione di preghiera nel
settembre del 2001. All'inizio di questo anno diverse centinaia di persone
sono state arrestate senza alcuna ragione, torturate e trattenute senza
accusa per settimane; erano tutte membre di una dozzina di minoranze
cristiane;
6 in Eritrea vi sono testimonianze di esecuzioni segrete a danno di
prigionieri di guerra d'origine etiope come, ad esempio, il Colonello
BEZABHI PETROS. Il Governo Eritreo ha recentemente riconosciuto l'omocidio
di fronte alla Commissione sui Reclami di Guerra dell'AIA, ma non sono stati
forniti ulteriori dettagli su questo possibile crimine di guerra.





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