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- Subject: =?Windows-1252?Q?Progetto:_=93FAME_ZERO_SETE_ZERO_PER_TUTTI=94?=
- From: "ass.del2000" <ass.gentedel2000@katamail.com>
- Date: Thu, 13 May 2004 10:51:44 +0200
- Disposition-notification-to: "ass.del2000" <ass.gentedel2000@katamail.com>
Passateparola. Grazie...
Progetto: “FAME ZERO SETE ZERO PER TUTTI”
La “Comunità di Capodarco Teverola”, con sede a Teverola (CE) nell’agroaversano, già da anni, impegnata nell’esperienza di comunità di tipo familiare per minori, è una delle comunità locali dell’Ente Morale Comunità di Capodarco. Di fatto, dal 2002, opera a Trentola Ducenta in una villa requisita dallo Stato alla camorra e destinata a fini d’interesse sociale, ed è impegnata in favore di minori allontanati dalle loro famiglie d’origine, con interventi da parte del Tribunale per i Minorenni e promuove la cultura dell’affido familiare contro l’istituzionalizzazione dei bambini da parte dei servizi sociali territoriali. Ben 240 sono i bambini/adolescenti dell’agroaversano, ricoverati negli istituti per minori.
L’Ente Morale Comunità di Capodarco nasce nelle Marche, nel 1966, per dare impulso ad una cultura di solidarietà e dello sviluppo integrale della persona disabile, attraverso la promozione di un progetto di vita comunitaria. È presente in Italia in 12 Regioni, con 17 Comunità Locali e quattro gruppi associati, in Ecuador con una Comunità Locale.
Dagli anni ottanta, comincia ad instaurare rapporti con i Paesi Impoveriti (in Via di Sviluppo), quindi a lavorare ponendo le basi per la creazione di una O.N.G. (Organizzazione Non Governativa). Nel 1992 nasce la Comunità Internazionale di Capodarco (C.I.CA.), che raccoglie tutta l’esperienza precedentemente maturata e comincia un lavoro di cooperazione internazionale più strutturato e sistematico.
La C.I.Ca. è un’Organizzazione Non Governativa (ONG) di solidarietà internazionale, senza fini di lucro, riconosciuta dalle Istituzioni Nazionali ed Internazionali (Nazioni Unite, Unione Europea, Ministero degli Affari Esteri, Alto Commissariato per i Rifugiati). Opera per promuovere una nuova cultura della solidarietà internazionale, basata sullo sviluppo integrale della persona, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili di tutti i continenti, appoggiando progetti di salute, produzione lavoro, formazione professionale, istruzione e cultura, in ambito rurale e urbano, adottando una strategia partecipativa che promuova l’autonomia e l’autogestione dei partner del Sud del Mondo.
La C.I.Ca. gestisce e realizza programmi di cooperazione tecnica e culturale, per l’autosviluppo dei popoli e per il superamento degli squilibri fra Nord e Sud del Mondo e organizza iniziative di Educazione alla Mondialità e allo Sviluppo, d’informazione e sensibilizzazione in Italia, in Europa e nei Paesi in Via di Sviluppo, per diffondere e incrementare una cultura popolare della pace e della multietnicità.
La CICa è operante nei seguenti Paesi:
Albania e Kossovo: dal 1996 con centri sociosanitari per disabili fisici e mentali, attività di accoglienza e reinserimento delle vittime della tratta, accoglienza dei rifugiati, programmi di formazione professionale ed inserimento lavorativo. Ha partecipato attivamente alla riabilitazione dopo i conflitti, alla ricostruzione, fornendo cento moduli prefabbricati, ricostruendo duecento case, tre scuole, un teatro e parte dell’Ospedale di Peja.
Guinea Bissau: con i giovani agricoltori e associazioni di base, per combattere la fame e malnutrizione infantile nei villaggi più emarginati; con le istituzioni sanitarie locali, nella lotta alla trasmissione verticale dell’AIDS.
Camerun: in progetti di produzione di produzione in ambito rurale e di prevenzione e formazione per “bambini di strada” in ambito urbano e rurale.
Brasile: in progetti di prevenzione, accoglienza e formazione con “bambini lavoratori” e “bambini a rischio”, ed in iniziative di diffusione della cultura, in particolare la danza ed il teatro, nelle periferie di Rio de Janeiro. Inoltre, è in corso un progetto di Servizio Civile Nazionale all’estero, per quattro volontarie, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Guatemala: con la popolazione indigena, in progetti di salvaguardia della memoria e di sostegno ai diritti umani.
Ecuador: con bambini e famiglie in difficoltà, in progetti di accoglienza e formazione, in progetti di prevenzione con “bambini lavoratori” e “bambini di strada”, e in progetti di salute con le comunità indigene.
L’A.I.N.Ra.M. (Ass.ne Inter.le Noi Ragazzi del Mondo), su promozione della CICa, nasce a Roma nel 1996, per costruire ponti di scambio e di solidarietà fra ragazzi del Nord e del Sud del Mondo. ’A.I.N.Ra.M. si articola in Associazioni Locali, giuridicamente autonome ma ad essa aderenti, con sedi a Roma, Fermo (AP), Ravenna e Bergamo.
Projecto Luar di Danza
Il lavoro del Progetto Luar di Danza è iniziato all’interno di una chiesa, nel quartiere Jardim Primavera, del Municipio di Duque de Caxias, nella Baixada Fluminense (sei Municipi), alla periferia di Rio de Janeiro, dove vivono oltre quattro milioni di persone, in un’area di 34 Kmq. La Baixada ha la maggiore densità di popolazione di tutta l’America Latina (12.800 abitanti Kmq) e presenta tutti i problemi, tipici di un processo di urbanizzazione disordinata: mancanza di infrastrutture, degrado ambientale, precarietà sanitaria, mancanza d’acqua, mancanza di servizi di salute e di educazione, disoccupazione, violenza urbana e traffico di droghe.
Il Progetto Luar di Danza, agli inizi (1990), coinvolgeva, nelle sue lezioni di danza, venti bambini di quella comunità. Oggi si contano più di 1.150 bambini - giovani, di ambo i sessi, con età che variano dai quattro ai vent’anni, divisi in trentacinque gruppi, diretti dagli insegnanti appartenenti al gruppo originale. I maestri di danza provengono dalle stesse comunità del quartiere, aspetto fondamentale che differenzia questo progetto di danza da qualsiasi altro, attualmente presente in Brasile. I giovani, aderenti al progetto, non solo imparano danza classica e contemporanea, ma, a loro volta, la insegnano ad altri giovani, si realizzano le coreografie, necessarie alle varie rappresentazioni, e dirigono gruppi propri. Insomma diventano moltiplicatori di gruppi di danza.
Il rapporto fra il Gruppo Luar e le organizzazioni italiane A.I.N.Ra.M. e C.I.Ca. sta implementando le sue attività e crescendo di intensità e qualità, anche da un punto di vista della cooperazione educativa.
Il Progetto Luar, oltre all’attività educativa, svolge anche un’attività eminentemente artistica: la Compagnia Luar è l’anima e il cuore del progetto. Si è già proposta in diversi Stati dell’America Latina, negli Stati Uniti ed in Europa, diventando così di forte attenzione per i mass media internazionali (AP, CNN, BCC).
Il Progetto Luar è molto radicato nel territorio di origine e nel quale vive: le comunità povere della Baixada Fluminense. Realizza frequenti rappresentazioni nelle Comunità, più che semplici spettacoli, vogliono essere una strategia per divulgare il lavoro. L’impatto dello spettacolo genera un ambiente favorevole perché persone delle varie Comunità prendano l’iniziativa di proporre un lavoro sulla danza, coinvolgendo i bambini ed i giovani del luogo.
IL PROGETTO “FAME ZERO SETE ZERO PER TUTTI”
L’anno 2003 è stato l’anno internazionale dell’acqua, che si prolunga anche nel 2004.
Un momento che denuncia con forza e fermezza il disagio che un quinto della popolazione mondiale vive: l’assenza di acqua potabile o il suo mancato accesso.
Il 2003 è stato anche un anno in cui si è rinnovata con determinazione la lotta alla fame: il 16 ottobre è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’alimentazione, in cui la FAO ha lanciato una proposta a tutto il mondo per creare un’Alleanza Internazionale contro la fame e, ancora prima (il 01 gennaio 2003) si è dato avvio in Brasile ad una svolta storica e coraggiosa: il programma “Fame zero” del Presidente Lula, del suo governo e di tutto il popolo brasiliano.
Obiettivo del presente progetto, ideato grazie al partenariato di tre organizzazioni: C.I.Ca. – A.I.N.Ra.M. – PROJECTO LUAR, è quello di sensibilizzare e informare la società civile italiana sul tema della fame e della miseria nel mondo, nonché sugli sforzi, le lotte e l’impegno congiunto per debellarle.
La riflessione su questi temi, sarà proposta attraverso il linguaggio universale dell’arte, che si eleva a strumento pedagogico, didattico ed informativo, al fine di indurre alla riflessione e ad un’azione concreta e responsabile di sostegno.
Obiettivi Specifici dell’iniziativa
Ø Realizzazione di momenti di scambio interculturale fra giovani e adulti del Nord e del Sud del Mondo, creando occasioni di incontro significativo e di cooperazione educativa allo sviluppo sul tema della “lotta alla miseria nel mondo”.
Ø Promozione di momenti e iniziative artistico – culturali in cui l’arte si faccia portavoce di valori di solidarietà e strumento elettivo di sensibilizzazione su:
§ la lotta internazionale alla fame e alla sete dal Brasile al Mondo intero;
§ i temi della sofferenza e del disagio economico, sociale e culturale dei paesi e dei popoli affetti da miseria;
§ il dovere della solidarietà internazionale e dell’impegno concreto dei popoli del Nord e del Sud del Mondo, per la salvaguardia del pianeta.
Programma della manifestazione ad Aversa
17 maggio:
ore 19,30 – Teatro Cimarosa – Piazza Principe Amedeo, 6 – Aversa (CE)
Convegno: “Fame zero, sete zero per tutti”
Saluto del Sindaco del Comune di Aversa
Testimonianze di:
- Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano
- Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco
- Deco Baptista, artista della Compagnia Professionale Luar
18 maggio:
ore 20,30 - Teatro Cimarosa – Piazza Principe Amedeo, 6 – Aversa (CE)
Spettacolo di danza della Compagnia Professionale Luar di Rio De Janeiro
“Fame zero e sete zero, un messaggio dal Brasile per il
Mondo”
19 maggio:
ore 12,30 – Incontro al Municipio di Teverola – Saluto del Sindaco di Teverola
ore 16,00 – Villa Costantino – Str. Provinciale Trentola-Ischitella (CE)
Laboratorio di danza per bambini, giovani e adulti
animato dal Gruppo di danza Luar
Saluto del Sindaco del Comune di Trentola