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06/05 Alfonsine (RA): "Leone del deserto"
- Subject: 06/05 Alfonsine (RA): "Leone del deserto"
- From: "Livia Pelloni" <livia76@racine.ra.it>
- Date: Thu, 22 Apr 2004 17:42:54 +0200
Gulliver on the road
con il patrocinio del Comune di Alfonsine
FILM, INCONTRI, MUSICA
Ognuno deve ricrearsi nell'attività col suo spirito per essere persuaso. Non
si attende dalla passività, non si crea dal ritrarsi dal mondo. mettersi in
cammino
(Michelstaedter)
Donne in nero-Ravenna,
Amnesty-Lugo, Sinistra Giovanile-Alfonsine,
Rifondazione Comunista-Alfonsine, ANPI,
Social Forum-Lugo
Cineclub Kamikazen-Alfonsine,
Alice nelle città-Alfonsine, Comitato Africa-Alfonsine,
"Alfonsine mon amour".
CENTRO GULLIVER
Piazza Resistenza, 2 Alfonsine
FUORI DALLE GUERRE
Giovedì 6 Maggio ORE 21
Resistenza anti-coloniale ed Islam
Videoproiezione del film:
OMAR MUKHTAR - IL LEONE DEL DESERTO
di Moustapha Akkad , con Anthony Quinn, Rod Steiger, Raf Vallone (Libia
1979, 150 min)
Presenta Massimo Zaccaria
ricercatore in Storia dell'Africa, dell'Università di Pavia
Tra Hollywood e Tripoli, come titola Nigrizia, regista siriano di origine,
americano di nazionalità. Cast straordinario: Antony Quinn è il volto e lo
sguardo di Omar, Oliver Reed è un gelido Rodolfo Graziani, Rod Steiger un
Mussolini irato e nervoso, poi Gastone Moschin e Raf Vallone due ufficiali
italiani.
Il film racconta la vita e la lotta dell'eroe della resistenza libica Omar
al Muktar (1862-1931)
Il vecchio partigiano ha l'aria stanca e dignitosa. Ha 73 anni e da dieci
non fa altro che combattere. Non si oppone al suo destino. Omar Muktar legge
il Corano, poi lo richiude come se una visita improvvisa lo avesse
interrotto, alza la testa, si toglie gli occhiali. Il boia fa ciò che deve
fare.
Solluch 11 settembre 1931, la speranza della ribellione svanisce con lui. Il
"leone del deserto", il saggio maestro di religione, uomo delle montagne,
ribelle per la sua terra contro l'occupazione italiana è morto.
Impiccato dagli italiani e dallo spietato governatore della Cirenaica,
Rodolfo Graziani.
La parola a tutti