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2 notizie sulla costa d'avorio e appello.
- To: <Undisclosed-Recipient:;>
- Subject: 2 notizie sulla costa d'avorio e appello.
- From: "ass. Amici di Lazzaro" <amicidilazzaro@yahoo.it>
- Date: Fri, 18 Oct 2002 11:06:08 +0200
2 notizie sulla costa d'avorio e appello.
APPELLO: In queste ore un gruppo di nostri volontari è in un villaggio a 300
km da Abidjan,
in una zona tranquilla e non toccata dagli scontri, (con la speranza che la
tregua firmata venga rispettata), rimane però la questione dell'emergenza a
Bouaké , per cui vorremmo dare il nostro contributo sostenendo
economicamente altre realtà che operano in quella zona del paese.
Chi desiderasse parteicpare a questa raccolta urgente può inviare delle
offerte ad
"Amici di Lazzaro"- v.Toselli 1
10129 Torino
C/C postale 27608157 causale "costa d'avorio - emergenza" oppure
"progetto costa d'avorio" (quest'ultimo è il progetto di cui trovate qualche
dettaglio sul sito)
amici di lazzaro amicidilazzaro@yahoo.it
associazione Amici di Lazzaro 3404817498
il nostro sito: http://web.tiscali.it/amicidilazzaro
Eccovi due articoli recentissimi sulla situazione:
1.
--------COTE D'IVOIRE, 17 OTT 2002 (17:13)
ACCORDO: RIBELLI ACCETTANO DI DEPORRE LE ARMI, ENTRO BREVE DIALOGO CON
GOVERNO IVORIANO (STANDARD, POLITICS/ECONOMY)
Sono stati i mediatori della Comunità economica degli stati dell'Africa
occidentale (Ecowas), insieme al ministro degli esteri senegalese Cheikh
Tidiane Gadio, a convincere i ribelli del 'Movimento patriottico della Costa
d'Avorio' a sottoscrivere la tregua. Secondo fonti di agenzia
internazionale, l'intesa è stata raggiunta al termine di un incontro durato
oltre un'ora e mezzo. La riunione si è svolta nella scuola francese di
Bouaké, la seconda città più popolosa del 'Paese del cacao', che i rivoltosi
controllano dallo scorso 19 settembre. La svolta decisiva di oggi è avvenuta
anche alla presenza di Mohammed Ibn Chambas, segretario esecutivo dell'
Ecowas. L'accordo, che secondo i negoziatori è già stato sottoscritto dal
governo del presidente Laurent Gbagbo, prevede la fine delle ostilità a
partire dalla mezzanotte odierna e potrebbe essere seguito da ulteriori
trattative nei prossimi giorni. Secondo le stesse fonti, l'intesa prevede
anche il dispiegamento di uomini dell'Ecowas "entro breve". Parlando ai
giornalisti, il ministro senegalese ha affermato che i ribelli "si erano
dichiarati favorevoli a un accordo per il cessate il fuoco in modo da poter
avviare al più presto il dialogo con le autorità ivoriane". La rivolta è
scoppiata 4 settimane in tre città del Paese: Abidjan (sud, la capitale
commerciale), Bouaké (al centro) e Kohrogo (nord). Le truppe governative
avevano subito ripreso il controllo di Abidjan, mentre gli altri due centri
sono rimasti nelle mani dei ribelli, che hanno esteso la propria presenza a
tutto il centro-nord della Costa d'Avorio. I ribelli chiedono le dimissioni
del presidente Gbagbo. (EB)
2.
COTE D'IVOIRE, 17 OTT 2002 (18:19)
KOSSOU, POVERI DONANO CIBO A SFOLLATI E MISSIONARI CHIEDONO: "PERCHÉ GOVERNO
ITALIANO NON CI AIUTA?" (BRIEF, CHURCH/RELIGIOUS AFFAIRS)
E' stata un successo l'operazione di raccolta di aiuti che i missionari di
Kossou (circa 350 chilometri a nord di Abidjan, capitale economica della
Costa d'Avorio) hanno compiuto fra i parrocchiani dei 30 villaggi presenti
nel loro territorio. La generosità dei poveri verso altri poveri ancora una
volta è stata commovente. Ben 12 camioncini pick-up sono stati caricati con
il cibo donato dalla gente. Il tutto è stato destinato alla parrocchia di
Raviart, a quaranta chilometri da Bouaké, dove la situazione è disperata. I
sacerdoti locali, che al contrario dei missionari stranieri non possono
contare sul sostegno anche materiale delle diocesi di origine, devono
fronteggiare l'emergenza legata ai tanti sfollati che si sono riversati nel
piccolo centro. E la MISNA ha raccolto lo sfogo di alcuni missionari che si
domandano come mai il governo italiano non intervenga sul piano umanitario
per dare manforte alle decine di religiosi italiani che si adoperano in
mille modi per portare sollievo alla popolazione. Ieri, intanto, il nunzio
apostolico in Costa d'Avorio, monsignor Mario Zenari, si è recato a
Yamoussoukro per fare visita alle migliaia di sfollati che hanno cercato
rifugio nella capitale. (PS)
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