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Zimbabwe: Le autorita' governative intensificano gli sforzi per reprimere i dissidenti
- To: <africa@peacelink.it>
- Subject: Zimbabwe: Le autorita' governative intensificano gli sforzi per reprimere i dissidenti
- From: "luisa rizzo" <lu-sa@mail.clio.it>
- Date: Thu, 5 Sep 2002 00:16:29 +0200
- References: <012c01c25448$da2a9f00$d9111d97@f0z6b2>
From: F A B I O C C H I
< FABIOCCHI@inwind.it>
To: econotizie@yahoogroups.com
Sent: Wednesday, September 04, 2002 9:25 PM
Subject: Zimbabwe: Le autorita' governative intensificano gli sforzi per
reprimere i dissidenti
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Zimbabwe: Le autorita' governative intensificano la repressione contro i
dissidenti
www.ecquologia.it
Fonte: Amnesty International
Traduzione di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it
http://www.ecquologia.it/sito/pag89.map
http://sito.ecquologia.it/sito/pag89.map?action=all&field.joined.id=854
2 Settembre 2002 - Mentre le elezioni locali di Settembre si avvicinano,
Amnesty International e' seriamente preoccupata per l'intensificazione della
repressione da parte delle autorita' governative contro le organizzazioni a
difesa dei diritti umani, contro i media indipendenti e la magistratura.
Il 29 Agosto, la Dottoressa Frances Lovemore, direttore medico di Amani
Trust, una delle piu' importanti ONG a difesa dei diritti umani in Zimbabwe,
e' stata arrestata ad Harare con l'accusa di "pubblicare o comunicare false
dichiarazioni pregiudiziali nei confronti dello stato". L'accusa scaturisce
dai recenti rapporti della stampa che parlavano del suo lavoro con le
vittime di torture o stupri politicamente motivati. Una dichiarazione della
dottoressa Lovemore pubblicata sul Daily Telegraph (Gran Bretagna) il 25
Agosto diceva: "gli uomini di Mugabe (presidente dello Zimbabwe) usano lo
stupro per vendicarsi". Lovemore e' stata rilasciata il 30 Agosto, e le
accuse contro di lei sono cadute per prove insufficienti.
Amnesty International vede l'arresto della Dottoressa Lovemore come un
tentativo di intimidire i difensori dei diritti umani in Zimbabwe. La
comunita' internazionale dovrebbe prendere ogni provvedimento per appoggiare
il lavoro delle ONG a difesa dei diritti umani che lavorano in Zimbabwe e
che mettono in pericolo se stessi per documentare le violazioni e gli abusi.
Sempre il 29 Agosto, l'ufficio ad Harare di VOP, una delle due
organizzazioni radiofoniche dello Zimbabwe, e' stata fatta saltare in aria
nel bel mezzo della notte. Nessuno e' stato ferito, ma i danni all'edificio
sono evidenti. Nessuno ha ufficialmente rivendicato l'attacco. Finora VOP e'
riuscita a operare nonostante le leggi restrittive sui media approvate nel
2002, trasmettendo i propri programmi dall'Olanda attraverso le onde corte.
Il governo ha cominciato ad attaccare anche la magistratura per impedirgli
di operare indipendentemente e professionalmente, come dimostrato dai
recenti attacchi contro i magistrati. Il 16 Agosto 2002 nella citta' di
Chipinge, Walter Chikwanha, un magistrato, e' stato trascinato fuori dalla
sua corte da sospetti veterani di guerra e assaltato. Nessuno e' stato
arrestato per l'attacco. Si presume che esso sia la risposta ad un
provvedimento preso dal magistrato che ha annullato la decisione dello Stato
di rimandare in custodia 5 membri del principale partito di opposizione,
l'MDC, accusati di aver bruciato due trattori del governo. Dopo il loro
rilascio, infatti, i 5 sono stati ri-arrestati, ma Chikwanha si e' rifiutato
di metterli in custodia in quanto lo Stato non aveva prove evidenti per
giustificare la loro detenzione. Anche Godfrey Gwaka, un altro magistrato,
e' stato attaccato con pugnalate il 26 Agosto. Si sospetta che l'episodio di
violenza sia legato alle sentenze di Gwaka sui partiti politici. Adesso il
magistrato e' sotto cure mediche.
Secondo Amnesty, l'arresto di Lovemore, l'attacco alla sede della VOP e gli
assalti contro i magistrati sono la prova dei tentativi del governo di
mettere a tacere le critiche mentre le elezioni si avvicinano.