[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
auguri dal CISS: UN INVITO ALLA SOLIDARIETA' CON I BAMBINI
- To: Recipient List Suppressed:;
- Subject: auguri dal CISS: UN INVITO ALLA SOLIDARIETA' CON I BAMBINI
- From: CONGOSOL - servizio informazioni <congosol@neomedia.it>
- Date: Tue, 11 Dec 2001 15:15:49 +0100
Title: auguri dal CISS: UN INVITO ALLA SOLIDARIETA' CON I
BAM
Ricevo e condivido.
Se volete condividere anche voi, per favore
passate parola.
Grazie e a presto
per Congosol
Sergio Di Vita
====================================================
C.I.S.S.
Cooperazione Internazionale Sud
Sud
Auguri, pero'...
...
stiamo vivendo una ben triste fine dell'anno 2001, in questo mondo in
guerra, dove alle devastazioni della miseria e dell'ineguaglianza si
vanno sommando quelle che le bombe e i combattimenti producono
direttamente.
Ed oggi, per noi del CISS, c'e'
un'altra triste constatazione da fare: quando la logica delle armi
prende il sopravvento tutte le altre voci diventano piu' flebili,
quasi silenziose, sembra sparire ogni altra logica e possibilita'.
Noi abbiamo sempre creduto nella solidarieta' internazionale
come sostegno ai popoli di tutto il pianeta nel costruire una propria
via, dignitosa e autonoma, di vita.
Oggi, invece, sentiamo troppo spesso
dire che in questa situazione l'unica cosa che sia possibile fare e'
portare un qualche aiuto alle vittime immediate della guerra, e
soltanto di questa guerra.
Non siamo d'accordo e vorremmo
proporvi, allora, un percorso diverso, perche' crediamo che per
evitare le nuove guerre e le vittime di domani sia necessario partire
dalle vittime della miseria di oggi e, tra queste, dai bambini e dai
giovani privati di ogni speranza.
Anche in questa situazione vogliamo
poter fare ancora qualcosa per loro, con l'aiuto della tua
solidarieta', e dedichiamo la raccolta di fondi di quest'anno a tre
progetti per l'infanzia e i giovani: le bambine e i bambini
dell'Africa, innanzitutto, vittime della guerra ma, anche, della
miseria e dell'abbandono e i bambini ed i giovani con alle loro spalle
altre guerre, oggi rimosse e dimenticate, quelle della Macedonia e del
Salvador.
Trovi di seguito la descrizione di questi interventi, ti
chiediamo di aiutarci a realizzarli, per dare un senso alla
solidarieta' che non sia solo la partecipazione di un momento.
Un grazie di cuore con la speranza che prevalgano le ragioni
della pace.
Per il CISS, Sergio Cipolla
EL SALVADOR: PROGETTO GIOVANI CIHUATAN
El Salvador, il piu' piccolo paese dell'America Centrale, che negli
anni ottanta e' arrivato alle prime pagine dei giornali per una lunga
e sanguinosa guerra civile, ritornato nell'anonimato con il
"processo di pace" degli anni novanta, e' ancora oggi
laboratorio di meccanismi, violenze, esclusioni ed anche vivacita'
della societa' civile.
La periferia della capitale e' emblematica: mancanza di servizi e
lavoro informale, delinquenza giovanile e narcotraffico, maquila
(fabbriche di assemblaggio a capitale straniero, esenti dalle imposte
e dalle leggi sindacali) e alta natalita'.
Li' stiamo lavorando, con un'organizzazione locale al PROGETTO GIOVANI
CIHUATAN (in lingua Nahuát: uniti con le donne), che e' punto di
riferimento fisico per le ragazze e i ragazzi della zona, che li
appoggia nella costruzione di un percorso di vita positivo, pur nelle
difficolta'.
L'appoggio si gioca soprattutto nella proposta di spazi e
disponibilita', ma anche su aspetti economici quali borse di studio,
percorsi di formazione al lavoro, fondi per piccole imprese
produttive.
AFRICA: PARTIRE DAI BAMBINI
L'Africa a sud del Sahara e' il continente
dove tutte le strategie di sviluppo sembrano fallire.
Il CISS qui ha deciso di partire da piccoli
interventi sui bisogni dei piu' deboli: prima di tutto i
bambini.
Con un finanziamento dell'Unione Europea,
che copre pero' solo una parte dei costi necessari, stiamo
realizzando:
- un'azione a sostegno della produzione
agricola alimentare, della salute e della scuola nel villaggio di
Torossanguehi, in Costa d'Avorio;
- un'azione per migliorare le condizioni di vita dei minori reclusi
presso il carcere di Gran Bassam, sempre in Costa d'Avorio;
- il miglioramento delle strutture per la prevenzione sanitaria e le
vaccinazioni in tre villaggi del sud della Mauritania;
- interventi a sostegno dell'istruzione di bambine di strada ospiti di
famiglie volontarie nei pressi di Nairobi, in Kenya;
- interventi a sostegno dell'istruzione nei
villaggi dei monti Nuba, nel sud del Sudan, teatro di una guerra
civile;
- la realizzazione di un centro di
accoglienza, dove possano dormire, mangiare e studiare i bambini di
strada, profughi di guerra a Pointe-Noire, in Congo (Brazzaville);
- interventi affinche' sia garantita un'istruzione ai bambini ospiti
di un campo profughi a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del
Congo;
- interventi per migliorare l'autoproduzione alimentare nel villaggio
di Macaw, nella stessa Repubblica Democratica del Congo.
Inoltre, nell'est della Repubblica
Democratica del Congo, attualmente zona di guerra e rifugio di ondate
di profughi dai vicini Ruanda e Burundi, stiamo realizzando - contando
anche su un sostegno del governo italiano - la sistemazione di alcuni
piccoli ospedali e la ricostruzione del reparto di maternita'
dell'ospedale centrale della citta' di Bukavu.
MACEDONIA: RICOSTRUIRE LA CONVIVENZA A PARTIRE DAI BAMBINI
La repubblica ex jugoslava di Macedonia sta vivendo giorni difficili,
e rischia di diventare l'ennesima polveriera balcanica.
Le rivendicazioni della consistente minoranza albanese e le
infiltrazioni di formazioni armate dal Kosovo possono far esplodere
questo piccolo paese che dalla sua costituzione ha rappresentato tutto
sommato un modello di convivenza pacifica nel panorama dei
Balcani.
A tutt'oggi il processo di pace non sembra riuscire a
consolidarsi.
Le prime vittime sono i bambini.
La Macedonia scarseggiava di risorse per il
sistema scolastico gia' prima delle guerre e adesso numerosi istituti
sono stati ulteriormente rovinati.
Il diritto allo studio e' in teoria garantito a tutti nella propria
lingua, ma le strutture sono fatiscenti e l'insegnamento e' impartito
per gruppi etnici separati.
Il progetto del CISS "Appoggio alle strutture di educazione
primaria di Tetovo, Gevgelije e Valandovo" si pone un obiettivo
ambizioso: non solo offrire locali e attrezzature a un gruppo di
scuole, ma mettere in moto attivita' di scambio tra ragazzi di diversa
lingua ed etnia.
Il progetto prevede la sistemazione di 36 scuole, la fornitura di
attrezzature didattiche e attivita' di animazione e formazione alla
convivenza interculturale per insegnanti e ragazzi nelle zone di
Tetovo (a maggioranza albanese, oggi teatro della guerra civile),
Gevgelije (a maggioranza serba) e Valandovo (a maggioranza turca) e
attivita' di visite e scambio tra i ragazzi delle tra zone e contatti
(anche via internet) con scuole italiane.
Puoi effettuare la tua donazione
- mediante un versamento sul c/c postale n. 13683909
- o sul c/c bancario presso la Banca Popolare Etica, Piazzetta
Forzate' 2, 35137 Padova, c/c n. 100122, ABI 05018, CAB 12100
entrambi intestati al CISS - Cooperazione Internazionale Sud Sud, Via
Noto 12,90141 Palermo.
Tutte le donazioni effettuate al CISS sono detraibili fino al 2% del
reddito imponibile, a norma della legge 49/87; per ottenere questa
detrazione e' sufficiente fornirci tutti i dati fiscali con i quali il
CISS emettera' un'apposita attestazione per la prossima dichiarazione
dei redditi.
Puoi contattare il CISS
- al tel. 091.6262694
- o all'e-mail:
cissprg@tin.it.
Il nostro sito internet e':
www.cissprg.org
C.I.S.S.
Cooperazione internazionale Sud
Sud
via Noto 12, 90141 Palermo,
Italia
tel. +39.091.6262004/6262694
fax +39.091.347048
C.F. 97143970826
ONG IDONEA con D.M. n. 1989 - 128 - 3638 -
0 del 6/12/89
cc postale 13683909
e.mail cissprg@tin.it
aderente al COCIS
(Coordinamento delle Organizzazioni non
governative per la Cooperazione Internazionale allo
Sviluppo)