[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
MISNA - Nord Kivu: leader religiosi e civili chiedono liberazionedipendenti Dara-forest
- To: Recipient List Suppressed:;
- Subject: MISNA - Nord Kivu: leader religiosi e civili chiedono liberazionedipendenti Dara-forest
- From: Congosol - servizio informazioni <congosol@neomedia.it>
- Date: Wed, 30 May 2001 11:14:05 +0200
diffusione: estesa
====================================================
fonte: MISNA
====================================================
CONGO-DEM.REPUBLIC, 29 maggio 2001
NORD KIVU: LEADER RELIGIOSI E CIVILI CHIEDONO LIBERAZIONE DIPENDENTI
DARA-FOREST
E' necessario privilegiare la via del dialogo e percio' i 26 ostaggi
catturati il 15 maggio scorso da un gruppo di mayi-mayi vicino
Mangina (nord di Beni, Kivu Settentrionale, est della Repubblica
democratica del Congo) devono essere immediatamente rilasciati.
Questo e' l'appello lanciato, ieri a Butembo, dai locali leader
religiosi e civili: il vescovo, monsignor Melchisedec Paluku Sikuli,
il rappresentante della societa' civile, Roger Nzama, e il capo
tradizionale, mwami Sulemani Patanguli Kalemire.
Nel condannare il rapimento di un gruppo di dipendenti dell'impresa
Dara-Forest (24 tailandesi, un keniota e uno svedese), i tre
firmatari del documento proseguono rilevando la necessita' del
dislocamento nella zona della Monuc, la Missione delle Nazioni unite
in Congo.
Sollecitano quindi il Fronte di liberazione (Flc) di Jean-Pierre
Bemba, che controlla la regione grazie alle truppe di Kampala, a non
tentare di liberare i sequestrati con la forza.
Inoltre a non attuare "repressioni contro la popolazione civile" ne'
a prendere il rapimento come pretesto per rinforzare la presenza di
soldati ugandesi, "come nel caso di Kyanzaba e Mangina tra il 6 e il
19 maggio scorsi".
Monsignor Sikuli, il signor Nzama e Patanguli Kalemire continuano
richiamando "l'attenzione sui saccheggi, le rapine, gli stupri, le
torture, le intimidazioni, le uccisioni e gli incendi di abitazioni
compiuti da militari dell'Flc operanti nei territori di Beni e
Lubero".
Il Fronte deve assumersi le proprie responsabilita' ed "evitare" il
dilagare dei "crimini di guerra".
Il documento, precisano i tre leader, e' stato redatto nello spirito
del Simposio internazionale per la pace in Africa (Sipa), tenuto a
Butembo a fine inverno, della tavola rotonda fra Flc e mayi-mayi
(partigiani nazionalisti dell'ex Zaire) e del Dialogo intracongolese
che dovrebbe risolvere il conflitto scoppiato il 2 agosto 1998.
Concludono percio' esortando ad un impegno comune nel "cambiamento di
mentalita' e di comportamento" che porti all'affermazione "di una
cultura della pace", di una cultura democratica al posto di quella
militaristica, dello "spirito di concordia e pacifica coabitazione"
al posto delle ideologie "di conquista e colonializzazione".
====================================================
Servizio informazioni Congosol
http://www.neomedia.it/personal/Congosol/1.html
Il materiale contenuto in questa comunicazione puo' non rispecchiare
sempre il punto di vista del Servizio.
Di fronte alla necessita' di offrirvi queste informazioni
rapidamente, il Servizio sceglie di non essere sempre in grado di
verificarle, e non puo' essere ritenuto responsabile della precisione
delle fonti originali.
Ci scusiamo con tutti coloro che hanno gia' ricevuto questo testo.
====================================================