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i tuoi miliardi



Caro Celentano, i tuoi miliardi Rai portali in Burundi!
Lettera appello dall'Africa profonda. La "proposta utopica" di un
missionario al celebre cantautore












Anche in Burundi, tra uno sparo e l'altro, arrivano i messaggi Internet. I
servizi di Magister li ho sempre letti anche in Italia, ma quaggiù il
piacere di leggerli é doppio. Opus Dei, Ratzinger, ecumenismo, corse alle
cariche... quando scendo nell'ufficio di Bujumbura, mi aggiorno sulle
vicende della Madre Chiesa, contaminata e incontaminata. I pentimenti del
papa, benvenuti anche se un po' tardivi e riferiti solo al passato, ci
ricordano che si può sbagliare e che ognuno risponde in coscienza e
individualmente, senza cercare facili mantelli di copertura. Ricci in Cina
aveva ragione, così don Milani. Quello che spaventa tanti santi, diversi
come gli apostoli o il Maestro, é che, dopo la morte, vanno ad 
affumicare le
loro statue, per chiedere quelle "grazie" alle quali si erano voltate le
spalle, come credenti. "Fallo crepare quel porco di mio marito", chiese
alcuni anni fa una donna esacerbata, ne sono testimone, portando un grosso
cero sotto il naso di san Rocco.

Anche quaggiù in Burundi un gruppo di ribelli avventisti canta alleluia
prima di scannare i propri fratelli. Da due anni faccio parte, in Burundi,
con Ong e gruppi interreligiosi, di un organismo chiamato Pace e
Riconciliazione e io sono responsabile dell'iniziativa Mea Culpa. Vorremmo
portare bianchi e locali di tutte le provenienze etniche e religiose a
riconoscere le proprie responsabilità, dirette o indirette, in tutto questo
sfacelo del Centro Africa: umano,culturale e ambientale. Sarà 
un'impresa non
facile, ma ci stiamo provando. La tratta dei neri e di tanti altri poveri
continua (anche con la globalizzazione del mercato, appunto) e finora solo
gli ebrei sono riusciti a ottenere risarcimenti.

Lancio una proposta utopica. Ho letto che la Rai paga a Celentano per 
il suo
programma non 24 miliardi ma solo 12. Celentano é giustamente
intramontabile, non discuto sulle cifre. Ebbene, gli vorrei proporre non le
1000 lire per un mattone, campagna il cui esito probabilmente non lo ha
soddisfatto, a parte la propaganda per i detersivi che sbiancano e
inquinano, ma di devolvere i 12 miliardi, comprese le tasse, per dare una
casa, umana, alle 10.000 famiglie della nostra missione di Ryarusera.

Si lavorerebbe in gruppi di 100 famiglie, miste, cioé unendo i vicini che
magari negli anni passati si sono industriati, per paura o per istigazione,
a bruciare il tetto altrui. Questa é infatti la condizione: che 
l'iniziativa
sia un cantiere per ricostruire abitazioni e tessuto sociale. Qui, come
altrove, sono stati avvelenati non poco dalla presenza fisica o mediatica
dei civilizzatori, novelli Attila con cravatte e programmi di sviluppo.
Possiamo ospitare anche le aspiranti Erike e fidanzati, li possiamo
alloggiare in montagna, lontani dalla malaria e dalla tentazione delle
droghe, il cui prezzo é sempre troppo pesante. Solo a Pescara, nel mio
Abruzzo, i 7 mila drogati della provincia bruciano in 3 giorni, tra 
consumi,
rapine, comunità, carceri, impegni di polizia e di altre assistenze, almeno
12 miliardi. È stato quaggiù per due anni, testimone e attore
indimenticabile, l'ex assessore ai Servizi Sociali della provincia di
Pescara, Tiziano La Rovere, che il 30 dicembre 2000 si è sposato con
Veronica, anche lei coinvolta in questa missione del Burundi; e ora, 
tornato
come dirigente alla Provincia di Pescara, ci segue di nuovo con passione.

La figlia di Celentano, Rosita se non sbaglio (chiedo venia per la
presunzione, so di chiedere la luna), potrebbe guidare il gruppo di giovani
che volesse darsi all'opera quaggiù. Nell'estate 1993, a pochi mesi dallo
scoppio dell'inferno, vennero a lavorare in missione 23 giovani tedeschi
guidati dal loro giovane pastore luterano Fritz Hohenberger. Parteciparono
al campo di lavoro anche 120 studenti del luogo. Quando, dopo una pausa 
di 5
mesi tornai in Burundi, nel febbraio 1994, questi studenti burundesi ci
dissero: ci siamo difesi, ma non abbiamo ucciso. Qualcosa di brutto era
successo, ma la preoccupazione di affermare di non avere ucciso ci fece
capire che il campo di lavoro era servito a qualcosa. Venite a trovarci, da
cosa nasce cosa, il cardinal Tonini ha fatto miracoli. Dopo il suo viaggio
in Burundi anche a me ha promesso un suo coinvolgimento, come ha fatto per
altre realtà da lui visitate personalmente.

Tra non molto inaugureremo il Centro Mestieri, sostenuto dalla Cei almeno
per il 70 per cento. I giovani della zona potranno prepararsi alla vita
imparando tutte le arti, dalla falegnameria al panificio.

Grazie per l'ascolto.

don Enzo Chiarini
Missione di Ryarusera
B.P.6914, Bujumbura
Burundi

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Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò sul suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
  - Osea 2,16.17 -