[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Appello ong su Burundi



Invio testo dell'appello firmato dalle organizzazioni non governative
presenti in Burundi, per rilanciare il precario cessate il fuoco siglato a
fine agosto. La guerra civile tra 19 fazioni hutu e tutsi ha causato
200mila morti e spinto migliaia di profughi verso la Tanzania.

Per contatti: Paolo Giammarroni, responsabile comunicazione Intersos,
tel06-8537431, o 0348-3800306


______________________________________________
BURUNDI - APPELLO ONG PER SOSTENERE GLI SFORZI
PER IL CESSATE IL FUOCO

Il 20 settembre  scorso, a Nairobi (Kenya), una presa di posizione sul
futuro del Burundi è venuto dalla riunione delle 36 organizzazioni non
governative internazionali operanti nel paese.
"Reso" è il nome dell'associazione, neutrale e apolitica, impegnata in
progetti di aiuto umanitario e di sviluppo.
L'attuale presidente è l'italiano Massimo Turato, dell'organizzazione
Intersos. Questo comunicato è stato diffuso alle parti in conflitto, ai
media, alle autorità locali e internazionali.

"L'associazione Reso raggruppa 36 organizzazioni non governative
internazionali operanti in Burundi al servizio dell'insieme della
popolazione.
Per la riunione prevista il 20 settembre, Reso lancia un appello a tutte le
parti coinvolte per fare tutto ciò che è in loro potere per arrivare al
cessate il fuoco.
Dopo l'uccisione dei due alti funzionari delle Nazioni Unite nell'ottobre
1999 a Rutana, Reso ha cercato di contribuire sul piano dell'aiuto
umanitario a mantenere i contatti tra le parti in causa, in particolare con
la sua partecipazione all'incontro del febbraio scorso organizzato dal
Centro per il dialogo umanitario di Ginevra. Allora si trattava di
domandare l'applicazione dei principi del diritto internazionale e
umanitario alle popolazioni civili e a chi opera nelle attività umanitarie.
Restiamo convinti che quella iniziativa abbia avuto all'epoca un impatto
positivo, anche se limitato nel tempo. Perciò incoraggiamo ora le parti in
conflitto ad andare avanti nelle loro iniziative in favore della pace.
Ogni giorno lavoriamo con le popolazioni del Burundi e pensiamo che un
cessate il fuoco sia la base per riprendere lo sviluppo, senza il quale
resta precario ogni tentativo di migliorare stabilmente il benessere della
gente.
Ci appelliamo alla buona volontà di tutti i belligeranti affinchè il
cessate il fuoco sia non solo siglato ma anche applicato in tutto il paese.
Grazie a questo sforzo gli abitanti del Burundi potranno riconquistare la
sicurezza, lavorare alla riconciliazione nazionale e dedicarsi appieno alla
ricostruzione del paese".