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Africanews Settembre 2000 - Zambia: E' utile fare una diga?



AFRICANEWS - Versione Italiana
Nr.29  - SETTEMBRE  2000


Zambia
E' utile fare una diga?
di Charles Mubambe



La Commissione Mondiale sulle Dighe sta svolgendo uno studio per
determinare l'impatto socio-economico della gigantesca diga di Kariba
costruita nel 1959. Si tratta di uno dei dieci studi similari condotti
sui principali bacini fluviali di tutto il mondo.




Una massiccia operazione condotta quarant'anni fa, che porto' al
trasferimento di  migliaia di persone e di fauna protetta per aprire
la via alla costruzione della diga del lago di Kariba, e' attualmente
materia di studio al fine di trovare dei rimedi ai danni causati
dall'operazione stessa, soprattutto allontanando intere popolazioni
dall'area del bacino artificiale.

Lo studio della Commissione Mondiale sulle Dighe (WCD) si collega ed
e' il risultato di una decisione presa nel 1956 dai Governi di
minoranza bianca della Rhodesia del Nord (ora Zambia), della Rhodesia
del Sud (ora Zimbabwe) e del Nyasaland (ora Malawi) di costruire una
diga sullo Zambesi, sotto Victoria Falls, a Kariba. Lo scopo
principale era quello di produrre energia idroelettrica per favorire
lo sviluppo della Provincia del Copperbelt (cintura del rame) dello
Zambia. Ma, mentre l'energia prodotta ha beneficiato le economie dello
Zambia e dello Zimbabwe, cosi' come gli abitanti delle citta' le cui
case ricevono corrente elettrica, il gruppo etnico dei Tonga ha pagato
il costo maggiore di tutto cio' con il trasferimento di piu' di
cinquantamila suoi componenti. In molti casi il trasferimento e' stato
coatto e molti ritengono che le condizioni di vita delle persone
dislocate si siano deteriorate in modo significativo, in seguito al
loro spostamento. Inoltre il riempimento del bacino ha fatto migrare
parecchi animali selvatici, molti dei quali sono stati trasferiti in
nuove riserve, tramite la molto pubblicizzata operazione Noe'.
Elefanti, leoni ed altri animali, minacciati dall'inondazione, furono
spostati in nuove riserve di caccia.

La WCD sta studiando la diga di Kariba e tutti gli aspetti relativi al
bacino del fiume Zambesi. Studia la storia del trasferimento di
popolazioni intorno a Kariba, cosi' come recenti iniziative
dell'Autorita' fluviale dello Zambesi (ZRA), comproprieta' dei governi
di Zimbabwe e Zambia, prese per riparare ai danni causati dallo
spostamento forzato di popolazioni. Altri aspetti oggetto dello studio
sono di ordine socio-ambientale ed includono l'impatto della diga
sulla pesca e le disponibilita' alimentari nei due paesi senza sbocchi
sul mare; le perdite di flora e fauna e l'effetto della diga sulla
salute delle comunita' rivierasche. In particolare si prospetta l'idea
che la diga abbia fatto diminuire l'incidenza di alcune malattie,
aumentando quella di altre.

La WCD e' un ente indipendente composto da 12 commissari
internazionali che rappresentano i diversi aspetti tecnici
problematici all'interno del dibattito globale sulle grandi dighe. Il
mandato della Commissione e' di rivedere la filosofia di sviluppo
delle grandi dighe e cercare alternative per l'acquisizione di risorse
idriche e lo sviluppo energetico in un contesto globale. Inoltre il
mandato riguarda l'individuazione di criteri internazionalmente
accettabili, linee guida e standards (quando necessario) per la
pianificazione, progettazione e studio, costruzione, gestione,
monitoraggio e dismissione delle dighe.

Il professor Kader Asmal, presidente della WCD, e Ministro delle
risorse idriche e foreste del Sud Africa ha affermato che la
costruzione di una diga e' spesso la singola decisione piu' importante
che viene presa da un Paese nell'arco di quaranta o cinquant'anni e
che una simile diga puo' venire a costare miliardi di dollari presi a
prestito, mentre la decisione di mettervi mano si basa sostanzialmente
su pianificazioni e proiezioni non sempre molto affidabili.

Comprendere se e come tali pianificazioni si siano dimostrate valide o
meno aiutera' la WCD a formulare delle linee guida che mirino a
stabilire come la pianificazione debba essere condotta meglio nel
futuro. Lo studio WCD di Kariba esaminera' anche i costi/ benefici di
lungo termine legati ad un investimento in una grossa diga finalizzato
allo sfruttamento di una materia prima (il rame). La spinta
all'estrazione fece infatti dello Zambia uno dei paesi africani piu'
promettenti sia nella fase precedente che seguente l'indipendenza.

Il segretario generale della WCD, Achim Steiner, aggiunge che un altro
interessante aspetto di Kariba consiste nell'opportunita' di studiare
una diga co-gestita da due governi ed un bacino fluviale condiviso da
otto Paesi. E' questo genere di cooperazione infatti che offre alla
WCD gli spunti e gli insegnamenti piu' preziosi per guidare le scelte
e le decisioni relative alle dighe del futuro.

Un altro impatto economico allo studio sara' quello del turismo, dal
momento che Kariba da questo punto di vista e' assai importante. Per
esempio, piu' di diecimila persone hanno visitato la diga nel
settembre '98 per ammirare tre delle bocche di scarico aperte per
trenta minuti!
La diga di Kariba, che e' l'unico studio di caso in Africa della WCD,
fa parte di uno dei dieci studi di dighe su importanti bacini fluviali
del mondo intrapresi dalla Commissione della WCD in preparazione del
proprio rapporto finale di fine giugno 2000.

Il rapporto provvedera' un quadro di riferimento per future decisioni
su nuove dighe che compendiera' tutte le questioni piu' spinose e
cruciali al centro dei dibattiti sullo sviluppo sostenibile. Comunque
il lavoro della Commissione non ha carattere o natura giudiziale e non
e' destinato quindi a dirimere le dispute correlate alle dighe. Il
rapporto finale della WCD sara' costituito dagli stessi casi di studio
che illustreranno tutti gli spunti acquisiti in merito alla miriade di
impatti, positivi e negativi, che le dighe hanno sulle popolazioni,
l'ambiente e l'economia.

La diga di Kariba, completata nel 1959, offre quarant'anni di ben
documentata esperienza dalla quale si possono trarre preziose lezioni
per il futuro. Essa e' costruita su di un bacino fluviale che
interessa qualcosa come otto paesi ed e' la sola fra i casi di studio
WCD ad essere internazionalmente condivisa e, secondo la WCD, dal
momento che esistono nel mondo piu' di duecento corsi d'acqua
condivisi, di cui oltre cinquanta in Africa, Kariba e' un esempio
unico da utilizzare per illustrare i problemi associati allo
sfruttamento di fiumi condivisi.

La forza dello Zambesi, lungo 2650 chilometri, e' leggendaria; taglia
una fascia di territorio, attraverso il continente africano, che va
dall'Angola che s'affaccia sull'Atlantico, fino al Mozambico
sull'Oceano Indiano e lungo il suo percorso traccia il confine fra lo
Zambia e lo Zimbabwe, senza sbocchi sul mare.
Lo Zambesi comunque e' conosciuto soprattutto per il suo salto di
centosette metri alle cascate Vittoria!

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