[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

TAM TAM per la vita dell'Africa e del mondo - 15



TAM TAM
per la vita dell'Africa e del mondo
----------------------------------------------------------------
Foglio di collegamento n.15 del 25 maggio 2000
a cura della Comunità "La Vigna di Nabot" di Paderno Dugnano (MI).
Informazioni: Cristina e Giovanni Giuranna: tel. 02.910.57.04 - E-mail:
naboth@tiscalinet.itVieni a trovarci sul web: http://users.telemail.it/nabot

--------------------------------------------------------------------------------

Dalla redazione di RAGGIO (mensile delle Missionarie Comboniane) abbiamo
ricevuto l'invito ad aderire all'appello per la pace tra Eritrea ed Etiopia
e a diffonderne il testo.

FERMATE LA GUERRA

La guerra nel Corno d'Africa, la guerra fra Etiopia ed Eritrea è scoppiata
nuovamente con una violenza che tramortisce e lascia senza speranze.
L'Etiopia ha deciso di attaccare, ha deciso di vincere un conflitto
assurdo, ha deciso di non lasciare nessuna opportunità alla pace. Lo ha
deciso con cinismo e determinazione. Lo ha deciso nonostante gli sforzi
della Comunità Internazionale per una soluzione pacifica.

L'Eritrea aveva già firmato ogni accordo di pace, aveva aderito al piano
messo a punto dall'Organizzazione dell'Unità Africana, era pronta a
sottoscrivere una risoluzione delle Nazioni Unite sull'immediato 'cessate
il fuoco'. Ma l'Etiopia vuole vincere militarmente. L'esercito etiopico ha
invaso una larga parte del territorio eritreo, ha costretto alla fuga gli
abitanti di un'importante città come Barentu, ha obbligato le
organizzazioni umanitarie a interrompere il proprio lavoro a favore dei
profughi della guerra a causa dei combattimenti, ha bombardato centri
abitati e villaggi. I numeri, come sempre, sono da apocalisse: 30mila
morti, 500mila nuovi profughi, un'eredità di lutti e dolore. E nessuna luce
in fondo al tunnel di questa nuova ondata di violenze in una delle più
disperate terre dell'Africa.

Noi, che sottoscriviamo questo appello, abbiamo creduto alla pace nel Corno
d'Africa, abbiamo creduto che fosse possibile un avvenire di speranze per
generazioni di africani, abbiamo creduto che i miracoli di uno sviluppo
economico e sociale potessero davvero realizzarsi in questa terra d'Africa.
Vorremmo crederci ancora, nonostante quanto sta accadendo in queste ore.
Vorremmo che il futuro non fosse negato ai popoli dell'Eritrea e
dell'Etiopia. Vorremmo che l'attacco etiopico fosse fermatoprima che tutto
diventi più irreparabile di quanto non lo sia adesso.

L'Italia ha doveri storici profondi in Corno d'Africa. Eritrea ed Etiopia
sono legati da vincoli reali al nostro paese. L'Italia può giocare un ruolo
autentico: è un interlocutore ascoltato ad Asmara come ad Addis Abeba. La
cooperazione italiana ha investito risorse, uomini, denaro in queste due
terre. L'Italia può agire, può convincere l'Etiopia della sua follia, può
alzare la voce, può pretendere che le armi tacciano, che l'esercito
etiopico si ritiri. Se così non fosse, il Corno d'Africa annegherebbe di
nuovo, e per decenni, nella violenza.

L'Italia può fermare, almeno può tentare di fermare, questa guerra. Può
costringere il governo di Addis Abeba a cessare il suo attacco. E' un
intervento che il governo italiano, le forze politiche, il Parlamento non
può non fare. Non è possibile che oggi, in qualunque parte avvenga, sia
consentito alla violenza di guidare la politica, alla guerra di decidere le
sorti di un popolo o di una terra.

Noi chiediamo al governo italiano di fare l'impossibile purché questa
guerra finisca.

Noi chiediamo che la pace ritorni in Corno d'Africa.

Noi chiediamo che l'esercito etiopico lasci i territori eritrei e che nuovi
negoziati rendano speranze che oggi appaiono sepolte. E chiediamo che
questo avvenga in fretta: non è giusto morire in questa guerra.

Firmano:NIGRIZIA - MANI TESE -RAGGIO - ACLI (Milano) - ACRA (Associazione
di Cooperazione in Africa e America Latina) - ADE (Adozioni a distanza
Eritrea) - AdOCS (Associazione degli Operatori di Cooperazione allo
Sviluppo) - AFRICHE - AICOS - ALTRAECONOMIA - PEACE GAMES - ANNULLIAMO LA
DISTANZA - ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO - A.So.C. Vicenza -
ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALO-ERITREA - C.R.I.C. - CHIAMA L'AFRICA - CIPSI
- CISV - CITTADINI DAPPERTUTTO - COCIS - COCIS - COMBONI PRESS - COMITATO
DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO ERITREO - COMITATO MESSINESE DI AMICIZIA AL
POPOLO SAHRAWI - COSPE - ECPAT Italia - EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA (EMI)
- MISNA - ERIMA (Ass. Medica eritrea) - FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE -
GMA Montagnana - ICEI - L'ALTRAPAGINA - MISSIONARIE DELLA CONSOLATA - MLAL
- MOVIMENTO NONVIOLENTO (VR) - OEW Organizzazione per Un Mondo Solidale -
PAX CHRISTI - RINATURA - Segreteria FESMI - SERVIZIO INFORMAZIONI CONGOSOL
- TERRE DI MEZZO - VIDES INTERNAZIONALE - VIS - LA VIGNA DI NABOT

Hanno aderito singolarmente all'appello: Alex Zanotelli, Bruna Sironi,
Giuseppe Bacchi Reggiani,Avv. Nicola Vizioli, Giulia Barrera, Paolo Bianchi
e Laura Catapano, Helmuth Moroder, Prof. Riccardo Leoni; Lia Bandera,
Gianni Tognoni, Tonino Perna; Luigi Bettazzi ed Elisabetta Zucchini, Paolo
Scattoni e Tsighie; Giulia Piermattei; Stefano Ratti ; Dott. Settimio
Carmignani Caridi, Maria Giuseppina Scala, Beiene Zerazion.

CHE COSA PUOI FARE TU?

1) Dai voce a chi non ha voce: spedisci regolarmente TAM TAM ai tuoi amici
e-mail.

--------------------
Se non vuoi ricevere TAM TAM, spedisci una mail a chi ti ha inviato questo
messaggio