[Africa] S.O.S. per un progetto di Chiara Castellani
- Subject: [Africa] S.O.S. per un progetto di Chiara Castellani
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- Date: Sun, 29 Jun 2014 18:58:29 +0200
KENGE 2 NUOVA SPERANZA PER LA RICERCA E PER LA FORMAZIONE. BORSE DI STUDIO
PER STUDENTI.
Per la conoscenza e la divulgazione di metodi di prevenzione e cura di patologie diffuse (Malaria, Malnutrizione, Tripanosomiasi, Konzo..) attraverso l’uso di sostanze naturali locali (Artemisina, Moringa, Neem..). Progetto di Chiara Castellani La Rete dei Comuni Solidali sostiene i progetti di Chiara Castellani a Kenge in Congo. Tutte le iniziative portate avanti da Chiara si svolgono in un contesto estremamente grave. Le difficoltà economiche generali hanno rallentato i fondi che normalmente la aiutano. Nel suo ultimo progetto : “Kenge 2 nuova speranza per la ricerca e per la formazione” per la conoscenza e la divulgazione di metodi di prevenzione e cura di patologie diffuse (Malaria, Malnutrizione, Tripanosomiasi, Konzo..) attraverso l’uso di sostanze naturali locali (Artemisina, Moringa, Neem..) mancano i fondi per il pagamento delle borse di studio a cinquanta ragazzi (28 ragazze e 22 ragazzi) che sono rimasti a casa. Per questo motivo è stato lanciato un S.O.S. per un aiuto molto concreto. La Repubblica Democratica del Congo figura al 189° posto fra i 192 Paesi del mondo per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo pro-capite, con 110 dollari annui (l’Italia è al 19° posto con 20.170 dollari). “A Dorling Kindersley Book”, London 2001 Chiara Castellani è nata a Parma laureata in medicina e chirurgia. Negli anni
1990-91, i suoi studi su “La formazione del personale nei Paesi in via di
sviluppo” e su “Gli aspetti medico-sociali dell’immigrazione” vengono premiati
dalla Società Italiana Servizi Cooperazione e Sviluppo e dall’Istituto Italiano
di Medicina Sociale. Il suo impegno la porta in Nicaragua con il Movimento Laici
per l’America Latina. Assume poi la direzione del Centro di Salute di
Terrabona. Dal 1991 con l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) accetta
di trasferirsi a Kimbau, località all’interno del Congo con l’incarico di
direzione di un Ospedale a suo tempo costruito dai Belgi, poi semi-abbandonato,
e di supervisione dei 22 Centri di Salute locali: sole strutture sanitarie al
servizio di una popolazione di 150.000 abitanti. Rientra in Italia a seguito dei
gravi disordini scoppiati in Congo. Dal 1994 rientra nuovamente per l’AIFO in Congo a Kimbau – la sua vita è là, fra i malati dell’Ospedale e dei Centri di Salute, e gli allievi infermieri del locale Institut Techniques Médicales “Raoul Folléreau”, in un contesto di guerre, di conflitti tribali, di disordini, di malattie epidemiche – dalla malaria all’AIDS e all’Ebola, dalla tripanosomiasi alla tubercolosi -, di fame, di miseria generalizzata (in scandaloso contrasto con lo sfruttamento delle ricchezze naturali di cui il Congo è largamente dotato). Lo Stato è totalmente assente, supplito dalla Chiesa Cattolica e da qualche altra Istituzione con le non molte risorse umane ed economiche. La collaborazione con la Diocesi di Kenge, nel cui comprensorio è ubicata Kimbau, porta Chiara ad assumere lo status di “missionaria laica” e nel luglio 2002 pronuncia i voti di povertà e di obbedienza al Vescovo di Kenge. Il 12 agosto 2000 le viene conferito l’incarico di direzione dell’Institut Supérieur Techniques Médicales (ISTM) fondato e retto a Kenge dalla stessa Diocesi d’intesa con il Governo congolese. La collaborazione con altre Istituzioni e Organizzazioni non-governative (ONG), nonché con le Parrocchie e i gruppi di amici italiani, ha comportato e tuttora comporta lo sviluppo delle attività promozionali e assistenziali curate da Chiara, tanto a Kimbau quanto nella sede diocesana di Kenge: la Fondazione Rita Levi Montalcini di Roma contribuisce al finanziamento dell’ITM e dell’ISTM di Kenge2 con borse di studio; per lo stesso scopo il MLAL di Verona ha in atto un Progetto di “sostegno a distanza”. Su richiesta di Chiara l’Associazione Seniores dell’Enel (ANSE) ha inviato in Congo un cospicuo lotto di contatori elettrici. Il 7 giugno 2000 riceve dal Presidente della Repubblica la nomina a Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica. L'onorificenza è destinata a ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari. Nello stesso anno le viene assegnato a Brescia il Premio “Cuore Amico”. Nel novembre 2001 viene nominata dal Consiglio Regionale della Valle d’Aosta “Donna dell’anno”. Nel dicembre 2004 riceve il Premio "Verona Municipio dei Popoli - Enzo Melegari". Il contributo va versato su questo conto con la specifica: progetto Chiara
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