Tra i documenti più recenti inseriti nel Centrodoc del COSV, questo mese proponiamo un focus dedicato al Clean Development Mechanism (CDM) sul controllo delle emissioni di gas serra, e vi segnaliamo inoltre 2 dossier che tentano una fotografia del Sud Sudan a 9 mesi dall'indipendenza.
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- CLEAN DEVELOPMENT MECHANISM (CDM) |
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Le schede proposte forniscono risposte alle domande più comuni su cosa è e come funziona il Clean Developmen Mechanism (CDM), i progetti che si possono realizzare e i vantaggi che si possono trarre dall'uso del CDM. Il Clean Development Mechanism (CDM) è uno dei meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto, che permette alle imprese dei Paesi industrializzati che hanno vincoli di emissione di realizzare progetti mirati alla riduzione delle emissioni di gas serra nei Paesi in via di sviluppo senza vincoli di emissione. Lo scopo di questo meccanismo è duplice: da un lato permette ai Paesi in via di sviluppo di disporre di tecnologie più pulite; dall'altro permette l'abbattimento delle emissioni dove è economicamente più conveniente, consentendo di ridurre i costi complessivi per l’adempimento degli obblighi derivanti dal Protocollo di Kyoto. Leggi il documento
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- POSSIBILITÀ E LIMITI DEGLI ACCORDI VOLONTARI PER LA COMPENSAZIONE DELLA CO2 |
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Insieme all'impegno assunto dalle istituzioni nazionali e internazionali per il contenimento dell'effetto serra nell'ambito della United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto, vi è anche quello volontario intrapreso dalle diverse componenti della società civile. Tutto nasce dalla volontà dei vari organismi profit e non-profit, amministrazioni locali e anche singoli cittadini, di "azzerare" o diminuire la propria impronta ecologica attraverso la riduzione e la compensazione delle emissioni di cui sono responsabili. L'avvio di iniziative concrete volte a ridurre le proprie emissioni di gas di serra nell'atmosfera è anche legato a motivazioni etiche e alla consapevolezza di far parte di un sistema complesso. Ma la misura e la gestione delle proprie emissioni rappresenta inoltre, un fattore sempre più importante di distinzione e competitività, diventando inoltre, nel medio-lungo periodo, una strategia di riduzione dei costi di produzione. Leggi il documento
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- STATE AND TRENDS OF THE CARBON MARKET 2011 |
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Dossier della Banca Mondiale sulle questioni che più hanno interessato il mercato del carbonio tra il 2010 e il 2011 e sulle nuove tendenze del mercato. Il rapporto fornisce inoltre un quadro delle dimensioni di tale mercato; l'evoluzione dei meccanismi di flessibilità di Kyoto, e gli scenari della domanda per i prossimi anni. Infine il rapporto 2011 propone alcuni temi importanti legati ai regolamenti e sulle strategie politiche che guideranno il futuro sviluppo del mercato del carbonio. Leggi il documento
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- POST-INDEPENDENCE SOUTH SUDAN: THE CHALLENGES AHEAD |
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L'accordo di pace e il processo di indipendenza del Sud Sudan hanno lasciato irrisolti alcuni problemi chiave che potrebbero, alla fine, mettere in pericolo l'intero processo di pace in corso. In particolare, le questioni irrisolte della cittadinanza, delle frontiere e la condivisione delle risorse con i paesi vicini, compreso il Sudan, rappresentano questioni strategiche decisive. Il nuovo stato dovrà dunque concentrarsi sulla "costruzione" di uno Stato che sia anche Nazione; sul rafforzamento degli sforzi per la costruzione di una pace duratura; sulla prevenzione dei possibili conflitti interni e esterni; sul miglioramento della sicurezza; sulla realizzazione di un processo sviluppo economico in grado di ridurre la povertà e garantire i benefici ottenuti dall'indipendenza. Leggi il documento
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- SOUTH SUDAN: INTERNATIONAL STATE-BUILDING AND ITS LIMITS |
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Il Sud Sudan è impegnato nel progetto di costruzione di uno Stato, mentre la comunità internazionale cerca di scongiurare il pericolo di implosione del giovane Paese stretto nella morsa di pericolosi conflitti interni. Anche sotto la spinta di una forte leadership, il processo per la creazione e il consolidamento del nuovo Stato sarà probabilmente lento e le condizioni politiche sono ben lungi dal fornire un ambiente favorevole per la costruzione dello Stato più che mai vulnerabile alle pressanti esigenze di forze rivali. Questo rende quasi impossibile perseguire politiche di sviluppo coerenti e rispettare le decisioni prese. In questo contesto dove sia le risorse statali, sia le istituzioni vengono utilizzate principalmente per costruire strutture clientelari, le capacità di governare risultano inefficaci quando non controproducenti. Leggi il documento
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