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APERTO A ROMA IL CENTRO A28 PER L’EMERGENZA NOTTURNA DEI MINORI AFGANI DELLA STAZIONE OSTIENSE
- Subject: APERTO A ROMA IL CENTRO A28 PER L’EMERGENZA NOTTURNA DEI MINORI AFGANI DELLA STAZIONE OSTIENSE
- From: "INTERSOS" <comunicazione at intersos.org>
- Date: Tue, 20 Dec 2011 07:36:40 +0100
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COMUNICATO STAMPA
INTERSOS, APERTO
A ROMA IL CENTRO A28
PER
L’EMERGENZA NOTTURNA DEI MINORI AFGANI DELLA STAZIONE OSTIENSE
“In
Afghanistan, una delle attività di Intersos è finalizzata alla
protezione dei minori afgani espulsi dall’Iran. Si tratta degli
stessi ragazzi che, riusciti ad attraversare Iran, Turchia e Grecia,
hanno in Italia la stazione Ostiense di Roma quale punto di
riferimento prima di ripartire verso altre destinazioni europee”.
Il presidente dell’Ong Intersos, Nino Sergi, spiega che “la
necessità di essere coerenti ci ha spinti a provvedere alla loro
tutela per la notte, aprendo il centro di emergenza “A28”, da via
Aniene 28 ove è ubicato; può ospitare fino a 24 minori per notte
per 365 giorni l’anno; trattandosi
di transiti di breve durata, si prevede un’assistenza annua di 1000
minori circa”.
Il centro è stato aperto l’8 dicembre scorso, con l’inizio dell’emergenza freddo dichiarata dal Comune di Roma. In queste ultime notti ha potuto ospitare anche due piccoli bimbi afgani insieme alla loro madre. La stretta collaborazione di Civico Zero, il centro diurno per minori immigrati di Save the Children Italia, garantisce la massima professionalità degli operatori, educatori professionali e mediatori culturali, impegnati nel centro.
“Il problema della presenza di minori afgani alla stazione Ostiense, in attesa di proseguire il verso altre mete, si trascina da anni, spiega Nino Sergi: non per cattiva volontà, ma perché le leggi non permettono di considerare i “viaggiatori invisibili”, quelli che non possono essere identificati data la brevità del soggiorno, o che non vogliono farlo preferendo paesi dove la condizione del rifugiato è migliore. Occorreva però intervenire e l’abbiamo fatto, con l’aiuto delle Fondazioni Enel Cuore e Nando Peretti, di InfoCamere e di Ikea Italia che hanno condiviso la nostra preoccupazione e hanno sostenuto finanziariamente la ristrutturazione dei locali, l’arredo complessivo e l’avvio delle attività”. Il problema sarà ora garantire la continuità del servizio che viene offerto, continua Sergi, “è più facile trovare finanziamenti per le opere murarie e le attrezzature che non per la gestione delle attività di protezione e di accompagnamento di questi ragazzi nel loro disegno di vita, ma continuiamo a credere che il sostegno non verrà a mancare”.
I principali servizi offerti ai minori afgani nei 220 mq dei locali di Via Aniene 28 sono: posti letto, docce, servizi igienici, lavatrici/asciugatrici, cambio abito, prima colazione, computer per connessioni web, soggiorno comunitario, mediazione linguistica e culturale, collegamento con altri servizi di consulenza e assistenza medica, sociale e di orientamento operanti sul territorio romano. Intersos ha firmato un protocollo di intesa con il Dipartimento politiche sociali del Comune di Roma Capitale per garantire il collegamento e coordinamento con la pubblica amministrazione, oltre che con la rete delle organizzazioni che, nelle loro specificità, sono anch’esse riferimento prezioso per i minori afgani.
“Il centro A28 è divenuto presto un riferimento sicuro per i minori afgani”, afferma Marco Cappuccino direttore di Civico Zero: “passare dal binario 15 o dalle fredde tende montate fuori dalla stazione Ostiense alle stanze sicure, pulite e riscaldate del centro, potere fare una doccia, lavare e asciugare i propri vestiti, raccontare la propria storia con l’aiuto del mediatore culturale, scherzare, disegnare, sfogliare libri fotografici e dormire in un letto vero, sembrava ai ragazzi qualcosa di impossibile”. “Ora sentono di essere trattati con dignità nel loro viaggio iniziato anni fa e non ancora terminato”, aggiunge Sergi, “e anche la nostra presenza di organizzazione umanitaria in Afghanistan assume un significato più compiuto”.
20 Dicembre 2011
Per informazioni:
Paola Amicucci
Ufficio Stampa INTERSOS
320.0003609
comunicazione at intersos.org
www.intersos.org
Il centro è stato aperto l’8 dicembre scorso, con l’inizio dell’emergenza freddo dichiarata dal Comune di Roma. In queste ultime notti ha potuto ospitare anche due piccoli bimbi afgani insieme alla loro madre. La stretta collaborazione di Civico Zero, il centro diurno per minori immigrati di Save the Children Italia, garantisce la massima professionalità degli operatori, educatori professionali e mediatori culturali, impegnati nel centro.
“Il problema della presenza di minori afgani alla stazione Ostiense, in attesa di proseguire il verso altre mete, si trascina da anni, spiega Nino Sergi: non per cattiva volontà, ma perché le leggi non permettono di considerare i “viaggiatori invisibili”, quelli che non possono essere identificati data la brevità del soggiorno, o che non vogliono farlo preferendo paesi dove la condizione del rifugiato è migliore. Occorreva però intervenire e l’abbiamo fatto, con l’aiuto delle Fondazioni Enel Cuore e Nando Peretti, di InfoCamere e di Ikea Italia che hanno condiviso la nostra preoccupazione e hanno sostenuto finanziariamente la ristrutturazione dei locali, l’arredo complessivo e l’avvio delle attività”. Il problema sarà ora garantire la continuità del servizio che viene offerto, continua Sergi, “è più facile trovare finanziamenti per le opere murarie e le attrezzature che non per la gestione delle attività di protezione e di accompagnamento di questi ragazzi nel loro disegno di vita, ma continuiamo a credere che il sostegno non verrà a mancare”.
I principali servizi offerti ai minori afgani nei 220 mq dei locali di Via Aniene 28 sono: posti letto, docce, servizi igienici, lavatrici/asciugatrici, cambio abito, prima colazione, computer per connessioni web, soggiorno comunitario, mediazione linguistica e culturale, collegamento con altri servizi di consulenza e assistenza medica, sociale e di orientamento operanti sul territorio romano. Intersos ha firmato un protocollo di intesa con il Dipartimento politiche sociali del Comune di Roma Capitale per garantire il collegamento e coordinamento con la pubblica amministrazione, oltre che con la rete delle organizzazioni che, nelle loro specificità, sono anch’esse riferimento prezioso per i minori afgani.
“Il centro A28 è divenuto presto un riferimento sicuro per i minori afgani”, afferma Marco Cappuccino direttore di Civico Zero: “passare dal binario 15 o dalle fredde tende montate fuori dalla stazione Ostiense alle stanze sicure, pulite e riscaldate del centro, potere fare una doccia, lavare e asciugare i propri vestiti, raccontare la propria storia con l’aiuto del mediatore culturale, scherzare, disegnare, sfogliare libri fotografici e dormire in un letto vero, sembrava ai ragazzi qualcosa di impossibile”. “Ora sentono di essere trattati con dignità nel loro viaggio iniziato anni fa e non ancora terminato”, aggiunge Sergi, “e anche la nostra presenza di organizzazione umanitaria in Afghanistan assume un significato più compiuto”.
20 Dicembre 2011
Per informazioni:
Paola Amicucci
Ufficio Stampa INTERSOS
320.0003609
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