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Etiopia: governo arresta 100 indigeni contrari alla diga
- Subject: Etiopia: governo arresta 100 indigeni contrari alla diga
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 6 Oct 2011 11:06:43 +0000
- Importance: Normal
- Sensitivity: Normal
Title: Etiopia: governo “bulldozer” arresta 100 indigeni contrari alla diga
www.peacelink.it From: Survival International <ufficiostampa at survival.it>
Sender: "Survival International" <ufficiostampa=survival.it at mail29.us1.rsgsv.net>
Date: Thu, 6 Oct 2011 04:48:26 -0400 To: <a.marescotti at peacelink.it> ReplyTo: Survival International <ufficiostampa at survival.it>
Subject: Etiopia: governo “bulldozer” arresta 100 indigeni contrari alla diga COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL
6 ottobre 2011 Etiopia: governo “bulldozer” arresta 100 indigeni contrari alla diga
I progetti per la costruzione della diga e l’irrigazione delle piantagioni vicine proseguono di pari passo con le intimidazioni e la crescente repressione di ogni opposizione. Secondo quanto riferito, un poliziotto avrebbe detto a una comunità indigena che il governo è “come un bulldozer, e che chiunque oserà opporsi ai suoi progetti di sviluppo sarà schiacciato come una persona schierata davanti a un bulldozer”. L’Etiopia sta affittando larghe porzioni di terra indigena della bassa valle dell’Omo a compagnie straniere o statali per la produzione di canna da zucchero, derrate alimentari e biocarburanti. L’irrigazione sarà alimentata dall’acqua della diga. Nella regione vige un clima di paura perché la polizia segreta e i militari stanno reprimendo brutalmente ogni opposizione. Survival ha appreso che le forze di sicurezza stanno circondando e intimidendo le comunità indigene che abitano sulla terra destinata allo sviluppo. Le persone con precedenti penali registrati nel corso degli ultimi dieci anni vengono arrestate mentre tutte le altre sorprese a esprimere opposizione sono picchiato o minacciate d’arresto.
“Il governo etiope e i suoi partner stranieri sono determinare a derubare i popoli tribali della loro terra e a distruggere i loro mezzi di sostentamento” ha commentato Stephen Corry, Direttore Generale di Survival. “Vogliono ridurre tribù oggi autosufficienti in uno stato di dipendenza, sbattere in prigione tutti quelli che non sono d’accordo, e fingere che questo abbia qualcosa a che fare con il “progresso” e lo “sviluppo”. Tutto ciò è vergognoso, criminale, e dovrebbe essere osteggiato con vigore da chiunque abbia a cuore i fondamentali diritti umani”. I 100 arrestati alla fine di settembre appartenevano alle tribù dei Mursi e dei Bodi. La bassa Valle dell’Omo è un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Include due parchi nazionali ed è abitato da circa 200.000 pastori-agricoltori. Un pastore Suri ha dichiarato che la diga Gibe III e i progetti d’allontanamento delle tribù dalla loro terra segnano “la fine della pastorizia nell’Etiopia meridionale”. Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/7765 Dal 1969 Survival International aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani. www.survival.it |
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