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Emergenza Corno d'Africa, AMREF: necessario scongiurare la diffusione di colera e altre malattie (comunicato stampa)
- Subject: Emergenza Corno d'Africa, AMREF: necessario scongiurare la diffusione di colera e altre malattie (comunicato stampa)
- From: Ufficio stampa AMREF Italia <ufficio.stampa at amref.it>
- Date: Mon, 5 Sep 2011 14:11:31 +0100 (BST)
EMERGENZA CORNO D’AFRICA, AMREF: NECESSARIO SCONGIURARE LA DIFFUSIONE DI COLERA E ALTRE MALATTIE
Proseguono le attività per fronteggiare la peggiore siccità degli ultimi
sessant’anni. In Turkana, nel nord-ovest del Kenya, allestiti campi medici per curare la popolazione malnutrita e distribuire cibo terapeutico. A Dadaab consegnate cinque tonnellate di cibo e forniture mediche
Roma, 5 settembre 2011 – Nel Corno d’Africa la peggiore siccità degli ultimi sessant’anni continua a minacciare la vita di milioni di persone. AMREF, principale organizzazione sanitaria no profit del continente, si è subito attivata con una serie di interventi volti a mitigare gli effetti sulla popolazione della carenza di acqua e cibo, aggravata dall’impennata dei prezzi di beni essenziali e combustibili che ha accompagnato l’escalation della crisi.
In Kenya, in particolare, AMREF ha allestito alcuni campi medici nel distretto Turkana, una delle aree del Paese più colpite dall’emergenza. «La nostra organizzazione collabora con la comunità Turkana da più di cinquant’anni – spiega Teguest Guerma, direttore generale internazionale di AMREF – Le gravi sofferenze causate a questo popolo nomade da fame e siccità ci hanno perciò colpito ancora più profondamente».
In Turkana lo staff e i volontari di AMREF, affiancati da operatori sanitari governativi, distribuiscono cibo terapeutico a bambini, anziani, donne incinte e in allattamento. Il cibo, che contiene micronutrienti cruciali e non deve essere cotto, è stato messo a disposizione da AMREF e Humedica utilizzando i fondi raccolti dall’organizzazione tedesca Sternstunden. Uomini, donne e bambini vengono visitati e ricevono cure per malattie e malnutrizione. AMREF, inoltre, è impegnata nella distribuzione di tavolette per depurare e purificare l’acqua e insegna alla popolazione come utilizzarla in piccole quantità per garantire l’igiene, fondamentale per scongiurare il rischio di malattie.
«L’igiene è molto importante – precisa Guerma – perché le infezioni oculari o le malattie diarroiche come il colera possono diffondersi molto rapidamente nei periodi di siccità. Le persone malate diventano ancora più deboli e noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitarlo. AMREF è un’organizzazione sanitaria che ha sempre operato per dare risposte durature alle sfide della salute, ma i progetti di sviluppo non possono fare progressi se la popolazione è affamata. In molte aree del Kenya in cui lavoriamo, come parti di Kajiado e Kitui, abbiamo già contribuito a migliorare notevolmente le condizioni di vita garantendo l’accesso a fonti di acqua pulita, che ha ridotto in misura significativa la diffusione delle malattie e sostenuto l’agricoltura e l’allevamento. Lo stesso deve avvenire anche in Turkana».
AMREF continuerà ad allestire i suoi campi medici lungo le rotte migratorie seguite dai Turkana, con l’obiettivo di assistere il maggior numero possibile di persone. Attività analoghe sono state promosse anche nelle altre aree del Kenya più colpite dalla siccità, come Makueni, Kitui, Kajiado, Loitokitok, Samburu, West Pokot, Baringo, Laikipia, Matinyani, Mutitu, Magadi, Malindi, Kilifi, Lamu, Wajir, e nelle baraccopoli di Kibera e Dagoretti nella capitale Nairobi. In tutto i potenziali beneficiari degli interventi di AMREF sono pari a oltre 2,5 milioni di persone, tra cui più di 600mila donne in età riproduttiva (15-49 anni) e circa 450mila bambini sotto i cinque anni di età.
Nel frattempo, grazie a una collaborazione con Humedica e World Concern, AMREF ha consegnato cinque tonnellate di cibo e forniture mediche anche a Dadaab, il più grande campo profughi del mondo nel nord del Kenya che ospita ormai quasi mezzo milione di persone, quasi tutte in fuga dalla carestia che ha colpito la Somalia. «Il nostro primo obiettivo è quello di salvare vite umane e siamo grati a tutti i donatori che ci stanno fornendo le risorse per farlo – spiega il direttore di AMREF Kenya, Lennie Bazira Kyomuhangi – Stiamo usando i fondi in arrivo nel modo più efficace possibile per il bene delle comunità e documenteremo accuratamente come sono stati impiegati, fino all’ultimo dollaro».
Una serie di immagini in alta risoluzione che documentano gli interventi di AMREF in Turkana per assistere la popolazione vittima dell'emergenza siccità possono essere richieste inviando un'e-mail a ufficio.stampa at amref.it e sono scaricabili anche dalla cartella online al seguente indirizzo: https://safesync.com/LMDzPMTC/Lavoro/AMREF/Fotografie/Siccit%C3%A0%20Kenya%202011/Turkana%20-%20Agosto%202011/?a=KOCU0CPDfoA
AMREF, fondazione africana per la medicina e la ricerca, è stata fondata a Nairobi nel 1957 ed è la principale organizzazione sanitaria no profit del continente. Oggi impiega in Africa oltre 800 persone, per il 97% africani, e gestisce circa 140 progetti di sviluppo sanitario in sei Paesi (Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sud Sudan, Tanzania e Uganda). Il network internazionale di AMREF è composto da 12 sedi in Europa, Stati Uniti e Canada.
Ufficio stampa AMREF Italia - Simone Ramella
Tel. 06-99704664 - Cell. 347-9416538 - E-mail: simone.ramella at amref.it
Roma, 5 settembre 2011 – Nel Corno d’Africa la peggiore siccità degli ultimi sessant’anni continua a minacciare la vita di milioni di persone. AMREF, principale organizzazione sanitaria no profit del continente, si è subito attivata con una serie di interventi volti a mitigare gli effetti sulla popolazione della carenza di acqua e cibo, aggravata dall’impennata dei prezzi di beni essenziali e combustibili che ha accompagnato l’escalation della crisi.
In Kenya, in particolare, AMREF ha allestito alcuni campi medici nel distretto Turkana, una delle aree del Paese più colpite dall’emergenza. «La nostra organizzazione collabora con la comunità Turkana da più di cinquant’anni – spiega Teguest Guerma, direttore generale internazionale di AMREF – Le gravi sofferenze causate a questo popolo nomade da fame e siccità ci hanno perciò colpito ancora più profondamente».
In Turkana lo staff e i volontari di AMREF, affiancati da operatori sanitari governativi, distribuiscono cibo terapeutico a bambini, anziani, donne incinte e in allattamento. Il cibo, che contiene micronutrienti cruciali e non deve essere cotto, è stato messo a disposizione da AMREF e Humedica utilizzando i fondi raccolti dall’organizzazione tedesca Sternstunden. Uomini, donne e bambini vengono visitati e ricevono cure per malattie e malnutrizione. AMREF, inoltre, è impegnata nella distribuzione di tavolette per depurare e purificare l’acqua e insegna alla popolazione come utilizzarla in piccole quantità per garantire l’igiene, fondamentale per scongiurare il rischio di malattie.
«L’igiene è molto importante – precisa Guerma – perché le infezioni oculari o le malattie diarroiche come il colera possono diffondersi molto rapidamente nei periodi di siccità. Le persone malate diventano ancora più deboli e noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitarlo. AMREF è un’organizzazione sanitaria che ha sempre operato per dare risposte durature alle sfide della salute, ma i progetti di sviluppo non possono fare progressi se la popolazione è affamata. In molte aree del Kenya in cui lavoriamo, come parti di Kajiado e Kitui, abbiamo già contribuito a migliorare notevolmente le condizioni di vita garantendo l’accesso a fonti di acqua pulita, che ha ridotto in misura significativa la diffusione delle malattie e sostenuto l’agricoltura e l’allevamento. Lo stesso deve avvenire anche in Turkana».
AMREF continuerà ad allestire i suoi campi medici lungo le rotte migratorie seguite dai Turkana, con l’obiettivo di assistere il maggior numero possibile di persone. Attività analoghe sono state promosse anche nelle altre aree del Kenya più colpite dalla siccità, come Makueni, Kitui, Kajiado, Loitokitok, Samburu, West Pokot, Baringo, Laikipia, Matinyani, Mutitu, Magadi, Malindi, Kilifi, Lamu, Wajir, e nelle baraccopoli di Kibera e Dagoretti nella capitale Nairobi. In tutto i potenziali beneficiari degli interventi di AMREF sono pari a oltre 2,5 milioni di persone, tra cui più di 600mila donne in età riproduttiva (15-49 anni) e circa 450mila bambini sotto i cinque anni di età.
Nel frattempo, grazie a una collaborazione con Humedica e World Concern, AMREF ha consegnato cinque tonnellate di cibo e forniture mediche anche a Dadaab, il più grande campo profughi del mondo nel nord del Kenya che ospita ormai quasi mezzo milione di persone, quasi tutte in fuga dalla carestia che ha colpito la Somalia. «Il nostro primo obiettivo è quello di salvare vite umane e siamo grati a tutti i donatori che ci stanno fornendo le risorse per farlo – spiega il direttore di AMREF Kenya, Lennie Bazira Kyomuhangi – Stiamo usando i fondi in arrivo nel modo più efficace possibile per il bene delle comunità e documenteremo accuratamente come sono stati impiegati, fino all’ultimo dollaro».
Una serie di immagini in alta risoluzione che documentano gli interventi di AMREF in Turkana per assistere la popolazione vittima dell'emergenza siccità possono essere richieste inviando un'e-mail a ufficio.stampa at amref.it e sono scaricabili anche dalla cartella online al seguente indirizzo: https://safesync.com/LMDzPMTC/Lavoro/AMREF/Fotografie/Siccit%C3%A0%20Kenya%202011/Turkana%20-%20Agosto%202011/?a=KOCU0CPDfoA
AMREF, fondazione africana per la medicina e la ricerca, è stata fondata a Nairobi nel 1957 ed è la principale organizzazione sanitaria no profit del continente. Oggi impiega in Africa oltre 800 persone, per il 97% africani, e gestisce circa 140 progetti di sviluppo sanitario in sei Paesi (Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sud Sudan, Tanzania e Uganda). Il network internazionale di AMREF è composto da 12 sedi in Europa, Stati Uniti e Canada.
Ufficio stampa AMREF Italia - Simone Ramella
Tel. 06-99704664 - Cell. 347-9416538 - E-mail: simone.ramella at amref.it
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