GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'OSTETRICA, AMREF: IN AFRICA MORTALITÀ MATERNA IN AUMENTO PER MANCANZA DI ASSISTENZA Ogni
giorno nel mondo mille donne muoiono per cause prevenibili legate alla
gravidanza e al parto. Il 99% di tutte queste morti si concentra nei
Paesi più poveri e più della metà nella regione subsahariana, dove una
madre su 31 è a rischio
Roma, 4 maggio 2010 – Alla
vigilia della Giornata internazionale dell’Ostetrica del 5 maggio,
promossa dall’International Confederation of Midwives per ricordare
l’importanza di questa figura sanitaria, AMREF
richiama l’attenzione sulle drammatiche condizioni delle donne
nell’Africa Subsahariana, dove la mortalità materna è in aumento per
mancanza di ostetriche capaci di assisterle e indirizzarle attraverso
percorsi di pianificazione familiare.
Ogni
giorno nel mondo mille donne muoiono per cause prevenibili legate alla
gravidanza e al parto. Il 99% di tutte queste morti si concentra nei
Paesi più poveri e più della metà nell’Africa Subsahariana, dove una
madre su 31 è a rischio. È una cifra spaventosa e
inaccettabile, soprattutto se paragonata a quanto accade nei Paesi
ricchi in cui il tasso di mortalità è pari a una donna morta ogni 4.300.
«Il rischio – precisa Tommy Simmons,
direttore generale di AMREF Italia – è ancora maggiore per le ragazze e
le giovani donne, che in molte comunità si sposano senza aver avuto
modo di ricevere informazioni e strumenti contraccettivi adeguati e sono
più frequentemente soggette a complicazioni durante la gravidanza e il
parto, che è un’esperienza traumatica per una ragazza il cui corpo si
sta ancora sviluppando. Malattie come l’Aids e la malaria, inoltre, continuano a
essere una minaccia per le madri di tutte le età e per i loro bambini in
tutto il continente africano».
Il
quinto Obiettivo del Millennio prevede la riduzione della mortalità
materna del 75% entro il 2015, ma nonostante i progressi compiuti la
scarsità di personale sanitario continua a essere uno dei maggiori
ostacoli al suo raggiungimento. Donne e neonati poveri muoiono
molto più degli altri perché non hanno accesso all’assistenza sanitaria
di base che in altre parti del mondo è scontata, gratuita e accessibile a
tutti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che sono
necessarie 334.000 ostetriche per assicurare l’accesso universale a
personale ostetrico qualificato entro il 2015 e si calcola che almeno il
doppio siano quelle necessarie per assicurare l’accesso a un pacchetto
completo di servizi di salute sessuale e riproduttiva. La
mortalità materna, infatti, rappresenta solo la punta dell’iceberg: il
parto non assistito, l’assenza di un’ostetrica, di farmaci e di
strutture sanitarie, provocano conseguenze invalidanti a moltissime
madri. Il caso più eclatante è quello delle fistole vaginali, che
cambiano per sempre la vita di una donna causandole non solo danni
fisici (incontinenza urinaria costante) ma anche sociali, perché in
molti paesi africani pregiudizi terribili circondano queste patologie
femminili, discriminando in modo intollerabile le donne che ne soffrono.
«AMREF – spiega Simmons
– ha deciso di dare priorità alla difesa delle madri africane e dei
loro figli attraverso una campagna globale che coinvolge l’intero
network internazionale della nostra organizzazione. Tutelare le donne in
età fertile e i bambini al di sotto dei cinque anni produce, infatti,
riflessi positivi sulla loro qualità della vita e, di conseguenza, sulla
salute della popolazione complessiva».
AMREF,
in particolare, si occupa della formazione delle comunità e del
personale medico. L’accesso ai servizi sanitari di base è infatti la
chiave per la realizzazione del diritto alla salute e dipende dalla
presenza di una efficace interfaccia tra le comunità e i sistemi
sanitari a livello di distretto. Per ridurre il divario tra le
comunità e i sistemi sanitari AMREF forma levatrici tradizionali,
affinché siano in grado di assistere al parto in modo adeguato ed
educhino le comunità sui problemi della maternità sicura e sul parto
sicuro, e operatori sanitari e membri comunitari sulle problematiche
della salute sessuale e riproduttiva e sulla salute infantile.
Nell’ottobre
2010, per esempio, AMREF Italia ha lanciato un progetto triennale
co-finanziato dall’Unione Europea in Kenya, nei distretti di Makindu e
Kitui, dove l’85% delle nascite avvengono in case private e le strutture
mediche rurali non dispongono di servizi per le cure ostetriche.
L’obiettivo è di raggiungere 27mila donne in età riproduttiva e fornire
cure di base a 25mila bambini di età inferiore ai cinque anni,
incrementando le competenze locali in ambito di salute sessuale
riproduttiva e salute infantile attraverso il coinvolgimento di membri
comunitari già formati da AMREF per la gestione delle risorse idriche
(pozzi, acquedotti e cisterne per la raccolta dell’acqua piovana).
La piaga della mortalità materna è anche al centro dell’iniziativa lanciata
da AMREF in vista della Festa della Mamma di domenica 8 maggio.
Con lo slogan “Nessuna donna dovrebbe rischiare la vita per dare la
vita”, la principale organizzazione sanitaria no profit africana propone
infatti di festeggiare la propria madre donando una visita
ginecologica, un corso premaman o un vaccino a una mamma africana. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.occasionidelcuore.it oppure telefonare al numero verde 800.282.960.
Il
manifesto della campagna promossa da AMREF per la Festa della Mamma e alcune
immagini in alta risoluzione sul tema della salute materna possono
essere scaricate dalla cartella online all'indirizzo https://safesync.com/LMDzPMTC/Lavoro/AMREF/Fotografie/Salute%20materna/?a=_WR7KdUWlyg o richieste inviando un'e-mail a ufficio.stampa at amref.it.
AMREF,
fondazione africana per la medicina e la ricerca, è stata fondata a
Nairobi nel 1957 ed è la principale organizzazione sanitaria no profit
del continente. Oggi impiega in Africa oltre 800 persone, per il 97%
africani, e gestisce circa 140 progetti di sviluppo sanitario in sei
Paesi (Etiopia, Kenya, Sudafrica, Sudan, Tanzania e Uganda). Il network
internazionale di AMREF è composto da 12 sedi in Europa, Stati Uniti e
Canada.
Ufficio stampa AMREF Italia - Simone Ramella Tel. 06-99704664 - Cell. 347-9416538 - E-mail: simone.ramella at amref.it |