La gioventù si rivolta per i crimini impuniti della 4° repubblica.
Manifestazioni promosse dall’ANEB (associations nationales des étudiants du
Burkina) l’UGEB (Union générale des étudiants) CGTB (collectif general
travailleur burkinabè) nelle principali città burkinabè (Koudougou, Poa, Réo,
Kindi, Ouahigouya, Kaya, Léo, Manga, Dori, Korismoro, Yako, Koupéla,
Diebougou, PO, Nanoro, Diapaga, Tougan, Bogandé, Fada N’Gourma, Ouagadougou)
sono state represse duramente dalle forze dell’ordine.
Dal 20 febbraio all’11 marzo sono stati uccisi 6 studenti, una cinquantina
i feriti (traumi cranici, fratture, contusioni addominali ) e 19 arresti al
carcere di Maco.
15 marzo I Licei, le Università e i Campus delle tre
principali città (Ouagadougou, Bobo Diulasso e Koudougou) sono chiuse con
ordinanza di sgombero immediato. Due ore di tempo. Migliaia di giovani per lo
più poveri provenienti da città distanti centinaia di km. si ritrovano con i
loro bagagli in mezzo alla strada.
17 marzo Gli artisti burkinabè si esprimono. Seifilms
pubblica un video tratto dal concerto di Samsk Lejah del 4 marzo : “quel
presidente là .. deve andarsene”. Smockey, vincitore del premio Kora 2010 come
migliore musicista rap africano, che ha dedicato il premio a Lumumba, Sankara
e NKrumah, rilascia una dichiarazione in conferenza stampa : “sarò il primo a
manifestare con il cartello: Blaise degage!”. I video alla pag: http://www.thomassankara.net/spip.php?article1057
18 marzo I 34 partiti politici dell’opposizione rilasciano
una dichiarazione congiunta sulla situazione nazionale in Burkina Faso : http://www.citizensforearth.info/DICHIARAZIONE-DI-VENERDI-18-MARZO
19 marzo meeting alla Camera del Lavoro di Ouagadougou
organizzato dal CCVA (coalition de lutte contre la vie chère, la corruption,
la fraude, l’impunité et les libertés) una struttura di cui è membro anche
UGEB. Le organizzazioni presenti decidono lo sciopero generale di 72 ore su
tutto il territorio nazionale e un corteo per l’ 8 aprile 2011 per il settore
pubblico e privato. Il corteo si concluderà con un nuovo meeting alla Camera
del Lavoro. Le organizzazioni presenti assumono il motto d’ordine del
movimento MBCDP : Mouvement Blaise Compaore Doit Partir https://www.facebook.com/home.php?sk=group_164052476977948&ref=notif¬if_t=group_activity
Notte del 22 e 23 marzo a Ouagadougou, un gruppo di
militari esce dalla caserma, assalta e saccheggia l’armeria, spara in piena
città. Chiedono vengano rimessi in libertà 5 loro compagni incolpati d’aver
umiliato e perseguitato un civile. Una decina di persone ferite, gli uffici
del Palazzo di Giustizia, interi esercizi commerciali e stazioni di benzina
saccheggiati, i beni rubati.
23 marzo I commercianti che hanno subito i saccheggi
escono a manifestare in città. Un video all’indirizzo : http://www.facebook.com/video/video.php?v=173699116013808#!/video/video.php?v=173699116013808
Il Ministro della Difesa deplora questo atto ed esprime la sua viva
compassione nei confronti di tutte le vittime di questo disgraziato
avvenimento. Rassicura le popolazioni che tutte le disposizioni sono state
prese di concerto con i diversi attori per giungere ad una normalizzazione
della situazione. Esorta i militari alla calma e al ritiro e invita la
popolazione ad occuparsi delle proprie abituali occupazioni. Infatti il giorno
successivo i militari incriminati sono liberati.
23 marzo Etienne Minoungou, artista, drammaturgo,
Fondatore del movimento Coalizione degli artisti e intellettuali per la
Cultura del Burkina Faso, Direttore di RECREATRALES lancia un appello a tutti
gli artisti, agli intellettuali, scrittori cantanti, musicisti, attori,
registi…« Non dobbiamo più aver paura, il silenzio della gente per bene non è
bene per niente ».
24 marzo I sindacati dei magistrati ed avvocati pubblicano
una dichiarazione e decretano lo sciopero ad oltranza. Chiedono un indennizzo
per i locali saccheggiati e l’arresto al carcere di MACO di tutti i militari
liberati. Un incontro ha luogo tra la gerarchia militare e i commercianti per
assicurare che i danni saranno risarciti.
25 marzo Bénéwendé Sankara, président de l’UNIR/PS, capo
fila dell’opposizione politica, chiede in una conferenza stampa pubblica le
“dimissioni di Blaise Compaoré” e chiama il popolo alla mobilitazione. La
dichiarazione all’indirizzo : http://www.thomassankara.net/spip.php?article1059
28 marzo A Ouagadougou riaprono i licei ma a Koudougou,
città dove risiedeva Justin Zongo, gli allievi rifiutano di riprendere i corsi
e decretano uno sciopero di 72 ore. Un’assemblea generale si è tenuta nello
stadio.
Notte del 28 a Fada N’Gourma un gruppo di militari esce
dalla caserma. Liberano un militare incarcerato per stupro! Occupano
militarmente la città bloccando le principali arterie stradali con carri
armati e giungendo sino a tirare un razzo sul Palazzo da Giustizia.
29 marzo Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito, a
mezzogiorno in un comunicato alla radio, presenta al Ministro della Giustizia
le sue scuse per il danno causato dai militari.
Notte del 29 - 30 marzo a Ouagadougou riprendono gli
spari. Vengono prese di mira importanti personalità politiche: Simon Compaoré,
Sindaco di Ouagadougou e Segretario Generale del CDP (Congresso per la
Democrazia e il Progresso, il partito al potere) è malmenato e la sua
residenza saccheggiata. Saccheggiate anche le case di Dominique Djindjere, il
Capo di Stato Maggiore dell’esercito e del Ministro della Sicurezza Barry. Ma
a differenza del Sindaco, questi ultimi non erano in casa durante l’attacco. I
militari pretendono il pagamento di alcuni stipendi che non sarebbero stati
versati, soprattutto a quei soldati che sono stati in Darfour. Per i militari
le grandi disuguaglianze esistenti tra i Reggimenti di Sicurezza presidenziale
(RSP) e il resto dell’esercito sono vere e proprie ingiustizie.
30 marzo Con un discorso teletrasmesso alla nazione,
Blaise Compaoré chiede la calma e si appella ad un soprassalto patriottico
della classe politica e della società civile. Intanto in serata è instaurato
il coprifuoco dalle 21,00 alle 6,00 del mattino su tutto il territorio
nazionale. Malgrado ciò si sono uditi spari a Ouagadougou verso l’interscambio
di Ouaga 2000 nel campo militare P11 78, calmati dopo mezz’ora circa
dall’intervento con armi pesanti del RSP. Secondo Radio Kankan, alcuni
confinanti sarebbero stati feriti da un proiettile che si sarebbe abbattuto
sul loro tetto. Né la gerarchia militare né la guardia presidenziale sembrano
riuscire veramente a contenere il malcontento dei militari. Il caos sembra
continuare ad amplificarsi attraverso il paese: Anche a Banfora sono stati
sentiti spari nella notte.
31 marzo a Tenkodogo, dove doveva tenersi la “Giornata del
perdono” (organizzata ogni anno dal 2003 dal Presidente) gli studenti
incendiano la residenza del ministro degli affari stranieri e della
cooperazione sud-regionale Alain Bédouma Yoda, la casa del ministro
dell’educazione nazionale e dell’alfabetizzazione Marie Odile Bonkoungou Il
Comune, il commissariato, la sede del CDP saccheggiati. A fuoco anche la “Casa
delle donne” aperta da la moglie di Yoda.
Notte del 31 marzo Blaise Compaoré incontra nella sala del
palazzo presidenziale del Kosyam i capi dell’esercito e 145 militari venuti in
rappresentanza da tutte le guarnigioni del Burkina. I militari chiedono la
presa in carico alimentare, alloggiativa nonché la risoluzione dei problemi
causati dai superiori al comando. Il Presidente incontra e rassicura anche i
magistrati, in quanto presidente del CSM (Conseil supérieur de la
magistrature) e garante dell’indipendenza della magistratura sarà al loro
fianco perché la legge sia rispettata in tutta serenità. Secondo il ministro
della giustizia sui 5 militari liberati e di cui i magistrati chiedono
l’arresto al carcere di MACO si pronuncerà il CSM nei giorni a venire.
Compaore incontra anche i rappresentanti dei capi religiosi a cui chiede
sostegno per riappacificare la crisi. I militari esprimono soddisfazione.
1 aprile In una lettera pubblicata ufficialmente, il
Presidente dell’UNIR/PS esige le dimissioni del Presidente Compaore in quanto
definitivamente e assolutamente impedito a svolgere le sue funzioni. In questa
lettera si ricorda l’illegalità delle carte elettorali durante le ultime
elezioni e si constata la gravità degli avvenimenti degli ultimi giorni.
Thomas SANKARA diceva che “un militare senza formazione politica è solo un
potenziale criminale”. Sembra dunque chiaro quale sarà il ruolo dell’esercito
nei giorni a venire, anche se inizialmente qualcuno sperava di vedere nella
loro rivolta un sostegno alla lotta degli studenti e la fine del potere
Compaore. Aspre critiche sono rivolte anche ai capi religiosi che si
sottomettono ancora una volta al potere garantendone l’impunità.
Il 13 dicembre 1998 infatti, un altro Zongo di Koudougou, il celebre
giornalista Norbert Zongo, Direttore del settimanale L’Indépendant fu bruciato
con tre suoi amici sulla strada di Sapouy, a seguito delle sue inchieste sulla
morte di David Ouedraogo, l’autista di François Compaoré, consigliere della
presidenza e fratello del capo di Stato. Anche in quell’occasione furono
proprio i capi religiosi a domandare di acquietare gli animi e fermare la
collera della gente che pretendeva giustizia per quel terribile omicidio.
Patrizia Donadello - Comitato
SankaraXX