Dentro il pacchetto sicurezza



“Long1/2 Rif.Assicurata 050741528024,Rif.Istanza 519736899917: Comunichiamo convocazione il 04/11/2009 alle 08:30 per integrazione pratica. Per dettagli col Remetente:MININTERNO”…

 

In un SMS si concentra tutta l’assurdità di un “pacchetto sicurezza”… che racchiude anche noi!

Ovvero, sr Julieta da tre anni ormai in Italia, mozambicana di Porta Palazzo, nella più totale gratuità di servizio alla “Torino Plurale”, è convocata nuovamente in Corso Verona, all'alba del 4 novembre 2009, per non chiarita integrazione pratica… che sarà?!...

… Dopo una vigilia che ci ha viste, previdenti, presso l’ingessata Cancelleria della Curia arcivescovile, a raccogliere firme e timbri, garanti di autenticità, da parte di un “pianeta ecclesiastico” piuttosto griffato, che poco ci appartiene, ma che – tuttavia – nelle ridondanze burocratiche ci è necessario…ci portiamo, allo spuntar del giorno ai cancelli della Questura, di Corso Verona, sezione immigrazione.

Veramente se ne vedono "di tutti i colori", fino al colore della vergogna, che è quello della pelle di chi è italiano e quasi non vorrebbe più esserlo, di fronte a certe espressioni di volgare disumanità, di stupidità abissale, di negazione ostinata di evidenze, di orgoglio di razza che richiama altri tempi...

Nel silenzio oscillante tra rabbia e sgomento, nell’umido di un’alba resa più fredda dallo scenario circostante, dai toni espressionisti, abbiamo visto e fotografato con gli occhi, con il cuore e con l’adrenalina a mille!

Una fiumana muta, in tensione tra rassegnazione e rivolta… inquietante, forse pericolosa?!

Giovani mamme nigeriane e marocchine con piccoli intirizziti in carrozzina, fermi ai cancelli dalle 4 del mattino, marocchini e albanesi che vivono di espedienti, fino alla "vendita del posto in coda" a 50 euro, cinesi assorti dentro il loro PC portatile, che ingannano l’attesa ignari del mondo circostante seguendo film sottotitolati dai colori taglienti, anziani di ogni lingua, pazienti e rassegnati, come vecchi cani da caccia, fieri nei ricordi…giovani coppie dell'est che si scaldano reciprocamente fra baci e massaggi ai polpacci...

Poliziotti che sembrano usciti dalle tele di Grosz, con manganello in mano e forti dei segni di un potere, contro la fiumana inerme e congelata, che ha il potere del segno… sbrodolano minacce ironiche sulle espressioni sgomente di una giovane moglie filippina, appellandola "signorina" di fronte al marito italiano, che si vergogna d’esser tale…

… Tra una coppia albanese e il cinese videodipendente, due suore, di cui una "straniera", che da tre anni lavora giorno e notte, gratuitamente, per costruire integrazione con e per la Chiesa, con e per il Comune “sta”, sospesa nel mistero di una “integrazione burocratica”: ancora le viene richiesto di “lasciare le impronte”… come se non bastassero tutti i segni seminati in tre anni di strada, in mezzo alla gente…ma le “impronte” danno più garanzia dell’impronta!... della caparbia, costante, quotidiana volontà di costruire un meglio per tutti…

E si tratta di “impronte per la Scientifica”...perché presunta potenziale delinquente...tutto fa pensare...

Che dire?!...oltre la rabbia, l’indignazione, l’impotenza di fronte alla stupidità?...

Contro i cattivi, ammesso che ce ne siano, si può combattere, ma contro gli stupidi, di cui l’esistenza è certa…che fare?!...

Non vogliamo cercare soluzioni preferenziali per le religiose o per la chiesa, che ben più potrebbe fare e dire al riguardo del pacchetto sicurezza, ma si vorrebbe semplicemente dar voce a chi non ha voce, denunciare la disumanità delle procedure burocratiche e la disorganizzazione, mista a frustrazione inacidita, dei nostri "sportelli amici"...dove si viene accolti da operatrici che maneggiano il tuo passaporto munite di guanti usa e getta, come tu fossi appestato e non si curano che tu, in coda magari da tre ore al freddo, se ti scappa la pipì sei costretto a farla in "cessi" assolutamente allucinanti...eppure ci siamo chieste: "qual è il luogo più infetto?"...le turche della Questura o il cuore umano!?...

 ...Dobbiamo poter raccontare questi flashes, perché è ora che se ne parli...anche noi...

le polemiche sui crocifissi tolti dai muri non servono...le radici cristiane dovrebbero spingerci a togliere i crocifissi dalle strade!...perché Gesù Cristo...dicono, "passasse risanando"...

 

Con affetto e tutta la forza di un magnificat che vorrebbe realmente “abbattere i potenti dai troni e risollevare gli umili”

 

Le Sorelle di Porta Palazzo

Torino, 4 novembre 2009