Sono
di Ancona:
questo è il N° di telefono del centro volontari
Marchigiani.
credo che abbiano dei progetti in Eritrea, altro nn
saprei.
saluti franco
Centro Volontari Marchigiani Cvm
piazza Santa Maria 4, Ancona, ANCONA 60121
tel.: 071202074
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, February 18, 2009 9:39
AM
Subject: [africa] un mondo che in
silenzio sta morendo....aiutatemi a dare voce
ciao a tutti, potete aiutarmi? sono responsabile dell'associazione al pozzo
di sichar, abbiamo progetti in eritrea e in mozambico. sono appena tornata
dall'eritrea e la situazione è veramente grave....si violano i diritti umani ,
soprattutto di donne, bambini e malati, ogni giorno la dittatura inonda e
uccide le persone. aiutatemi ad attivare una grande mobilitazione, una
manifestazione dove eritrei e associazioni possano camminare insieme e dire al
mondo quello che sta succedendo. come faccio a contattare le associazioni che
sono coinvolte con l'eritrea? e per una manifestazione a roma a chi mi devo
rivolgere? vi prego aiutatemi ...quando gli occhi vedono, le orecchie
ascoltano, le mani toccano e il cuore scopppia ..la mente ha il dovere di
osare .
----Messaggio originale---- Da:
associazioneamicidilazzaro at yahoo.it Data: 15/02/2009 9.45 A:
<<Undisclosed-Recipient:>, <>> Ogg: [africa] Fw:
Appello ai parlamentari, non contro il governo, ma il rispetto e la dignità
delle persone
ricevo e giro a
tutti voi.
----- Original Message -----
Sent: Saturday, February 14, 2009 1:29 AM
Subject: Appello ai parlamentari, non contro il
governo, ma il rispetto e la dignità delle persone
Iscrivetevi per la modifica del
DDL 773 (quello che toglie il divieto di segnalazione dei clandestini, e non
permetterà atti civil: matrimoni, denunce, riconoscimento figli e altre
pratiche; agli irregolari)
Iscrivetevi al gruppo: Modificare il
Ddl 733: "NE CONTRO NE A FAVORE DEL GOVERNO, SOLO A FAVORE DELLA
GIUSTIZIA" http://www.facebook.com/group.php?gid=51164427021
Appello ai parlamentari non contro il governo, ma il rispetto e la dignità
delle persone
Organismi cattolici scrivono ai
parlamentari italiani in merito al Ddl 733
La Fondazione Migrantes , la Caritas Italiana, la
Comunità di SantEgidio, le A.C.L.I., la Fondazione Centro
Astalli e la Comunità Papa Giovanni XXIII, rivolgono il seguente
appello ai parlamentari italiani: "Solo una legge giusta potrà davvero
rendere più sicuri i cittadini. È per questa ragione che, nellimminenza
della discussione in aula del disegno di legge sulla sicurezza (n.733),
rivolgiamo il nostro appello ai parlamentari ed ai politici italiani
confidando in soluzioni legislative che sappiano coniugare la tutela degli
interessi dello Stato con il rispetto della dignità umana. La sicurezza dei
cittadini, delle loro famiglie e dello Stato è infatti un bene prezioso che
va perseguito con responsabilità. Animati non da interessi
di parte e a nome di numerose associazioni e organismi cattolici,
esprimiamo la nostra viva apprensione per alcune tra le norme proposte che,
se approvate, influiranno negativamente sulla vita e la dignità delle
persone e persino sul bene della sicurezza che pure esse intenderebbero
tutelare.
1. Il disegno di legge limita gravemente i
diritti della comunità familiare, prevedendo lincapacità al matrimonio con
effetti civili per lo straniero privo del permesso di soggiorno. Uomini
e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una
famiglia (art.16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dellUomo). Si
tratta di un diritto fondamentale della persona, inalienabile anche per
coloro che sono in posizione amministrativa irregolare. Per i credenti
lintangibilità del matrimonio consegue inoltre dalla sua elevazione a
sacramento, la quale fonda il dovere della comunità politica di onorare la
famiglia assicurandole la libertà di costituirsi proprio attraverso il
patto di matrimonio (Catechismo della Chiesa cattolica, n.1601, 2211).
Daltra parte la possibilità di vivere legalmente in famiglia talvolta
usufruendo per sé e per i figli della posizione di regolarità amministrativa
mutuata dal coniuge - assicura non solo serenità e stabilità a uomini, donne
e minori, ma evita loro percorsi di marginalità garantendo alla nostra
società, e in questo modo davvero, una maggiore sicurezza.
2.
Il disegno di legge introduce il reato di ingresso e permanenza illegale sul
territorio dello Stato. Si tratta del cosiddetto reato di clandestinità
che, se confermato, costringerebbe lo Stato a celebrare con inutile spesa
decine di migliaia di processi che si concluderanno, in caso di condanna,
con la comminazione di una sostanziosa pena pecuniaria di fatto inesigibile
a carico di indigenti, o comunque di non abbienti. Persone, vale la pena
ricordarlo, giunte nel nostro Paese sospinte da necessità gravi, non di rado
anche a rischio della loro stessa vita. Già lesperienza di altri paesi
europei ha dimostrato che ladozione di legislazioni penalizzanti nei
riguardi dellimmigrazione più disperata non solo non aiuta a contrastare e
governare il fenomeno della irregolarità ma rende addirittura più inefficace
la risposta dello Stato, colpendo le vittime invece che i loro
approfittatori. Non è in questione il diritto dello Stato di regolare le
migrazioni e controllare efficacemente la proprie frontiere, ma non bisogna
confondere i criminali con i migranti, riguardo ai quali è consueto
che ci si soffermi sul problema costituito dal loro ingresso e non ci si
interroghi anche sulle ragioni del loro fuggire dal Paese d'origine. La
Chiesa guarda a tutto questo mondo di sofferenza e di violenza con gli occhi
di Gesù, che si commuoveva davanti allo spettacolo delle folle vaganti come
pecore senza pastore (Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la
giornata mondiale del migrante del rifugiato del 2006). Se dunque si
vuole davvero una diminuzione dei flussi clandestini La scelta più
appropriata è quella della cooperazione internazionale, che mira a
promuovere la stabilità politica e a rimuovere il sottosviluppo (Messaggio
di Sua Santità Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale del migrante e del
rifugiato del 1996).
3. il disegno di
legge prevede che la detenzione dei migranti irregolari nei centri di
identificazione per lespulsione potrà giungere sino a diciotto mesi, quando
lesperienza di ormai un decennio di attuazione della legge
sullimmigrazione( Bossi-Fini, Turco-Napolitano) mostra come le verifiche
necessarie a valutare leffettiva espellibilità, dai Centri di Permanenza,
di un soggetto si esauriscano mediamente in un tempo molto inferiore
(esattamente calcolato nella legge attuale tra i 30 e i 60 giorni) con la
conseguenza che il maggiore periodo di detenzione amministrativa, assorbendo
ingenti risorse che meriterebbero più positiva destinazione, si trasformerà
in una sofferta privazione della libertà personale priva di scopo pratico.
4. Il disegno di legge prevede - sia per i residenti italiani che
per quelli stranieri regolarmente soggiornanti - il divieto di iscrizione
anagrafica in mancanza della disponibilità di un alloggio dotato di idonea
certificazione dei requisiti igienico-sanitari, relegando le persone senza
fissa dimora in uno speciale registro presso il Ministero dellinterno. A
causa della scadente qualità media delle abitazioni italiane specie nei
comuni o centri storici, nelle zone rurali e nei quartieri popolari
antecedenti ai piani regolatori questa norma, se approvata, condurrebbe al
blocco in massa delle iscrizioni o variazioni anagrafiche, lasciando senza
residenza unampia porzione della popolazione pur legalmente presente sul
territorio. Diverranno allora difficili il sostegno pubblico alle famiglie
in difficoltà, il controllo sulla scolarizzazione dei minori, la
programmazione dei servizi, la notifica degli atti legali e molte altre
funzioni civiche e costituzionali, rendendo improvvisamente non
rintracciabili e meno tutelate vaste fasce della popolazione, incluse le
persone senza fissa dimora, schedate in un archivio non comunale e
privo di oggettive connessioni con le necessarie funzioni di servizio
sociale.
5. Il disegno di legge prevede lonere di esibizione del
titolo di soggiorno per la presentazione di istanze o lottenimento di
autorizzazioni od atti riguardanti lo stato civile delle persone; nonché per
laccesso ai servizi pubblici. Questa norma renderebbe inaccessibili agli
stranieri irregolarmente soggiornanti servizi pubblici anche essenziali,
mettendone in alcuni casi a rischio la sicurezza della vita e della salute,
senza alcun giovamento ed anzi con maggiore danno per la pubblica sicurezza.
Verrebbe inoltre pregiudicato il compimento di atti di stato civile
fondamentali, primi fra tutti la richiesta delle pubblicazioni per il
matrimonio e la stessa formazione degli atti di nascita dei minori
stranieri, con grave pregiudizio per la certezza dei rapporti familiari e di
stato civile, pregiudicando lesercizio dei diritti e dei doveri nascenti
dalla relazione di coppia e dal legame di procreazione.
6. È
infine possibile che tra gli emendamenti al disegno di legge ne vengano
votati alcuni che, confondendo il giusto obiettivo di ridurre lirregolarità
con laccanimento nei riguardi delle persone prive del permesso di
soggiorno, aggraverebbero ancor più la penosa condizione dei forestieri più
vulnerabili; vale a dire i migranti senza documenti, i profughi, coloro che
hanno bisogno dasilo, i profughi a causa di persistenti, violenti conflitti
in molte parti del mondo e le vittime in maggioranza donne e bambini - del
terribile crimine che è il traffico di esseri umani (Messaggio di Sua
Santità Giovanni Paolo II per la giornata mondiale del migrante e del
rifugiato del 2003). In particolare sarebbero inaccettabili la limitazione
del fondamentale diritto alle cure mediche essenziali per tutti e
lintroduzione dellobbligo di segnalazione alla polizia dello straniero
privo del permesso di soggiorno che chieda di essere curato.
Ben
consapevoli della complessità delle sfide, dei problemi e delle risorse che
il fenomeno dellimmigrazione comporta, confidiamo nellascolto attento e
nella riflessione paziente del legislatore, certamente capace di concludere
il dibattito parlamentare rispondendo alle necessità attuali con fermezza ma
anche con lungimiranza e civiltà. Perchè garantire il rispetto e la dignità
delle persone divenga il primo obiettivo di leggi giuste che diano sicurezza
e serenità a tutti i cittadini".
Fondazione Migrantes,
Caritas Italiana, Comunità di SantEgidio, A.C.L.I. , Fondazione Centro
Astalli e la Comunità Papa Giovanni
XXIII
Allegato Rimosso
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