Infatti proprio qui in Italia e anche proprio nella mia città Vicenza si deciderà il futuro dell'Africa. vi invito a leggere bene l'articolo di Manlio Dinucci http://eurasia.splinder.com/post/19282245/Napoli+e+Vicenza+scelte+come+s Faccio parte del movimento contro tutto questo scempio... spero aderirete anche voi. Antonella
--- Gio 25/12/08, Help To Change <info at helptochange.org> ha scritto:
Da: Help To Change <info at helptochange.org> Oggetto: Re: [africa] colpo di stato in Guinea Conakry A: africa at peacelink.it Data: Giovedì 25 dicembre 2008, 23:02
Purtroppo questo è un film già visto innumerevoli volte in Africa, vedi il Congo Democratico e il Togo. I destini di questo continente ancora si decidono in luoghi lontani dall'Africa. Vito Correddu
Il giorno 25 dicembre 2008 22.44, guinea at battitosolidale.org <guinea at battitosolidale.org> ha scritto:
Guinea: la storia si ripete
In queste ore la Guinea sta vivendo quello che da molti mesi ci si attendeva: la morte del suo presidente, malato da tempo. Ne è seguito subito dopo un colpo di stato militare, che ha portato all'instaurazione di un nuovo presidente, Moussa Dadis Camara. Gli avvenimenti che il paese vive in queste ore ricordano esattamente quello che successe il 3 aprile 1984 quando Lansana Conté andò al potere una settimana dopo la morte del primo presidente, Ahmed Sekou Touré. Anche quello fu un colpo di stato senza spargimento di sangue, anche la gente allora gioì per le strade della capitale, chiedendo il cambiamento. E da lì in poi la Guinea diventò una dittatura militare. Nel 1995 le prime elezioni legislative pluripartitiche videro la vittoria del partito
presidenziale; queste elezioni vennero contestate anche da osservatori internazionali per mancanza di trasparenza. L'opposizione interna fu sempre sedata con violenza da parte del regime, a colpi di arma da fuoco sui manifestanti. La gestione politica ed economica del paese lo hanno portato ad essere uno dei paesi più poveri dell'Africa, nonostante le sue enormi ricchezze, depredate dalle multinazionali della bauxite, dei diamanti, dell'oro, che spesso elargiscono fondi alla Guinea per poter fare in pace i loro affari. Le maggiori istituzioni internazionali, come l'ONU, che, tramite il segretario generale, stanno chiedendo il rispetto della democrazia non dovrebbero dimenticare tutto questo; la democrazia non c'è ora, ma non c'era nemmeno prima della morte di Lansana Conté, quando tramite la Cooperazione venivano elargiti fondi al governo della Guinea, senza preoccuparsi troppo della loro destinazione
in senso democratico. Allora come oggi pochi stanno decidendo sul destino del paese. Questi pochi hanno già proclamato che le elezioni presidenziali saranno indette a fine 2010, ma questo pone parecchi interrogativi, primo tra tutti: quali libere elezioni ci possiamo aspettare per una data che appare così lontana nel tempo, conoscendo per di più questi antecedenti storici?
Cristina Ballesio Associazione di volontariato Battito Solidale Campagna Emergenza Guinea guinea at battitosolidale.org www.battitosolidale.org
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