E'
disdicevole, leggere la drammatica storia di Alina
e chissà perchè sento di dover dire la mia seppure non la conosco e non conosco
nemmeno Rodolfo,
ma dalle sue parole, avverto la sensazione che sia stata consumata
una grave ingisutizia nei confronti di una persona
esemplare.
Se le cose stanno così, se Alina è una
persona che merita il nostro, totale, rispetto non condanniamola a subire questo
tipo di violenza morale che mortifica
la sua e la nostra
dignità.
il 10 Dicembre p.v. sarà la
Giornata Mondiale - "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" - il
6O° anniversario 1948/2008; a tal proposito chiedo a chi di
competenza, a difesa di questa
donna e dei suoi sacrosanti diritti - di valutare con grande attenzione la
sua vicenda, affinchè venga fatta giustizia, al fine di
scarcerare Alina alla quale
desidero che giunga il mio saluto e la solidarietà dell'Associazione Missionaria
"Ali per Volare " di Palermo, impegnata a sostenere
progetti umanitari in Congo dove
la vita, oggi, vale meno di niente!!!!!!!!
Che Dio protegga Alina e quanti
meritano solidarietà, tolleranza e soprattutto rispetto della dignità
umana.
Rino
Martinez
(Cantautore -
Missionario)
Fondatore "Ass. Missionaria Ali per Volare"
----- Original Message -----
Sent: Saturday, November 29, 2008 12:36
PM
Subject: [africa] Orvieto: hanno
arrestato Alina
Da Emigrazione Notizie:
http://www.emigrazione-notizie.org/news.asp?id=6183
_______
Inserito il 28 novembre 2008 alle 19:27:00 da redazione-IT.
IT - IMMIGRAZIONE Indirizzo
sito : www.orvietonews.it
di Leonardo Gazzurra
IL FATTO Pochi giorni fa
Alina è stata fermata per strada, portata alla questura, e poi inviata al CPT
di Ponte Galeria. Roma. Alina è mia amica, è una ragazza moldava ad Orvieto
da 4 anni. Ha 26 anni, è clandestina; nel suo paese insegnante di
matematica. Alina faceva la badante, per quattro anni ha pulito la merda
dei nostri vecc hi orvietani, stirato camice ed abiti di chi non ha più tempo
per farlo o ha altro da fare. Ha fatto (da clandestina) due volte domanda
di regolarizzazione ma per un problema legal/amministrativo la sua pratica si
è fermata... (nulla a che fare con atti delinquenziali od altro) Da più di
un anno ha messo in mano ad avvocati (tirando fuori qualche migliaio di euro)
la sua faccenda ed ha continuato a vivere nel suo limbo.
Quando
abbiamo saputo del suo fermo qualcuno è andato alla questura di Orvieto a
chiedere informazioni. Il funzionario, molto gentilmente e forse dispiaciuto o
imbarazzato ha fatto notare che c'è una legge da rispettare e che non hanno
potuto fare altrimenti. Impeccabile.
ALCUNE CONSIDERAZIONI Alina fa
parte di quel gran numero di clandestini che vivono nel nostro territorio
stabilmente e che probabilmente le forze dell'ordine conoscono quasi uno per
uno ma che quando si comportano "adeguatamente" vengono tollerati. Tollerati
non solo per pietà (la pietà credo sia qualcosa di individuale e non
istituzionale) ma io credo anche per un fatto economico.
Alina
contribuiva a sostenere quella che mi viene di chiamare : "L'economia della
solitudine". Alina e le altre badanti sostituiscono lo stato. Uno stato che
non è in grado di dare un'assistenza socio sanitaria ai suoi cittadini che
quindi vedono traditi dei principi che io credo siano principi costituzionali,
uno stato che regolarmente o irregolarmente viene sostituito dalle
badanti.
Le badanti irregolari non possono essere tutte arrestate.
Crollerebbe un'economia, crollerebbe un sistema di assistenza sociale (il
welfare all'italiana, vorrei sapere in quale altro paese avanzato avviene
questo, ci sono badanti in Germania, Giappone, Francia, Danimarca ecc..ecc..?)
e con le normative vigenti andrebbero in galera decine e decine di famiglie
orvietane. Questo le forze dell'ordine lo sanno, lo sa anche lo
stato.
Allora perché Alina è stata arrestata ? Qualcuno deve averla
denunciata, questo lo deduco dal fatto che come ho detto alla questura erano
molto gentili, professionali ma quasi imbarazzati.
Azzardo alcune
ipotesi: 1 qualcuno di perfido, cattivo, qualcuno che magari era in
conflitto con la-le famiglie in cui Alina si sostituiva allo stato. 2 Una
sua collega, per invidia, gelosia, per fregarle il lavoro(succede anche
questo). 3 Un vecchiaccio che magari si sentiva autorizzato, in quanto
clandestina, ad allungare le sue luride mani (succede anche questo). 4 Un
ordine arrivato dall'alto del tipo "Beccatene qualcuno, ogni tanto, per
dimostrare che facciamo quello che si deve".
In ognuna di queste
ipotesi è evidente lo stato di ricattabilità permanente in cui devono vivere
queste persone.
UN INVITO. Leggo in questi giorni sulla stampa loc
ale l'impegno con cui i rappresentanti dei partiti politici, da destra a
sinistra, dichiarano di voler e dover coinvolgere nell'elaborazione dei loro
programmi e progetti per amministrare la città nei prossimi 5 anni, le forze
culturali, produttive, economiche del territorio.
Aspiranti sindaci,
quasi ex sindaci, onorevoli, io vi invito ad ascoltare anche le voci dei
nostri stranieri, dei nostri extracomunitari, delle nostre badanti, perchè
anche loro sono una forza produttiva, perchè in questa città di vecchi loro
sono un anello fondamentale nell'economia della città, come i commercianti,
gli imprenditori, i palazzinari, i presidenti di consorzi e carrozzoni, perchè
questa città lo si voglia o no è anche la loro ed anche se loro non votano io
sì!
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