(ASCA-AFP) - Khartoum, 10 lug - L'inviato speciale
dell'Onu sui diritti umani in Sudan ha invitato il governo del paese a non
processare ottantanove ''ribelli bambini'' arrestati in seguito ad un
attacco perpetrato due mesi fa dai ribelli del Darfur nella capitale
sudanese, Khartoum.
''Abbiamo suggerito al governo sudanese di
trattarli come vittime di guerra e non come combattenti'', ha detto la
relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani in Sudan, Sima
Samar, in visita a Khartoum.
''Non dovrebbero essere processati.
Dovrebbero, piuttosto, essere reintegrati nella societa' e riuniti alle
loro famiglie. Il governo ha promesso di provvedere a questo'', ha
aggiunto la relatrice.
Diverse agenzie delle Nazioni Unite e
giornalisti si sono recati nella struttura detentiva che ospita gli 89
''bambini soldato'' poco fuori Khartoum.
''Ho visto molti bambini
soldato a servizio anche delle forze governative e, come tutti sappiamo,
rappresentano una violazione degli accordi internazionali e delle leggi
umanitarie'', ha proseguito l'inviata Onu.
Il Sudan si e' impegnato
ad accordare ai bambini tutti i diritti, inclusi dei tribunali speciali. I
bambini, di eta' compresa dai 11 ai 17 anni, sarebbero stati impiegati
dalle milizie del Darfur, Movimento Giustizia e Uguaglianza, per entrare a
Khartoum dopo dei violenti combattimenti due mesi
fa.
Red/sam/bra |