Re: [africa] L'affamatore non è stato premiato



è bello iniziare la giornata con una buona notizia!!
Grazie a tutti,
Melania



Il 26-06-2008 21:06, "Antonio Mele" <antoniomele at yahoo.fr> ha scritto:

> Dopo gli articoli di giornali e i servizi dei telegiornali del giorno dopo è
> ufficiale: il presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré non ha più ricevuto
> il 25 giugno il premio Galileo 2000 a Firenze.
> 
> Siamo stati bravi!
> 
> Si è fatto un gran parlare del premio Galileo dato ad Ingrid Betancourt e
> ritirato dalla figlia, cerimonia emozionante che avrebbe visto, tra gli altri
> premiati, anche l'affamatore di un'intera nazione e l'organizzatore di guerre
> civili in mezza Africa: il ladro di sera che si presenta a casa vostra da
> vigilante la mattina, il piromane che indossa la divisa da pompiere quando le
> fiamme sono ormai alte, il "pacificatore" dei conflitti africani, che conosce
> bene visto che li organizza anche lui.
> Tutto questo dal Burkina Faso, un Paese che è stato testimone del sogno di
> cambiamento incarnato da Thomas Sankara, dalla sua rivoluzione, dal suo
> tentativo di far vivere i suoi simili con dignità, liberi dai gioghi degli
> sfruttatori, bianchi o neri che fossero.
> Siamo stati bravi! Con la nostra mobilitazione decisa non abbiamo permesso che
> a Firenze avvenisse questo misfatto.
> 
> Ne dobbiamo andare orgogliosi, visto che molto probabilmente il Premio
> Galileo, che gode dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica,
> avrebbe costituito una credenziale in più in tasca all'affamatore nel suo
> percorso verso un ipotetico premio Nobel per la pace, uno dei tanti premi che
> gli osservatori dell'Africa iniziano a scoprire e che sembrano creati ad arte
> per produrre incenso da spargere sulla testa del pacificatore guerrafondaio.
> Il prossimo: il primo vertice mondiale delle star per la Terra, organizzato
> dall'Alleanza Francofona proprio in Burkina Faso nel novembre prossimo.
> La nostra mobilitazione servirà da esempio ad altri che dovranno opporsi con
> uguale vigore a questi tentativi infami di cambiare il passato.
> 
> Resta da registrare la boria con cui gli organizzatori del Premio Galileo,
> Alfonso de Virgiliis in primis, hanno risposto alla nostra richiesta di
> spiegazioni, sordi ai comunicati stampa delle diverse realtà, fiorentine e non
> solo, che li raggiungevano da più parti. Si sono accontentati di chiederci di
> non fare polemica, visto che Compaoré non sarebbe stato presente alla
> premiazione e quindi non sarebbe stato premiato. Nessun riconoscimento di un
> ipotetico svarione li lascia inevitabilmente dalla parte dei complici.
> 
> Ci sarebbe piaciuto sentire la voce del prestigioso Teatro del Maggio
> Fiorentino e dell'Ente Teatrale Italiano, che collaborano al Premio, così come
> quella di alcuni loro finanziatori come la Regione Toscana, la Provincia di
> Firenze, il Comune di Firenze, l'Università di Firenze, Unicoop Firenze: tutti
> enti pubblici e società che non dovrebbero accettare di legare il proprio nome
> a chi premia gli affamatori. Hanno preferito mantenere un profilo basso, muti.
> 
> L'unica pecca che voglio segnalare nella nostra azione è stata la
> partecipazione fisica: davanti all'Istituto d'Arte durante la premiazione c'è
> stato solo un pugno di noi, ma nelle condizioni di disorientamento in cui
> versa la società italiana una discesa in piazza poco numerosa, soprattutto per
> fatti così poco conosciuti, è forse da capire: speriamo che sia così ancora
> per poco.
> 
> A Firenze come nel resto d'Italia si parla poco dell'Africa che produce idee,
> libera, con la testa alta, dell'Africa di Sankara, si preferiscono i discorsi
> buonisti dell'aiuto che perpetua la richiesta di aiuto, rassegnati ad uno
> stato di fatto che è stato prodotto dagli uomini, e che quindi gli uomini
> possono cambiare se lo vogliono.
> In questi giorni, anche con un comunicato stampa, abbiamo prodotto un po' di
> quel cambiamento.
> Blaise Compaoré non è stato premiato.
> 
> Grazie a tutti noi, che abbiamo alzato le nostre voci dall'Italia, ma anche da
> Francia, Spagna, Bolivia, Costa d'Avorio, Niger, Burkina Faso, e a PeaceLink,
> che le ha raccolte ed ha pubblicato la nostra petizione
> (http://www.peacelink.it/pace/a/26438.html).
> 
> E grazie al Manifesto, l'unico tra i mezzi di comunicazione che ha parlato
> della nostra mobilitazione dal basso, fuori dal coro di chi non ci ha visti,
> accecati dalle paillettes umanitarie.
> 
> Antonio Mele
> Comitato Sankara XX
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