R: [africa] URGENTE: Bloccare il premio per la mediazione a Blaise Compaoré



Grazie Antonio! sei molto attento! io non sapevo di questa premiazione...è uno scandalo! Voglio esprimere anch'io come te il mio disappunto..speriamo venga inserita una petizione da firmare. Antonella

--- Mar 17/6/08, Antonio Mele <antoniomele at yahoo.fr> ha scritto:
Da: Antonio Mele <antoniomele at yahoo.fr>
Oggetto: [africa] URGENTE: Bloccare il premio per la mediazione a Blaise Compaoré
A: africa at peacelink.it
Data: Martedì 17 giugno 2008, 01:40

Cari amanti dell'Africa libera,

il 25 Giugno 2008 a Firenze il premio Galileo per la mediazione dei conflitti
etnici e sociali sarà dato a BLAISE COMPAORE', assassino di Thomas
Sankara.

Vista l'imminenza di tale premiazione, mi permetto di scrivere per quelli
di voi che ne sono a digiuno ed hanno qualche minuto per leggere questi testi
non esaustivi su
- Chi era Thomas Sankara
- Chi è Blaise Compaoré
- Cosa sta succedendo intorno a Blaise Compaoré
ed unisco in coda una prima bozza di appello che dopo le modifiche proposte
dovrebbe essere seguito dalle firme degli interessati.
Potremmo mettere l'appello su un sito di petizioni online per facilitare la
raccolta firme (ad esempio firmiamo.it o petitiononline.com).

Ditemi se c'è la possibilità di mettere una petizione sul sito di
peacelink.

A presto
Antonio


---
Chi era Thomas Sankara

Thomas Sankara è stato presidente militare del Burkina Faso (prima di lui
chiamato colonialmente Alto Volta) dall'agosto 1983 all'ottobre 1987,
quando è stato ucciso da un colpo di stato che ha portato al potere
l'attuale presidente Blaise Compaoré. Il suo Paese era allora in uno stato
a dir poco pietoso. Nelle statistiche della Banca Mondiale si trovava alla
124esima posizione su 170 paesi, in rapporto al prodotto interno lordo (PIL), e
in 161esima se si prendeva in considerazione il reddito pro capite. Le terre
arabili erano per lo più aride, poco fertili e difficili da coltivare.
Oltretutto solo il 25% delle terre coltivabili veniva sfruttato. Il bilancio
del commercio estero era costantemente in deficit. I suoi funzionari statali -
retaggio coloniale della Francia - erano 38.000 su una popolazione di circa 9
milioni di abitanti e costituivano una spesa enorme per il paese. Sankara optò
per una serie di riforme radicali, per quanto rischiose.
La sua politica rivoluzionaria si ispirò agli esempi di Cuba e del Ghana. Come
Presidente, promosse la "Rivoluzione Democratica e Popolare".
L'ideologia della rivoluzione venne da lui definita anti-imperialista nel
suo Discorso di Orientamento Politico tenuto il 2 ottobre 1983. Si occupò di
lottare contro la corruzione, promosse la riforestazione, l'accesso
all'acqua potabile per tutti, e fece dell'educazione e della salute le
priorità del suo governo. Soppresse molti dei privilegi detenuti dai notabili,
sia i capi tribali che i politici (ad es. l’imposta di captazione), e
attraverso dichiarazioni e gesti molto chiari, applicò con grande coerenza le
sue idee. Ad esempio:

-    il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò
l'infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione,
l'istruzione alle donne, un nuovo codice della famiglia con
l'uguaglianza dei discendenti uomini e donne e il diritto di successione
alle vedove; fu il primo governo africano a dichiarare che l'AIDS era la
piú grande minaccia per l'Africa;
-    Sankara e i suoi collaboratori viaggiavano sempre in classe economica e a
ranghi ridotti nelle visite diplomatiche;
-    vendette la maggior parte delle Mercedes in forza al governo e proclamò
l'economica Renault 5 l'automobile ufficiale dei ministri;
-    nazionalizzò le terre arabili e le ridistruibuì secondo le necessità
delle famiglie e costituì un catasto;
-    decentralizzò i funzionari nella varie province del paese e per contenere
i rischi di antagonismi etnici, diede il via a grandi lavori su scala nazionale,
tra cui la ferrovia Ouagadougou-Tambao, che possedeva una forte carica simbolica
per l'unità del paese.

Il risultato di queste riforme fu spettacolare. In quattro anni la produzione
agricola era aumentata in modo considerevole, mentre la diminuzione delle spese
dello stato aveva liberato i capitali, reinvestiti poi con priorità assoluta
nella costruzione di strade, di dighe per l'irrigazione, nella formazione
agricola e nell'artigianato locale. In quei pochi anni
l'autosufficienza alimentare divenne una realtà (fu raggiunto
l’obiettivo di dieci litri di acqua potabile e due pasti al giorno per ogni
burkinabé) ed il Burkina Faso si trasformò in una società più democratica e
più giusta.
Ma Thomas Sankara ha scelto anche di affrancarsi dalle imposizioni coloniali,
ha rifiutato i  prestiti della Banca Mondiale che "servono solo a
finanziare progetti che il Paese non ha scelto", ha lanciato l'idea di
rifiutare di pagare il debito contratto con i neo-coloni, giudicato ampiamente
pagato da secoli di sfruttamento, ha rifiutato di privatizzare i beni comuni.
Thomas Sankara ha provato a ridare il proprio futuro in mano ai burkinabé e il
suo esempio veniva guardato con entusiasmo dai giovani degli altri Paesi, per
questo ha dato fastidio ed è stato ammazzato.


Chi è Blaise Compaoré

Vecchio amico fraterno di Thomas Sankara, è complice degli assassini materiali
dell'ex-presidente, che ha definito suoi compagni ed ha coperto lasciandoli
tranquilli fino ad oggi.
E' il primo beneficiario politico della morte di Thomas Sankara, ma fatto
ben più grave, ha guidato il Burkina Faso in modo reazionario secondo la sua
politica di "rettificazione", riportando il Paese nell'alveo dei
piatti seguaci delle politiche di liberismo spinto e di distruzione sociale
imposte dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale e dai
colonizzatori economici dell'Africa, in primis le reti occulte
franco-africane.
Si può ipotizzare ad esempio che la politica sankarista di gestione
dell'agricoltura mirante a una minima autosufficienza alimentare
affrancandosi dalle produzioni destinate all'esportazione imposte dai
neo-coloni avrebbe protetto una parte di africani dalle devastazioni prodotte
oggi dall'aumento speculativo dei prezzi internazionali dei cereali.
Per quanto riguarda la politica estera, contrariamente alla politica sankarista
di ricerca di alleanze regionali contro i poteri economici forti internazionali,
Blaise Compaoré è riconosciuto da un rapporto dell'ONU del 2004 come
organizzatore di traffici con l'UNITA che alimentavano la guerra civile in
Angola, così come ha poi fatto con Charles Taylor nella lucrativa e creata ad
arte guerra civile in Liberia e nel conflitto in Costa d'Avorio.
Blaise Compaoré ha ucciso uno dei sogni e delle speranze dell'Africa
libera, rimettendo il suo Paese al servizio della grande finanza predatrice
mondiale e di una ristretta élite sanguisuga, così come Mobutu ha fatto in
Congo con Patrice Lumumba.


Cosa sta succedendo intorno a Blaise Compaoré

Per quanto peregrina possa sembrare questa ipotesi, ci sono segni non
trascurabili della nascita di una campagna internazionale per proporre Blaise
Compaoré al premio Nobel per la pace.
Un grave precedente è avvenuto il 15 maggio 2008 a Parigi, dove è stato
elevato al rango di cavaliere dell'Ordine nazionale della Legion
d'Onore (la più alta onoreficenza francese), il colonnello maggiore
burkinabé Gilbert Diendjéré, capo di Stato Maggiore del reggimento della
sicurezza presidenziale del presidente Blaise Compaoré, l'ufficiale che
condusse il gruppo di fuoco che ha assassinato il presidente Thomas Sankara il
pomeriggio del 15 ottobre 1987.
Nel 2006 è nata in Francia l'Associazione francese di amicizia
franco-burkinabé (AFBF), presieduta da Guy Penne, massone alla testa delle
reti occulte di sfruttamento franco-africano sotto Mitterrand, l'omologo di
Jacques Foccart per il Generale De Gaulle.
Con lui ci sono nell'associazione diversi ex-ministri della cooperazione
francese: l'ex dei servizi segreti e numero due del gruppo Bolloré (con
enormi interessi in Africa) Michel Roussin, Jacques Godfrain (vicino a
Foccart), Pierre-André Wiltzer e Charles Josseline.
In una riunione nel marzo 2007 tenuta al Circolo Repubblicano di Parigi, un
membro dell'AFBF chiede alla classe politica francese di sostenere la loro
proposta di attribuire il premio Nobel per la pace a Blaise Compaoré:
"Dopo aver discusso dello stato della democrazia parlamentare, i membri e
i simpatizzanti dell'Associazione Francia-Burkina si sono interessati
all'implicazione del Burkina Faso nella risoluzione delle crisi regionali.
L'ex-Primo Ministro del Togo Edem Kodjo si è così sentito
nell'"ardente obbligo" di rendere omaggio al presidente Compaoré
per la sua mediazione nella crisi togolese. Un altro membro dell'AFBF si è
congratulato col presidente del Burkina per la sua implicazione nella soluzione
della crisi ivoriana prima di chiedergli di occuparsi del dossier Darfour!
Un terzo ha chiesto espressamente alla classe politica francese di portare
tutto il suo sostegno al presidente Compaoré ed ha lanciato un appello perché
gli sia attribuito il premio Nobel per la pace."
http://www.sidwaya.bf/sidwaya_04-04-07/politique_4.htm.
Dopo gli ultimi avvenimenti nell'ONU, dove il Burkina Faso siede nel
Consiglio di Sicurezza ed è scandalosamente membro del Comitato per i Diritti
Umani, lo stesso che lo accusava di esazioni nel 2006, possiamo formulare
l'ipotesi che la creazione dell'AFBF abbia dato il segnale per lanciare
una vasta campagna in sostegno di Blaise Compaoré, con tutti i mezzi e le
relazioni messi a disposizione dalla carriera diplomatica di molti membri
dell'AFBF.
Possiamo pensare che l'attribuzione a Blaise Compaoré il 25 giugno
prossimo a Firenze del Premio Galileo 2000 per la mediazione nei conflitti
etnici e sociali sia il risultato di questa macchina diplomatica.


Appello

Il 25 Giugno 2008 il presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré riceverà a
Firenze nell'Istituto d'Arte di Porta Romana il Premio Galileo 2000 per
la mediazione nei conflitti etnici e sociali.
Consideriamo oscure le ragioni che hanno portato a tale scelta, vista
l'implicazione di Compaoré nell'assassinio del presidente Thomas
Sankara, per pochi anni speranza dell'Africa libera. Se ciò non bastasse,
Compaoré è riconosciuto da un rapporto dell'ONU del 2004 come
organizzatore di traffici con l'UNITA che alimentavano la guerra civile in
Angola, così come ha poi fatto con Charles Taylor nella lucrativa e creata ad
arte guerra civile in Liberia e nel recente conflitto in Costa d'Avorio.
Blaise Compaoré ha ucciso uno dei sogni e delle speranze dell'Africa
libera, rimettendo il suo Paese al servizio della grande finanza predatrice
mondiale e di una ristretta élite sanguisuga, così come Mobutu ha fatto in
Congo con Patrice Lumumba.
Per queste ragioni deploriamo la scelta degli organizzatori del Premio Galileo,
avv. Alfonso De Virgiliis, Antonio De Virgiliis, Michele Reali, Marco Giorgetti,
deploriamo la scelta del Maggio Musicale Fiorentino e dell'Ente Teatrale
Italiano di collaborare a tale manifestazione, così come quella della preside
dell'Istituto Statale d'Arte Anna Maria Franceschini di mettere a
disposizione i locali pubblici del suo Istituto per premiare tale ambigua
figura e speriamo che gli organizzatori trovino il tempo di riconsiderare
l'attribuzione di questo premio.
Chiediamo al Presidente Giorgio Napolitano se, alla luce di questi fatti e se
la consegna del premio avverrà come previsto, non debba essere riconsiderato
il riconoscimento al Premio Galileo dell'Alto Patronato della Presidenza
della Repubblica.

Firme...


> Date: Mercredi 11 Juin 2008, 12h32
> Blaise invité à Florence
> PREMIO SPECIALE A BLAISE COMPAORE PER L'IMPEGNO E LA
> MEDIAZIONE DEI CONFLITTI ETNICI E SOCIALI
>
> PREMIO GALILEO
>
> http://www.marketpress.info/notiziario_det.php?art=68492
> 
>
> Firenze, 10 giugno 2008 - Nell'attesa che sia presto
> liberata, l'Italia offre un sentito riconoscimento
> ufficiale a Ingrid Betancourt per il suo straordinario
> impegno civile e la sua coraggiosa resistenza. Da anni
> prigioniera nelle foreste del Sud America, l'ex
> candidata alla presidenza della Colombia è uno dei dieci
> premi Galileo che saranno celebrati il prossimo 25 giugno a
> Firenze per la Xii° edizione dell'ormai famosa
> manifestazione (www. Premiogalileo2000. It). Betancourt è
> stata scelta all'unanimità dal quadrunvirato
> permanente che costituisce la giuria internazionale del
> premio: l'attrice greca Irene Papas, il past ministro
> della cultura francese Jack Lang, la principessa
> italo-russa Irina Strozzi e Marco Giorgetti, direttore
> manager a Firenze del Teatro della Pergola. Obiettivo
> statutario del Premio Galileo è, come noto, la promozione
> di personalità e istituzioni che si siano distinte nei
> diversi campi della cultura e della scena mondiale. I nomi
> dei dieci premiati sono stati annunciati ieri da Marco
> Giorgetti a nome della giuria, e dall'avvocato Alfonso
> De Virgiliis, presidente della Fondazione Premio Galileo
> 2000, organizzatrice dell'evento in collaborazione con
> il Maggio Musicale Fiorentino e l'Ente Teatrale
> Italiano (Eti). Alla conferenza stampa ha partecipato anche
> Maria Anna Franceschini, preside dell'Istituto Statale
> d´Arte dove si svolgerà la manifestazione. A Ingrid
> Betancourt è stato assegnato lo speciale Premio Galileo
> per la Libertà del Pensiero. Gli altri riconoscimenti
> vanno al direttore d'orchestra americano James Conlon
> (Una vita per la Musica Giglio d'oro), al giovane
> compositore canadese Guillame Côtè (Una vita per la
> Musica Pentagramma d'oro), al regista filosofo francese
> Claude Lanzmann (per la Cultura), al presidente di
> Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini (Premio Leonardo
> Genio di Uomo), alla stilista Frida Giannini (Premio
> Leonarda Genio di Donna), all'attrice Lucia Bosè (alla
> carriera) e alla star del flamenco Sara Baras (Giglio
> d'oro per la Danza). La giuria ha inoltre deliberato
> due speciali Premi Galileo per il presidente del Burkina
> Faso Blaise Campaore (per l'impegno nella mediazione
> dei conflitti etnici e sociali) e per la presidente della
> Ong spagnola Women Together Joana Caparros per la battaglia
> che conduce nel mondo a sostegno dei diritti delle donne e
> dell'infanzia. In collaborazione con il Terra di Siena
> Film Festival è stata infine conferita una speciale targa
> all'attore e neodeputato Luca Barbareschi per il suo
> impegno in tutela dei minori. Tutti i premiati
> parteciperanno alla cerimonia del 25 giugno con l'ovvia
> eccezione di Ingrid Betancourt che sarà tuttavia
> rappresentata dalla figlia Melanie. Barbareschi riceverà
> il riconoscimento dal presidente dell'Unicef Antonio
> Sclavi. La manifestazione si terrà nei vasti locali
> dell'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana,
> gioiello architettonico del primo Novecento, e nelle
> attigue Scuderie della Pace nell'omonimo parco. Il
> ricevimento avrà per tema le Arti e mestieri
> dell'antica Firenze e sarà animato da musicisti, dai
> ballerini di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan e
> dagli allievi dell'Istituto che accompagneranno gli
> invitati alla scoperta delle molte tecniche del curriculum
> di studi. "Il palmares del Premio Galileo si
> arricchisce di nomi prestigiosi", hanno commentato De
> Virgiliis e Giorgetti, "Vanno ad aggiungersi a un albo
> d'oro di cui fanno già parte personalità come Shimon
> Peres, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Zubin Mehta,
> Roberto Bolle, Claudia Cardinale, Semyon Bychkov e Giuseppe
> Sinopoli". . .



     
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