l'ARCI per il ritiro del paccehtto sicurezza
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- Date: Thu, 22 May 2008 16:25:00 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
COMUNICATO STAMPA
Il Governo ritiri il c.d. Pacchetto
sicurezza e apra un confronto con le parti sociali
Dichiarazione di
Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
Il c.d.
Pacchetto sicurezza, varato ieri dal Consiglio dei ministri, contiene una
serie di disposizioni che, se applicate, avranno delle conseguenze
gravissime sul piano culturale e giuridico.
Vengono di
fatto criminalizzati comportamenti riconducibili a fenomeni di
disagio sociale, a cui si attribuisce un rilievo di carattere penale,
anziché predisporre servizi e misure atte ad alleviarlo.
Viene introdotto il reato di immigrazione clandestina, un vero obbrobrio
giuridico, su cui già sono stati espressi dubbi di
costituzionalità e che otterrebbe l'effetto di paralizzare un
sistema giudiziario già intasato.
Già
abbiamo avuto modo di spiegare come sia responsabilità dell'attuale
normativa l'ingresso irregolare nel nostro paese, data
l'inapplicabilità del sistema della chiamata diretta da paese a
paese.
L'aumento delle pene, a parità di reato,
per i cittadini stranieri e la procedura di espulsione per una condanna
superiore a due anni rappresentano un doppio livello giuridico,
incompatibile con il principio universale della responsabilità
penale che non può essere manipolato a seconda della
nazionalità.
Il divieto di affitto agli immigrati
irregolari è in aperta violazione della nostra Costituzione che
riconosce il diritto di tutti i cittadini ad un'esistenza dignitosa,
così come prevede anche la Carta dei diritti dell'Unione europea
che parla di 'diritto all';assistenza abitativa'.
Si trasformano i
Centri di detenzione in vere e proprie galere, dove, senza assistenza
legale, si può restare rinchiusi fino a 18 mesi.
Si rischia,
con questi provvedimenti, di distruggere i principi cardine del nostro
stato di diritto, disattendendo a gran parte delle norme europee che
tutelano i diritti universali e vietano interventi discriminatori.
Siamo convinti che per rassicurare i cittadini servano ben altri
interventi, favorendo la coesione sociale e la civile convivenza,
adottando misure che servano a far uscire dal disagio e dal degrado i
cittadini italiani quanto quelli stranieri.
Chiediamo al
Governo di ritirare questi provvedimenti, di aprire un confronto con le
organizzazioni dei migranti, dei rom, e con quelle associazioni che da
anni si occupano della loro accoglienza.
Chiediamo un
intervento urgente della Commissione europea che costringa l'Italia ad
adeguarsi alle norme previste dai Trattati e dalle direttive europee.
Roma, 22 maggio
2008
Filippo Miraglia
Responsabile Immigrazione ARCI
Via dei monti
di pietralata 16
00151 Roma+
tel.+39.3484410860
e mail miraglia at arci.it
UFFICIO STAMPA
Via dei Monti di Pietralata, 16
Andreina
Albano
Tel. 06 41609267 – 348
3419402 albano at arci.it
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