R: [africa] Re: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul pestaggio di verona ad opera degli skinheads e non solo....



Condivido il riferimento al tradizionalismo preconciliare e l'allarme rom.
Discreto articolo
 Ps proprio ora l'Onorevole Gasparri minimizza in tv il delitto di Verona

-----Messaggio originale-----
Da: africa-request at peacelink.it [mailto:africa-request at peacelink.it] Per
conto di valemanini
Inviato: martedì 6 maggio 2008 19.37
A: africa
Oggetto: [africa] Re: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul
pestaggio di verona ad opera degli skinheads e non solo....

io credo nei giovani creeranno un mondo migliore Valeria Manini







> Quello che mi spaventa in questo momento è l'onda di violenza che alimenta
i nostri giovani ragazzi. Oggi la felicità sembra contenuta nell'alcool
nella droga, nell'alta velocità, nel picchiare gente indifesa. questa volta
i protagonisti sono tutti italiani tanto quelli di Verona che di Torino. E'
obbligo dello stato garantire ai cittadini la sicurezza, ma più si va avanti
e più diventa rischioso camminare nelle strade delle nostre città. La
violenza non ha colore di pelle, è solo un malfunzionamento della testa.
> 
>  ----- Original Message ----- 
>   From: Flora nw 
>   To: Multiculturalismo ; diaspora_africana_italia at yahoogroups.com ;
africa at peacelink.it 
>   Sent: Monday, May 05, 2008 1:11 PM
>   Subject: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul pestaggio di
verona ad opera degli skinheads e non solo....
> 
> 
>   Se la vittima del pestaggio di Verona fosse stato uno straniero anziché
il povero Nicola Tommasoli, un giovane dei "nostri", oggi la città vivrebbe
il medesimo turbamento? Ne dubito, visto lo scarso rilievo attribuito finora
alle scorribande contro gli immigrati perpetrate sistematicamente da anni in
quel territorio dal "Fronte Veneto Skinheads" e da altre squadracce fasciste
e padane, sedicenti cristiane o pagane, nel nome della lotta contro la
società multietnica e il "mondialismo". Nessun leader politico si è mai
sognato di impostare la sua campagna elettorale contro i soprusi fisici,
sessuali, culturali, inflitti ai nostri nuovi vicini di casa colpevoli di
generare allarme sociale. Il tema non sarebbe redditizio come lo è invece
ergersi a paladini della sicurezza minacciata dall'invasione degli
"estranei".
>   Se al contrario fosse stato un criminale straniero a ridurre in fin di
vita Nicola Tommasoli nel centro di Verona, non oso immaginare la rincorsa
dei proclami e delle fiaccolate.
>   Il vento che sospinge irrazionalmente in prima pagina l'ossessione per
la sicurezza dei cittadini è alimentato dal calcolo politico ma scaturisce
da una frattura culturale profonda, di cui è espressione anche il ventenne
skinheads di buona famiglia pronto a scatenare violenza per futili motivi,
dopo essersi autoproclamato sentinella del territorio.
>   Evitiamo per favore pseudoanalisi sociologiche sulla furia dei "nostri"
contrapposta alla delinquenza degli "altri". Preoccupiamoci semmai di
riconoscere la portata della frattura generatasi nel profondo della nostra
concezione del mondo. Rimesso in discussione il paradigma universalistico di
matrice illuminista, secondo cui gli uomini sono tutti uguali e ugualmente
titolari di diritti irrinunciabili, tornano in auge la retorica del "sangue
e suolo", il primato della tradizione, dei costumi e dell'appartenenza a una
comunità storica, linguistica e religiosa. Il mito delle radici da
preservare.
>   Lo storico Zeev Sternhell descrive una vera e propria corrente della
modernità basata sul culto di tutto ciò che distingue e separa gli uomini,
nata come critica alla rivoluzione francese e all'illuminismo per poi
rinvigorirsi come cultura di massa della destra novecentesca. L'ideologia
che motiva l'azione razzista e squadristica degli skinheads da stadio,
dilaga ben oltre i manipoli di quella minoranza paranazista.
>   Mi guardo bene dal fare un tutt'uno con la riscoperta della spiritualità
contro il mercatismo, su cui Giulio Tremonti fonda la nuova legittimità
popolare di una politica votata a dominare le insidie della globalizzazione.
Così come non collego la parodia terroristica del "Fronte Cristiano
Combattente" di Roberto Sandalo -specializzato in attentati alle moschee-
con la recente ripresa del tradizionalismo cattolico preconciliare. Ma non
c'è dubbio che l'humus culturale delle ronde a presidio del territorio,
l'enfatizzazione smisurata del pericolo rom, l'irrisione del "buonismo" di
cui sarebbe colpevole il volontariato cattolico, sono frutti di quella
medesima critica alla società contemporanea. Dove la destra si concepisce
come naturale adesione alle diversità dei popoli che la sinistra
pretenderebbe invece di comprimere in una gabbia oppressiva, innaturale,
omologante.
>   Pochi giorni fa il sindaco leghista di Logagnano di Soma (Verona) ha
invocato la pena di morte per il ventenne rumeno Claudio Stioleru colpevole
dell'omicidio del suo datore di lavoro e (probabilmente) della moglie. Poi è
emerso che Stioleru doveva soggiacere a umilianti pretese sessuali da parte
della sua vittima, il che non giustifica certo il delitto ma rivela un
quadro di soprusi perpetrati all'ombra della clandestinità. Sono le medesime
forme di mercificazione dell'umano che alimentano il traffico della
prostituzione femminile immigrata. Solo che difficilmente le ragazze rumene
e moldave uccise e abbandonate nei sacchi della spazzatura finiscono in
prima pagina come le "nostre" donne violentate dagli stranieri, biecamente
compatite in campagna elettorale a differenza dell'80 per cento degli stupri
consumati tra le pareti domestiche.
>   Così il legittimo allarme per la microcriminalità che affligge le
periferie urbane diviene un'altra cosa: il feticcio della sicurezza,
adoperato da una parte politica per zittire l'avversario, cioè la sinistra,
indicata come artefice di una globalizzazione che spalanca le frontiere. La
falsa ideologia della diversità italiana (o padana, o cristiana) da
preservare, autorizza di nuovo quel che ci illudevamo fosse definitivamente
proibito: la colpevolizzazione di interi popoli, accusati di essere per loro
stessa natura subdoli, violenti, pericolosi.
>   E' inutile stupirsi poi quando si scopre che dei ragazzi di buona
famiglia rivestono i panni dei giustizieri ariani e passano all'azione: come
già i brigatisti di sinistra trent'anni fa, anche loro si proclamano
avanguardia di un movimento popolare più vasto. E come allora può capitare
che la violenza metropolitana, divenuta stile di vita, ferisca e uccida "per
sbaglio" bersagli più vicini alla nostra sensibilità di quanto non lo siano
i loro obbiettivi abituali.
> 
>   Gad Lerner , 5/05/08  "la Repubblica"
> 
> 
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>    ______________                              
> 
> 
>   http://afroitaliani.splinder.com
> 
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> 
> 
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>   Tante idee per la salvaguardia del pianeta su
>   Yahoo! for good.
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>   No virus found in this incoming message.
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>   Version: 7.5.524 / Virus Database: 269.23.8/1414 - Release Date:
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> 


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