Rischio di esplosione sociale in Guinea Conakry



Con richiesta di diffusione.

In quest’ultimo mese in Guinea gli avvenimenti hanno subìto un’accelerazione. La ripresa dello sciopero su tutto il territorio nazionale che i sindacati dei lavoratori avevano proclamato per il 31 marzo non c’è stata, intanto però il prezzo del petrolio è aumentato del 62%, passando da 4300 FG a 7000 FG il litro. Inoltre, i prezzi di tutti i generi alimentari di prima necessità (riso, zucchero, pane) stanno aumentando sempre di più, alcuni sono raddoppiati nel giro di poche settimane. In alcuni quartieri della capitale Conakry ci sono stati tafferugli tra giovani e polizia. L’Onu ha inviato in Guinea per una missione di venti giorni l'ex primo ministro di Haiti in veste di proprio rappresentante, con il compito di facilitare il dialogo tra tutte le parti sociali, il governo e il presidente e trovare un’uscita pacifica dalla crisi politica attuale. I rapporti tra presidente e primo ministro restano tesi, come ultimo atto ostile il presidente Conté ha abrogato un decreto del primo ministro relativo ad alcune cessioni immobiliari. Dalle ultime notizie giunte, la gente sta facendo scorte di cibo e carburante e circolano voci sulle dimissioni del primo ministro. Una situazione quindi tutt'altro che calma che minaccia di degenerare in nuove violenze come quelle di gennaio-febbraio 2007 che hanno portato al massacro di centinaia di civili.

Cristina Ballesio
Associazione di volontariato Battito Solidale
guinea at battitosolidale.org
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