Appello per una politica solidale



Appello
Per una politica solidale con Rom e Migranti nella città di Roma
Interessate campagne politiche e mediatiche, a danno dei migranti ed in particolare dei Rom, stanno fomentando stereotipi razzisti nell’opinione pubblica, lanciando l’allarme sociale nei tessuti urbani difficili:
l’appartenere ad una cultura altra dalla nostra diventa una colpa, il disagio sociale, un reato risolto come un problema di ordine pubblico.
Nel 2007, a Roma sono state sgomberate migliaia di persone e distrutti centinaia di manufatti di fortuna, baracche e ricoveri in cui donne, uomini e bambini trovavano rifugio. La comunità rom di Quintiliani, il 14 febbraio scorso, ha occupato un capannone nella zona di Pietralata, consapevole ormai da mesi che il campo abusivo in cui viveva sarebbe stato sgomberato: ha reagito spinta dalla necessità di avere una casa. Lunedì 25 febbraio il campo di Quintiliani è stato infatti distrutto: sessanta persone, di cui la metà minori di 18 anni, aspettano una risposta dalle istituzioni municipali e comunali alla loro urgenza abitativa.
La comunità rom di Quintiliani, con il sostegno delle associazioni, sta cercando di pervenire ad una soluzione condivisa e partecipata, unica risposta possibile ai continui sgomberi a cui i Rom sono sottoposti. E a chi chiede che vengano espulsi dal territorio nazionale, ricordiamo che circa la metà di queste comunità ha la cittadinanza italiana. La soluzione dell’autorecupero di stabili abbandonati garantisce l’integrazione positiva di questo piccolo gruppo di Rom, una prima, giusta risposta alla necessità dell’abitare e pone le basi per la nascita di una possibile e necessaria rete di relazioni tra la comunità e il territorio. Una casa sicura permetterebbe ai bambini di andare a scuola, agli adulti di lavorare regolarmente e più serenamente, senza la continua paura di essere sgomberati.
Chiediamo che si arrivi a soluzioni abitative dignitose, nel rispetto della Convenzione dei Diritti dell’Uomo, della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e della Costituzione italiana.
Chiediamo che alle comunità rom e migranti sia riconosciuto il diritto a non essere perseguitati ed a vivere in soluzioni abitative degne. Chiediamo la fine degli sgomberi per la comunità rom di Quintiliani e la concretizzazione di soluzioni adatte alle loro esigenze e in accordo con la stessa comunità. Chiediamo, pertanto, l’impegno alla realizzazione di un tavolo istituzionale, come deliberato dal Consiglio del Municipio Roma V, che metta a confronto le autorità locali con le comunità Rom e migranti e la società civile. La vera garanzia per i bambini e per gli adulti rom è la sicurezza di un alloggio dignitoso, la possibilità di usufruire dei servizi di base, di andare a scuola e poter lavorare regolarmente.
Comitato di solidarietà all'occupazione della Comunità di Quintiliani
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crisstella at libero.it
 
Sto parlando di un senso delle proporzioni che è smarrito nella follia elettorale. Sosterrei un candidato contro un altro? Sì, per due minuti–il tempo che serve ad abbassare la leva nella cabina elettorale.
Ma prima e dopo quei due minuti, il nostro tempo, la nostra energia, dovremmo impiegarli per istruire, mobilitare, organizzare i nostri concittadini sul posto di lavoro, nel nostro quartiere, nelle scuole.
Howard Zinn - www.carta.org 


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http://afroitaliani.splinder.com
 


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