COMUNICATO STAMPA - G8, IL RICICLO DEGLI AIUTI CONDANNA L'AFRICA



CRBM/Mani Tese è a Rostock/Heiligendamm per seguire il G8

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Lomunicato stampa  Campagna per la riforma della Banca mondiale/Mani Tese

G8, IL RICICLO DEGLI AIUTI CONDANNA L’AFRICA
Nel comunicato finale del vertice dei grandi non si va al di là della
conferma di promesse già prese e di nuovi impegni troppo vaghi e difficili
da rispettare


Kuhlungsborn, 8 giugno 2007 - La CRBM/Mani Tese condanna l’ipocrisia del G8
nel non rispettare gli accordi presi a Gleneagles nel 2005 per aumentare
gli aiuti allo sviluppo e l’irresponsabilità nello stabilire nuovi impegni
vaghi ed insufficienti nella lotta all’Hiv/Aids.

Rispetto alla promessa di incrementare di 50 miliardi di dollari all’anno
entro il 2010 gli aiuti per i paesi poveri, oggi il G8 è già in ritardo di
8 miliardi. Tra i paesi più irresponsabili c’è purtroppo l’Italia. Il
nebuloso nuovo impegno di accordare finanziamenti per 60 miliardi di
dollari per la lotta all’Hiv/Aids senza un obiettivo temporale de facto
ricicla per metà impegni già presi dall’esecutivo americano fino al 2013. I
tre miliardi in più ogni anno rispetto agli impegni già presi da parte
degli altri governi, tra cui quelli europei, sono insufficienti per far
fronte all’emergenza umanitaria dell’Aids e delle altre pandemie.

“Dopo averla spuntata sul clima, i governi europei accettano la linea
discrezionale di Bush sull’aiuto allo sviluppo” ha dichiarato Antonio
Tricarico, coordinatore della CRBM/Mani Tese. “Il G8 è oramai privo di
credibilità e non può che riciclare impegni già presi e continuare a
promettere a vuoto senza dire entro quando i soldi saranno davvero versati.
La Merkel e la Presidenza europea, con la loro ossessione per il libero
commercio, gli investimenti e la proprietà intellettuale, hanno tristemente
trascurato il grido di allarme dell’Africa” ha aggiunto Tricarico.

“L’Italia è stata chiaramente sul banco degli imputati in questa
discussione al G8 e Prodi lo sa bene. Se c’è serietà nel governo è giunto
il momento di imporre al ministro dell’Economia un drastico aumento degli
aiuti per rispettare gli impegni presi, soprattutto per le emergenze
umanitarie delle pandemie. E’ in ballo la credibilità stessa del nostro
paese” ha concluso Tricarico.