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[tradenews] L'Africa non è in vendita!
- Subject: [tradenews] L'Africa non è in vendita!
- From: "Roberto Meregalli" <meregalli.roberto at gmail.com>
- Date: Tue, 17 Apr 2007 09:26:44 +0200
Prende avvio la campagna L'Africa non è in vendita!. Giovedì 19 aprile sara' la giornata di azione globale sugli EPA, gli accordi di libero scambio che l'Unione Europea vuole concludere entro fine anno con i paesi ACP (Africa, caraibi, Pacifico). Da Londra a Dakar, da Berlino a Milano gruppi di attivisti in più di 20 Paesi dei 4 continenti si mobiliteranno per SVEGLIARE L'EUROPA. In Italia pezzi d'Africa saranno in svendita a Roma, Milano e Napoli, davanti ad ambasciata e consolati della Germania, paese leader di turno dall'Unione Europea. Appuntamento alle 11,30 : a Milano in Via Solferino 40 MM2 Moscova a Roma in Via di S.Martino della Battaglia 4, zona Villa Borghese a Napoli in Via Francesco Crispi 69 E' posibile partecipare anche in maniera virtuale inviando all''Ambasciata tedesca (link: http://www.rom.diplo.de/Vertretung/rom/it/Kontakt.html ) il testo posto in coda a questa mail. CAMPAGNA L'AFRICA NON E' IN VENDITA! Beati i Costruttori di Pace _ Campagna EuropAfrica _ Campagna per la Riforma della Banca Mondiale _ Centro Internazionale Crocevia _ Fair _ Legambiente _ Mani Tese _ Rete Lilliput _ Terra Nuova _ Tradewatch _ WWF Italia. Contatti e adesioni: epa2007 at faircoop.it - tel:067826855 (CRBM) Sul sito www.faircoop.it/epa07.htm sono disponibili i documenti, le schede ed i materiali per partecipare alla campagna. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Testo da copiare ed incollare nella finestra apposita sul sito dell'Ambasciata tedesca in Italia http://www.rom.diplo.de/Vertretung/rom/it/Kontakt.htmlwww.faircoop.it/epa07.htm On. Ambasciatore, come cittadino/a italiano/a sono particolarmente preoccupati rispetto ai negoziati sugli Accordi di Partenariato Economico (EPA) che si stanno tenendo tra Unione Europea e Paesi ex ACP, molti dei quali africani. L'Unione Europea, di cui il suo Paese ha assunto la Presidenza di turno, sta procedendo con i negoziati sugli EPA senza tenere conto di molti fattori e spingendo verso una liberalizzazione dei mercati senza una reale valutazione d'impatto e senza tenere conto delle legittime esigenze delle comunità coinvolte. Per questo ho deciso di sostenere l'ampia coalizione di organizzazioni (Beati Costruttori di Pace, Campagna EuropAfrica, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Fair, Legambiente, Rete di Lilliput, Mani Tese, Terra Nuova, Tradewatch, WWF Italia), in coordinamento con le organizzazioni della società civile europee ed ACP, e con i movimenti sociali africani, in particolare il Roppa, la rete di contadini dell'Africa Occidentale, sta promuovendo in Italia la campagna di mobilitazione "L'Africa non è in vendita!". L'obiettivo è impedire la conclusione dei negoziati entro il 2007 e chiedere all'Ue un cambio di rotta nel negoziato di tali accordi. Le richieste specifiche sono: · di promuovere un processo di revisione del negoziato che sia inclusivo e che preveda il coinvolgimento di stakeholders diversi dai governi, primi fra tutti i movimenti sociali, i parlamenti nazionali e la società civile organizzata; · di focalizzare il negoziato su logiche di sviluppo basate sul rispetto del diritto alla sovranità economica ed alimentare, sulla coerenza tra le politiche commerciali e quelle di sviluppo orientata ad una maggiore equità e giustizia sociale, e la promozione dell'integrazione regionale come proposta dai paesi africani; · di rinunciare alla liberalizzazione degli investimenti e dei servizi essenziali e alla rigida imposizione dei brevetti appoggiando così la richiesta avanzata sin dal 2003 in sede WTO da molti governi dei paesi africani, in quanto pregiudicherebbero le loro possibilità di sviluppo; · di svincolare la concessione di fondi ai governi africani dallo svolgimento del negoziato, ed assegnandoli secondo le priorità di cooperazione internazionale già definite dalla Commissione europea ed i paesi membri, e non per sostenere le liberalizzazioni commerciali in discussione o la riparazione dei danni a queste associati. La ringrazio per la sua disponibilità Cordiali Saluti
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