Sudan, Amnesty: l'estensione della missione di peacekeeping dell'Ua è solo un primo passo



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COMUNICATO STAMPA
CS106-2006

SUDAN: PER AMNESTY INTERNATIONAL, L'ESTENSIONE DELLA MISSIONE DI
PEACEKEEPING DELL'UNIONE AFRICANA E' SOLO UN PRIMO PASSO

Commentando la notizia che il governo sudanese ha accettato l'estensione
della missione di peacekeeping dell'Unione africana (Ua), Amnesty
International ha dichiarato che si tratta di un primo passo verso la
protezione della popolazione civile del Darfur, che tuttavia dev'essere
seguito dallo spiegamento dei peacekeeper dell'Onu.

'La popolazione del Darfur ha bisogno subito delle forze di pace dell'Onu'
- ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International.
'L'accettazione dell'estensione della missione dell'Ua non e' una
concessione particolarmente rilevante, ma il minimo indispensabile di
quello che dovrebbe essere fatto per proteggere i civili del Darfur. In
ogni caso, le forze dell'Ua devono essere sostituite al piu' presto da
quelle dell'Onu, dotate di un forte mandato'.

Ieri il Consiglio per la pace e la sicurezza dell'Ua ha espresso
l'intenzione di rinnovare il mandato della Missione dell'Ua in Sudan
(Amis) fino al 31 dicembre e ha ribadito il sostegno per un passaggio di
consegne alla forza di pace dell'Onu.

'Il governo sudanese ha fatto giochi politici per troppo tempo e per
questi giochi hanno pagato, con la propria vita, uomini donne e bambini
del Darfur' - ha aggiunto Khan. 'La comunita' internazionale non puo'
accettare compromessi quando si tratta di diritti umani. I diritti dei
civili del Darfur non possono essere oggetto di mercanteggiamento per
permettere sotterfugi politici. L'estensione del mandato dell'Amis non
assolve in alcun modo la comunita' internazionale dal dovere di continuare
a premere sul Sudan perche' accetti la presenza della forza di pace
dell'Onu'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 22 settembre 2006

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
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