[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Etiopia: oltre 30 morti e centinaia di arresti, denuncia Amnesty
- Subject: Etiopia: oltre 30 morti e centinaia di arresti, denuncia Amnesty
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 7 Nov 2005 09:14:44 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS131-2005 BRUTALE REPRESSIONE IN ETIOPIA: OLTRE 30 MORTI E CENTINAIA DI ARRESTI, DENUNCIA AMNESTY INTERNATIONAL Dall'inizio del mese la polizia anti-sommossa etiopica ha ucciso oltre 30 manifestanti nella capitale Addis Abeba e ha avviato una campagna di arresti sistematici di dirigenti e militanti del principale partito di opposizione, la Coalizione per l'unita' e la democrazia (Cud), nonche' di giornalisti della stampa privata. La polizia anti-sommossa ha usato munizioni letali contro i manifestanti nella zona del Mercato e in altri quartieri della capitale. Con i primi spari, le proteste inizialmente pacifiche sono degenerate in lanci di pietre e incendi di veicoli. I feriti sarebbero oltre 150. La polizia sostiene che due agenti sono stati uccisi dai manifestanti. Tutti i dirigenti della Cud si trovano attualmente agli arresti nell'Ufficio centrale per le indagini della polizia di Addis Abeba. Tra di loro figurano Hailu Shawel (il presidente della Cud, che e' stato anche brutalmente malmenato), Berhanu Negga (il nuovo sindaco della capitale) e Yakob Hailemariam (ex funzionario dell'Onu e ora in servizio presso la Corte penale internazionale). Il governo ha annunciato l'intenzione di incriminare i dirigenti dell'Associazione degli insegnanti e dell'Associazione della libera stampa per 'cospirazione violenta'. Gli arresti sono scattati a seguito di una serie di azioni non violente organizzate dalla Cud, che sta boicottando i lavori del nuovo Parlamento sostenendo che questo e' il risultato di elezioni fraudolente, vinte dal partito del primo ministro Meles Zenawi, il Fronte democratico rivoluzionario etiopico. Sono stati arrestati persino una trentina di autisti di taxi che suonavano il clacson in segno di protesta. Amnesty International e' particolarmente preoccupata per l'arresto di un noto difensore dei diritti umani, Mesfin Woldemariam, 75 anni, fondatore e presidente per 14 anni del Consiglio etiopico per i diritti umani (Ehrco). Woldemariam si e' recentemente dimesso dall'Ehcro per aderire alla Cud. La sua salute, gia' precaria, rischia di aggravarsi a causa delle dure condizioni detentive: normalmente, i prigionieri dormono su pavimenti di cemento, non possono ricevere cibo o vestiti di ricambio dai familiari e non sono sottoposti a cure mediche. Amnesty International chiede l'immediato e incondizionato rilascio di Mesfin Woldemariam e di tutti i dirigenti e militanti della Cud arrestati in questi giorni. L'organizzazione per i diritti umani li considera prigionieri di coscienza, pretestuosamente accusati dal governo di 'cospirazione violenta'. Amnesty International chiede al governo etiopico di ordinare alle proprie forze dell'ordine di non usare armi letali contro i manifestanti, se non quando vi sia immediato pericolo di morte e sollecita un'inchiesta indipendente sulle uccisioni e i ferimenti dei giorni scorsi. Infine, Amnesty International chiede al Rappresentante speciale dell'Onu per i difensori dei diritti umani e al Relatore speciale sui diritti umani della Commissione africana sui diritti umani e dei popoli di usare tutti i possibili canali per assicurare il rilascio e l'incolumita' di Mesfin Woldemariam. FINE DEL COMUNICATO Roma, 3 novembre 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
- Prev by Date: richiesta di promozione appello unitario per partecipazione al "Forum Mondiale" decentrato in Mali
- Next by Date: Nigeria: Amnesty presenta nuove prove di violazioni dei diritti umani nel Delta del Niger
- Previous by thread: richiesta di promozione appello unitario per partecipazione al "Forum Mondiale" decentrato in Mali
- Next by thread: Nigeria: Amnesty presenta nuove prove di violazioni dei diritti umani nel Delta del Niger
- Indice: