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WNarobiW! e p. Alex
- Subject: WNarobiW! e p. Alex
- From: WNairobiW <wnairobiw at giovaniemissione.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 27 Oct 2005 20:55:23 +0200
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Con preghiera di massima diffusione.
W Nairobi W! - Campagna per il diritto ad abitare Nairobi con dignità e giustizia -
per info wnairobiw at giovaniemissione.it - per aderire www.giovaniemissione.it
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Lettera aperta:
sgomberi forzati a Deep Sea Village e violenze alla discarica di Dandora sono le ennesime violazioni dei diritti umani a Nairobi.
La Campagna W Nairobi W, operante in Italia, in Europa e in Kenya, dal marzo 2004 si oppone con successo alle minacce del Governo keniano di far sgomberare 350.000 baraccati dalle loro abitazioni. Ora
denuncia
due gravi fatti di violenza ed ingiustizia che hanno colpito di nuovo
fortemente la città di Nairobi e la vita degli abitanti delle
baraccopoli: 1- Nella baraccopoli di Deep Sea (Westlands- Nairobi, Kenya), venerdì notte 23 Settembre alle ore 24,30 migliaia di cittadini keniani sono stati svegliati da un caterpillar, accompagnato da polizia armata, militari e uomini assoldati per l’occasione. Senza alcun pre-avviso e nella totale violazione della legge, hanno iniziato a demolire le baracche in cui la gente stava ancora dormendo. Alla mattina più di 6.000 persone (tra cui bambini, donne, anziani e ammalati) si sono trovati senza casa e nullatenenti.
2- Nella discarica del Mukuru tra Dandora e Korogocho (Estlands – Nairobi, Kenya), sabato 1 Ottobre mattina alle 8.30 un corteo di baraccati, pastori e preti residenti nelle baraccopoli adiacenti alla discarica (Dandora e Korogocho) si è riunito pacificamente per rivendicare i propri diritti alla salute (i fumi della diossina sono la principale causa del malattie respiratorie e del cancro di cui i baraccati sono affetti) e alla sicurezza (la discarica è un luogo violento in cui si nascondono gruppi di criminali e armi). Il corteo è stato attaccato con bottiglie, sassi e altri oggetti contundenti per ben tre volte causando alcuni feriti. La polizia, che aveva autorizzato la manifestazione e che avrebbe dovuto proteggerla, più volte chiamata, si è presentata soltanto a violenze avvenute.
Questi due fatti rappresentano le ennesime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.
A Deep Sea i rappresentati del Governo sono responsabili dell’ arbitraria violazione della proprietà, del diritto alla sicurezza abitativa e della speranza dei poveri.
Permettendo la demolizione di Deep Sea il Governo del Kenya ha violato il Commento Generale n. 7 del 16 Maggio 1997 all’art. 11 del Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ratificato anche dal Kenya, e perciò legge) in cui si attribuisce allo Stato “il dovere di astenersi da qualunque sgombero forzato e di garantire che la legge sia applicata verso rappresentanti dello Stato stesso o terze parti che attuano sgomberi forzati”.
Inoltre, ancora una volta la polizia è stata usata per difendere gli interessi poco puliti di chi acquista illegalmente terreni .
La violenza subita dal corteo che manifestava pacificamente nei pressi della discarica del Mukuru per l’inalienabile diritto alla salute e alla sicurezza è, ancora una volta, l’esempio di come ai poveri sia totalmente tolto anche il diritto di far sentire la loro voce. La polizia non ha difeso il corteo, è arrivata tardi, ha preferito non vedere le violenze che stavano accadendo, ha rinunciato al ruolo fondamentale che le spetta, quello cioè di difendere tutti i cittadini, senza distinzione di condizione sociale.
Entrambe queste violenze sono un crimine contro uomini e donne, poveri e baraccati e sono una flagrante violazione dei diritti umani.
La Campagna W Nairobi W
chiede
ai Parlamenti nazionali, al Parlamento Europeo e a
UN-Habitat che facciano la massima pressione politica sul Governo
Keniano perché siano immediatamente effettuate indagini approfondite,
affinché persegua a norma di legge i responsabili di tali deprecabili
azioni e perché si faccia garante del rispetto della Convenzione
Internazionale sui diritti umani in Kenyarilancia
l’azione coordinata e solidale tra il livello internazionale ed il Kenya
contro le demolizioni e gli sgomberi, per la dignità dell’abitare, per la
cancellazione del debito estero e la canalizzazione delle risorse
liberate in un Fondo popolare per la terra e la casa, destinato alla
redistribuzione del suolo e a politiche abitative per i poveri.interpella
i mezzi di informazione, le associazioni, gli enti e le istituzioni
locali, singoli aderenti alla campagna perché i fatti in oggetto vengano
fatti conoscere e denunciati nella loro gravità. Lunedì, 10 Ottobre 2005
Il coordinamento di WNairobiWFirma anche tu la lettera aperta su http://it.habitants.org/article/articleview/1531/1/263/
Le consegneremo ai Parlamentari di vari paesi e al Parlamento europeo.
Lettera aperta:
sgomberi forzati a Deep Sea Village e violenze alla discarica di Dandora
sono le ennesime violazioni dei diritti umani a
Nairobi.
La Campagna W Nairobi W, operante in
Italia, in Europa e in Kenya, dal marzo 2004 si oppone con successo alle
minacce del Governo keniano di far sgomberare 350.000 baraccati dalle
loro abitazioni. Oradenuncia
due gravi fatti di violenza ed ingiustizia che hanno colpito di nuovo
fortemente la città di Nairobi e la vita degli abitanti delle
baraccopoli: 1- Nella baraccopoli di Deep Sea (Westlands- Nairobi, Kenya), venerdì notte 23 Settembre alle ore 24,30 migliaia di cittadini keniani sono stati svegliati da un caterpillar, accompagnato da polizia armata, militari e uomini assoldati per loccasione. Senza alcun pre-avviso e nella totale violazione della legge, hanno iniziato a demolire le baracche in cui la gente stava ancora dormendo. Alla mattina più di 6.000 persone (tra cui bambini, donne, anziani e ammalati) si sono trovati senza casa e nullatenenti.
2- Nella discarica del Mukuru tra Dandora e Korogocho (Estlands Nairobi, Kenya), sabato 1 Ottobre mattina alle 8.30 un corteo di baraccati, pastori e preti residenti nelle baraccopoli adiacenti alla discarica (Dandora e Korogocho) si è riunito pacificamente per rivendicare i propri diritti alla salute (i fumi della diossina sono la principale causa del malattie respiratorie e del cancro di cui i baraccati sono affetti) e alla sicurezza (la discarica è un luogo violento in cui si nascondono gruppi di criminali e armi). Il corteo è stato attaccato con bottiglie, sassi e altri oggetti contundenti per ben tre volte causando alcuni feriti. La polizia, che aveva autorizzato la manifestazione e che avrebbe dovuto proteggerla, più volte chiamata, si è presentata soltanto a violenze avvenute.
Questi due fatti rappresentano le ennesime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.
A Deep Sea i rappresentati del Governo sono responsabili dellarbitraria violazione della proprietà, del diritto alla sicurezza abitativa e della speranza dei poveri.
Permettendo la demolizione di Deep Sea il Governo del Kenya ha violato il Commento Generale n. 7 del 16 Maggio 1997 allart. 11 del Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ratificato anche dal Kenya, e perciò legge) in cui si attribuisce allo Stato il dovere di astenersi da qualunque sgombero forzato e di garantire che la legge sia applicata verso rappresentanti dello Stato stesso o terze parti che attuano sgomberi forzati.
Inoltre, ancora una volta la polizia è stata usata per difendere gli interessi poco puliti di chi acquista illegalmente terreni .
La violenza subita dal corteo che manifestava pacificamente nei pressi della discarica del Mukuru per linalienabile diritto alla salute e alla sicurezza è, ancora una volta, lesempio di come ai poveri sia totalmente tolto anche il diritto di far sentire la loro voce. La polizia non ha difeso il corteo, è arrivata tardi, ha preferito non vedere le violenze che stavano accadendo, ha rinunciato al ruolo fondamentale che le spetta, quello cioè di difendere tutti i cittadini, senza distinzione di condizione sociale.
Entrambe queste violenze sono un crimine contro uomini e donne, poveri e baraccati e sono una flagrante violazione dei diritti umani.
La Campagna W Nairobi W
Chiede
ai Parlamenti nazionali, al Parlamento Europeo e a
UN-Habitat che facciano la massima pressione politica sul Governo
Keniano perché siano immediatamente effettuate indagini approfondite ,
affinché persegua a norma di legge i responsabili di tali deprecabili
azioni e perché si faccia garante del rispetto della Convenzione
Internazionale sui diritti umani in Kenyarilancia
lazione coordinata e solidale tra il livello internazionale ed il Kenya
contro le demolizioni e gli sgomberi, per la dignità dellabitare, per la
cancellazione del debito estero e la canalizzazione delle risorse
liberate in un Fondo popolare per la terra e la casa, destinato alla
redistribuzione del suolo e a politiche abitative per i poveri.interpella
i mezzi di informazione, le associazioni, gli enti e le istituzioni
locali, singoli aderenti alla campagna perché i fatti in oggetto vengano
fatti conoscere e denunciati nella loro gravità. Lunedì, 10 Ottobre 2005
Il coordinamento di WnairobiW!Questa lettera è stata consegnata ai Parlamentari di vari paesi e del Parlamento europeo perchè la sottoscrivano e si effettuino interpellanze parlamentari sulle violazioni di diritti, che, insieme alle vostre adesioni, saranno rilanciate alle autorità competenti in Kenya e a UN-Habitat.
Per aderire on line: http://www.giovaniemissione.it/index.php?option=content&task=view&id=610
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WNairobiW! - Campagna per il diritto ad abitare Nairobi con dignità e giustizia -
La Campagna WNairobiW! è coordinata da: Kutoka Parish Network, Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani, International Alliance of Inhabitans, Associazione Tam Tam per Korogocho.
Per info: www.giovaniemissione.it e www.habitants.org . Per contatti WnairobiW at giovaniemissione.it
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