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Newsletter Anno 3, n. 16 - 15 settembre 2005
- Subject: Newsletter Anno 3, n. 16 - 15 settembre 2005
- From: "Circolo Culturale Africa" <segreteria at circoloafrica.org>
- Date: Thu, 15 Sep 2005 12:46:46 +0200
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NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA Anno 3, n. 16 - 15 settembre 2005 A cura di Gabriele Sospiro Con la collaborazione di: Olivier Gbezera Anna Kucma Ozerim ************************************************************* INDICE 1. CORSI ON LINE ORGANIZZATI DAL CIRCOLO AFRICA 2. VIAGGI IN ETIOPIA 3. ONU E GIOVANI A TERNI: SIAMO TORNATI! 4. LE VOCI DEL SUD DEL MONDO AD ANCONA 5. HI FROM ANNA! 6. NEWS FROM POLAND 7. AFRICA'S APATY 8. PRATO: UNA PRIMA ELEMENTARE STRANIERA 9. IL PRESIDENTE CENTROAFRICANO BOZIZÈ VA A PARIGI E NEW YORK 10. SETTIMANA AFRICANA A FANO (PU) ************************************************************* ************************************************ 1. CORSI ON LINE ORGANIZZATI DAL CIRCOLO AFRICA ************************************************ Dopo l'esperienza della scorsa primavera durante la quale organizzammo un corso di aggiornamento on line sulle tematiche migratorie cui hanno partecipato tra gli altri Livio Pepino, Giovanni Mottura, Maurizio Ambrosini, Filippo Miraglia, abbiamo deciso di riprovarci arricchendo ulteriormente la nostra offerta! Nelle prossime settimane vi faremo avere senz'altro ulteriori informazioni. Intanto vi anticipiamo il fatto che riprenderemo sicuramente il corso di aggiornamento sull'immigrazione. Oltre a questo abbiamo anche previsto un corso on line sulla cooperazione internazionale ed un altro per aspiranti giornalisti rivolto esclusivamente agli immigrati. Per maggiori informazioni scrivete una email indirizzata a segreteria at circoloafrica.org con nell'oggetto il corso di interesse: IMMIGRAZIONE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, GIORNALISMO. ---------------------------------------------------- After the last spring experience during which we set up an on line course dealing with issues regarding migration in which participated between the others Livio Pepino, Giovanni Mottura, Maurizio Ambrosini, Filippo Miraglia, we made our mind up to repeat it enriching our offer! The coming weeks we will let you have more information. In the meanwhile we anticipate you that we will take up again the course on immigration. Beyond this we have foreseen also a course on line regarding international cooperation and an other for aspirants journalists that is directed exclusively at immigrants. For further information write an email to segreteria at circoloafrica.org with in the object the interested course: IMMIGRATION, INTERNATIONAL COOPERATION, JOURNALISM. ************************ 2. VIAGGI IN ETIOPIA ************************ Il Circolo Culturale Africa organizza per i prossimi mesi dei viaggi di conoscenza in Etiopia, terra di grande fascino per la sua gente e la sua cultura. Abbiamo previsto partenze e tragitti differenziati in modo da soddisfare diverse esigenze sia in termini di date che di costi. La data della prima partenza è prevista per venerdì 28 ottobre con ritorno 6 novembre, la seconda va dal 2 al 12 dicembre e la terza infine dal 3 al 12 gennaio 2006. Per maggiori informazioni scrivete una email a: segreteria at circoloafrica.org indicando nell'oggetto "VIAGGIO IN ETIOPIA" e l'eventuale data di interesse. ---------------------------------------------------- The Cultural Circle Africa organizes for the next months some travels to Ethiopia, earth of great fascination for its people and its culture. We have foreseen different departures and ways so to satisfy various requirements in terms of dates and of costs. The date of the first departure is foreseen for Fridays the 28 of October with return 6 of November, the second one goes from 2 to 12 of December and third finally from 3 to 12 of January. For further information write an email to: segreteria at circoloafrica.org indicating in the object "TRAVEL TO ETHIOPIA" and the eventual date of interest. ***************************************** 3. ONU E GIOVANI A TERNI: SIAMO TORNATI! ***************************************** Ciao! Lo scorso weekend sono stato a Terni per l'incontro dell'ONU dei giovani, e poi ho fatto la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi. E' stata un'occasione per i giovani per incontrarne altri impegnati in questo ambito, in modo da scambiare esperienze e di esprimere le loro opinioni, qualche giorno prima del vertice storico dei capi di stati a New York, per la riforma dell'ONU. Durante questi giorni ho avuto l'opportunità di sentire le testimonianze di giovani che lavorano su diversi aspetti dello sviluppo, della giustizia sociale, dell'ambiente... e che hanno incontrato delle situazioni difficili facendolo, quindi che agiscono concretamente invece che soltanto lamentarsi o protestare. Devo dire che sono abbastanza scettico di coloro che vogliono cambiare il mondo, quindi è stata una bella esperienza vedere questi giovani che provano a cambiare se stessi e a migliorare la situazione al loro livello. Le testimonianze di ragazzi e ragazze venuti dalla Columbia, dal Guatemala, dal Ciad o dal Kenya sono state cruciali per dare un viso ai problemi che vogliamo risolvere. Soprattutto, sentire un ragazzo iraniano parlare della guerra durata 8 anni che ha colpito il suo paese ed il suo appello contro altre nuove guerre è stato un segnale emotivamente intenso dello scopo esatto di questi incontri e delle vere conseguenze delle politiche mondiali, che purtroppo dimentichiamo ogni tanto. Sabato siamo poi andati a Perugia, ho visto l'ultima serata dell'ONU dei popoli, con altre testimonianze, e con la presentazione dei risultati dell'ONU dei giovani. Le testimonianze erano intense! Fare la Marcia domenica con altre 200.000 persone venute da tutta l'Italia e non solo per una buona causa è stata un'esperienza forte. Insomma, questo è stato un momento importante per me, vedere l'impegno di tante persone e la loro volontà di cambiare le cose e di migliorare il mondo. Però devo dire che sono ancora un po' scettico riguardando il vero effetto di incontri di questo genere, ma basterebbe che ci fosse solo il 5% dei partecipanti che è veramente convinto della causa e che lavora in maniera concreta per iniziare a cambiare le cose, a lungo termine. Ovviamente, mi ha anche fatto ragionare sul mio impegno personale, che è quasi nullo, e sulle mie opinioni su diversi soggetti, cioè lo sviluppo, l'ambiente, l'immigrazione... allora posso dire che solo per questo fatto ossia camminare 24 chilometri e dormire 4 ore in tre notti in una palestra ne è valsa la pena! Olivier ---------------------------------------------------- Hi there! These days I participated at the Youth UN meeting in Terni, and then at the Marcia della Pace ( Peace March ) from Perugia to Assisi. This meeting was an opportunity for young people to meet each other, to share their experiences and especially to express their views and opinions on important subjects, a couple of days before the historic United Nations meeting in New-York. I had the opportunity to hear testimonies from young people actually working on such issues and having dealt with difficult situations, as opposed to just complaining and marching against them. I must admit that I have a tendency to be skeptical of all those who want to change the world, so it was a good thing to see some of them actually trying to change themselves and to make the situation around them better. The testimonies of young coming from Colombia, Guatemala, Chad, Kenya and other countries were also crucial in giving a face to the problems we wish to solve. Most notably, hearing an Iranian talking about the eight-year war that he witnessed and his plea against new ones was an emotional reminder of the real consequences of world politics and of the exact purpose of these meetings, something we sometimes tend to forget. Then, on Saturday, we moved to Perugia, where I witnessed interventions from those participating at the People's UN meeting there, as well the presentation of the results of our meeting in Terni. Testimonies were intense, and taking part in the 200 000 strong March on Sunday was quite an experience, seeing so many people come from all over Italy and further for a good cause. Anyway, this was an important moment for me, witnessing the people's engagement and their will to make things better. I must say that I am still a little bit skeptical of the actual effects of such meeting and rallies, but I think that even if 5 % of all the participants all really convinced of the cause and are working actively for it, it might be enough to start making a difference in the future. Of course, it made me think about my own level of engagement, which is close to none, as well as some ideas that I had about development, social justice, environment, immigration.So just for that the 24 kilometer march and the three nights of sleeping 4 hours in a gymnasium were really worth it ! Olivier --------------------------------------------------------------- Hello, from Thursday to Saturday we were taking part in "L'ONU dei giovani" in Terni, which was quite a big meeting of young people from all over the world. There were people from Africa, South America, and of course from Europe. The main issues of this get-together was peace, democracy and the situation of young people in today's reality. There were also many interesting events, like exhibitions, concerts or parties. Even if I didn't understand everything about what they were talking about and that I usually don't go to such meetings, I liked it, because it was a new experience for me, especially sleeping in a palestra. It was really interesting to observe people, who were together, talking about things that are important to them. On Saturday we went to Perugia, where there was also a big meeting and some concerts which I liked very much, what is more I had a possibility to see this beautiful city. In Sunday morning we took part in the "March for Peace", 24 km from Perugia to Assisi...I was surprised that so many people were doing this march, they were walking with flags with all the colors of the rainbow, singing and they were united in a common purpose. I think that it is really good that they don't stay passive, that they try and that they want to change something. It was the first march like this for me and I am very happy that I was participating in it. Anna **************************************** 4. LE VOCI DEL SUD DEL MONDO AD ANCONA **************************************** Ieri sera sono stato ad un incontro organizzato e promosso dal Comune di Ancona, a seguito dell'ONU dei Popoli a Perugia e dell'ONU dei giovani a Terni, e che ha visto la partecipazione di rappresentanti (Coumba Traoré, Pierrette Djouwé, Odur Ongden, Aurelien Atidegla) di associazioni dal Senegal, dal Benin e dal Kenya. E' stato un'occasione per proseguire col discorso di pace, di sviluppo e di speranza che è stato divulgato a Terni, a Perugia ed alla Marcia della Pace. Tutte gli interventi sono stati interessanti, trattando i diversi aspetti dello sviluppo (ruolo delle donne, sfruttamento delle risorse da parte delle multinazionali, educazione, rimborso del debito.), ma è anche importante sottolineare i punti comuni fra i diversi ospiti. Vogliono tutti una migliore rappresentazione dei popoli nell'ONU, e sperano che la riforma permetterà all'istituzione di diventare una istituzione che lavora per la gente, e non per gli stati, soprattutto quelli più potenti. Come a Terni ed a Perugia, hanno insisto sull'importanza dell'educazione come unico mezzo per garantire uno sviluppo a lungo termine, l'uguaglianza e la giustizia sociale. Questa è anche essenziale, perché come hanno spiegato gli ospiti con metafore eloquenti, la povertà non è caduta dal cielo, non è una caratteristica dell'Africa ma è stata creata e sostenta dai governi occidentali, dalle multinazionali e dal commercio mondiale, ed è stata peggiorata da capi di stati africani corrotti, che lavorano con loro. Forse l'aspetto più importante e su cui hanno tutti insisto è fatto che non chiedono la carità. Chiedono l'assistenza per progetti che esistono già, per avere dei risultati a lungo termine e sperare cosi, prima o poi, di non averne più bisogno. Purtroppo, molto spesso capita che l'aiuto crea una cultura di passività, creando una dipendenza dalla politica esterna dei paesi del nord. Questo incontro è stato un buon seguito degli incontri di Terni e di Perugia, offrendo l'opportunità a quanti non hanno potuto spostarsi di sentire quello che à stato detto in questi giorni. Era anche importante sentire le voce di quelli che vengono da paesi che soffrono la maggior ingiustizia internazionale e che lavorano per combatterla, che ci portano un messaggio di speranza e che combattono ogni giorno per quello che a noi in Occidente ci sembra dato per scontato. Olivier ---------------------------------------------------- Yesterday I went to a meeting organized by the Comune of Ancona as a follow-up to the People's United Nations in Perugia, with the participation of representatives (Coumba Traore, Pierrette Djouwé, Aurelien Atidegla, Odur Ongden) from associtaions in Senegal, Benin, and Kenya. It was a good initiative to keep going forward the message of development and hope that was spread around in Perugia and during the Peace March. As much as all interventions were interesting and focused on various development issues (women's role, resource exploitation by multinationals, education, debt reimbursement...), it was as much important to see the common points of view on various topics. All plead for a better representativity of the people in the UN, as all hope that it will reform itself in order to become an institution more concerned about them and less about the states (especially the most powerful ones). The importance of education was stressed upon, as well as during the meetings in Perugia and Terni, as the only way to reach long-term development, equality and justice. The latter was as important, as the participants insisted by using eloquent metaphors, on the fact that poverty was not a natural condition of Africa, but a created and sustained one by occidental governments, multinationals and international trade, and worsened by corrupt African leaders, who work hand in hand with them. But maybe the most important was that all stressed the fact that charity is not what is asked for. What is needed is concrete assistance to local projects that already exist, in order to have long term benefits and hopefully, sooner than later, not need it anymore. But unfortunately, most aid programs create an assistance culture, thus inducing further reliance on foreign politics. This meeting was a good follow-up to the meetings in Terni and Perugia, as it provided the opportunity to some to catch up on what was said and to hear the voices of those whose people suffer the most of international injustice but work the hardest against it, and that bring us a message of hope and fight everyday for what we, living in Western countries, take for granted. Oliver ***************** 5. HI FROM ANNA! ***************** Ciao! Mi chiamo Anna e sono arrivata ad Ancona da Cracovia per rimanere qui un anno. Cracovia è una città molto bella, con molti monumenti e posti da vedere; ci sono anche molti pubs e cafès; tutti possono divertirsi e godersi la città. Ho appena terminato il mio primo anno di Relazioni Internazionali alla "Tischner European University" a Cracovia. Spero di imparare molte cose interessanti durante quest'anno, visitare nuovi luoghi in Italia e, naturalmente collaborare con il Circolo Africa nel suo lavoro. Sono impaziente di collaborare al Festival di Cinema Africano. Probabilmente quest'anno rappresenterà una grande avventura, perciò aspetto di vedere cosa accadrà ogni giorno! Anna -------------------------------------------------------------- Hello! My name is Anna and I have just arrived in Ancona from Cracovia in order to remain one year here. Krakow is a beautiful city, with many monuments and places to see; there are also many pubs and cafés; everybody can enjoy the city. I have just finished my first year of International relations at the "Tischner European University" of Krakow. I hope to learn many interesting things during this year, to visit new places in Italy and, naturally to collaborate with the Africa Circle in its job. I am impatient to collaborate to the African movie festival. Probably this year will represent a great adventure, therefore aspect to see what will happen every day! Anna ******************** 6. NEWS FROM POLAND ******************** This year in Poland, September and October will be election time. On 25th of September there are parliamentary elections in which Poles, out of 11000 candidates will elect 460 new Members of Parliament and 100 Senators and on the 9th of October they will elect a new president. Poland is divided into 40 electoral wards. The parties that have the biggest chances to get into Parliament are : Platforma Obywatelska (with 35% of support), Prawo i Sprawiedliwosc (with 22%), Sojusz Lewicy Demokratycznej (10%), Liga Polskich Rodzin (10%) and Samoobrona (4%). Platforma Obywatelska is right of center formation, PiS is righting formation, SLD represents left of the center, LPR is ultra right and Samoobrona is ultra left. The Presidential election will probably be won by Donald Tusk from PO with 46.7% of support. Other candidates are: Wlodzimierz Cimoszewicz from SLD with 19.7% , Lech Kaczynski from PiS with 17.8%, there are more candidates but they don't have much chances. There are many debates in television, radio and newspapers these days in Poland, but as usually I think that not many Poles are going to vote because, like always in Poland in such occasions, it appears many political justice and crimes, debates are full of wheeling and dealing and people are fed up with it. New President should have a "pure" past and curriculum vitae, unfortunately on the list of candidates there are few persons who are like this, it is very important on account of the Polish past. If someone who is abroad wants to vote, he has to register in the Polish Embassy or Consulate not later than 3 days before parliamentary elections and 5 days before presidential election. Letter of application should contain name and surname, fathers name, date of birth, place of residence, number of Polish passport or Identity Card, place and date of its edition and PESEL number. It can be made by phone, e-mail, fax, telegraph or by yourself, to register you have to call the polish consulate, whose number is : +39 06 362 043 00, e- mail: konsul at infopolonia.it In Italy there is the possibility to vote in Rome, at the Polish Embassy, via P.P. Rubens 20, or in the Polish Consulate, via San Valentino 12 and in Milano, Corso Varcelli 56, from 6 a.m. to 8 p.m. ****************** 7. AFRICA'S APATY ****************** The major breakthrough for Africa in the United Nations High-Level Panel's work was the recognition of the role of regional institutions in the context of global peace and security. This process was aided in no small measure by the insistence of the three Africans on the panel that an exception should be made of an earlier decision that all panel meetings be held only in countries that host the headquarters of UN organisations, and for a regular meeting to convene in Addis Ababa, the seat of the African Union. The African panel members -- Tanzanian Salim Ahmed Salim, the former secretary general of the Organisation of African Unity; Egyptian Amre Moussa, the Secretary General of the Arab League; and myself, a Ghanaian national -- believed that the voice of Africa had up until then been muted. Several capitals had taken the initiative and committed resources to the organisation of seminars, symposia and workshops to which panel members had been invited to participate to hear diverse views. In addition, civil society organisations and other NGOs in regions other than Africa had organised similar gatherings. Our fear was that the special concerns of Africa, as perceived by Africans themselves, would be completely lost in the barrage of opinions with which the panel was inundated. We addressed a joint letter to the AU, which invited the heads of African sub-regional institutions to tell their own story of their experiences and evolving conflict- resolution mechanisms. At the Addis meeting in April last year, the panel was extremely impressed with the arrangements currently in place for conflict resolution in Africa, fashioned under the umbrella of the AU. The Addis Ababa meeting had another purpose. Again, on the insistence of the Africans on the panel, a forum was held on the sidelines of the meeting to solicit the views of African civil society. The refreshing ideas that emanated from the gathering informed many of the conclusions in the report. The issue that should be confronted, however, is how to ensure that African public opinion would, in future, be adequately reflected in similar initiatives. The panel secretariat established an Internet website to solicit public opinion on the remit of the panel. For obvious reasons of lack of sufficient access to cyberspace, African input was very minimal. We Africans on the panel were approached, as were other members, by governments from other regions outside Africa that deemed it important to convince us of their particular stand on the issues. Their ambassadors did not leave us alone when we were in our own countries. African leadership, in contrast, largely ignored the exercise, and did not make any effort to proffer any views to us. We did our best, under the circumstances, and took the initiative to garner ideas whenever the opportunity arose. In that sense, we suffered a certain degree of frustration. The African media were also largely uninterested. The High-Level Panel was not considered to be newsworthy. There was very little we could do since there was a gagging order in force on members' direct inter-action with the press, in order to obviate leaks from our deliberations -- not that this did not occur. It is important that African voices are heard early during the formulation of reports such as ours, rather than at the end of the process, only to be confronted with a fait accompli, and at that futile stage to attempt to introduce changes at the margins, on the defensive. Africa clearly has pressing bread and butter issues that absorb most of the time of our leaders on the continent. There is, however, no justification for largely ignoring an exercise, the outcome of which is expected to make significant changes to the international political and socio-economic architecture, and introduce a new model for global governance that will affect the lives of Africa's 850-million people. Mary Chinery-Hesse was a member of the United Nations High-Level Panel and is a former deputy director general of the Inter-national Labour Organisation Source: mail&guardian on line ******************************************* 8. PRATO: UNA PRIMA ELEMENTARE STRANIERA ******************************************* A Prato, nell'anno scolastico che sta per cominciare, ci sarà una prima classe elementare, l'unica dell'istituto Marco Polo, composta interamente da bambini stranieri: molti cinesi, accanto a piccoli pachistani, indiani, albanesi e sudamericani. Lo ha reso noto Rosita Mattei, presidente della Circoscrizione centro, dove si trova la scuola elementare. Nel quartiere, infatti, vivono moltissime famiglie di immigrati e gli iscritti alla prima, una ventina di bambini provengono da questi nuclei stranieri. L'istituto Marco Polo non è del tutto nuovo ad esperienze di questo tipo: due anni fa fu infatti sperimentata una classe di scuola superiore cinese. Ma una prima elementare in cui molti bambini non parlano l'italiano e dovranno imparare a leggere e a scrivere è un fatto inedito. "La scuola ci manda un sos - ha spiegato la presidente Mattei - perché non è in grado di affrontare da sola una simile situazione: lavoreremo per il 2006 per progetti di formazione specifici per questo caso, avendo un occhio di riguardo per questa scuola e questa classe". Ma quali sono questi progetti che favoriscono l'integrazione scolastica degli studenti stranieri? "Privilegiamo - spiegano i dirigenti delle strutture scolastiche locali - gli interventi d'insegnamento dell'italiano come seconda lingua, attraverso il coinvolgimento sempre più massiccio di facilitatori linguistici che operano direttamente nelle scuole". Fonte: www.stranieriinitalia.it ---------------------------------------------------- In Prato, in the scholastic year that nearly to begin, there will be one primary class, the only one at the Marco Polo institute, composed entire b foreign children: many Chinese, together with Pakistanis, Indians, Albanians and South Americans kids. According to Rosita Mattei, president of the Circoscrizione center, where the elementary school is located. In the neighborhood, in fact, live many immigrants families and the kids registered come from these foreign nuclei. The institute Marco Polo is not new to experiences of this type: two years ago in fact a secondary class of Chinese was experienced. But a primary class in which many children do not speak the Italian and they will have to learn to read and to write is an inedited fact. "the school sends us a s.o.s. - Mattei has explained - because it is not in a position to facing alone a similar situation: we will work for a 2006 for specific plans of formation for this case, taking care of this school and this class ". But which are these plans that favor scholastic integration of the foreign students? "We privilege - the leaders of the local scholastic structures explain - the interventions of instruction of the Italian as a second language, through the more and more massive involvement of linguistics facilitators that operate directly in the schools". Source: www.stranieriinitalia.it ************************************************* 9. IL PRESIDENTE CENTROAFRICANO BOZIZÈ VA A PARIGI E NEW YORK ************************************************* A Bangui, l'ultimo viaggio all'estero del Presidente Bozizé ha sollevato delle obiezioni, soprattutto al riguardo del suo costo. Il Presidente è andato a Parigi, per la seconda volta da luglio, per incontrare il ministro per la cooperazione per la Francofonia Mrs Brigitte Girardin. Dopo di che proseguirà per a New York per l'assemblea generale dell'ONU. Anche se questo viaggio potrebbe essere un'opportunità per chiedere assistenza per il paese impoverito e per fare sentire la sua voce livello internazionale, sembra che il costo sia molto superiore a qualsiasi vantaggio visto che ammonta a 233.000 euro, per il Presidente e la sua delegazione. Alcuni hanno alzato la voce contro questo costo, e sul buonsenso del viaggio, vista la situazione attuale del paese. I funzionari sono spesso senza stipendio per diversi mesi, gli studenti ricevono le loro borse di studio irregolarmente, ed il servizio pubblico non è in grado di rispondere alle aspettative della popolazione. Ad esempio, questi 233.000 euro avrebbero potuto pagare lo stipendio mensile di 3.000 funzionari. ------------------------------------------------------------------ Questions are rising in Bangui over President Bozizé's trip to Paris and to New-York, for the United Nation's summit, and moreover over the cost of the trip. It is the President's second trip in France since July, this time to meet the French delegate minister of Cooperation and Francophony, Mrs Brigitte Girardin. Even though this trip represents an opportunity to seek foreign assistance for the impoverished country and to make its voice heard on the international level, its cost itself seems to outweigh whatever benefits it may bring. The estimated cost is of 233.000 euros, for the President himself as well as for the delegation traveling with him. Questions have thus risen, regarding the good sense of such a costly trip in a country where public workers go several months without being paid, where students receive their grants on a irregular basis and where the public service is unable to cope with the population's demands. For example, these 233.000 euros could have paid the monthly salary of about 3000 public workers. *************************************** 10. SETTIMANA AFRICANA A FANO (PU) *************************************** Si terrà a partire dal 26 settembre la settimana africana nella città di Fano in provincia di Pesaro-Urbino. L'evento promosso e organizzato dalla locale sede di Chiama l'Africa intende costituire un momento di confronto e di sensibilizzazione. Sono previsti dibattiti e momenti conviviali. Per maggiori info: tel. 0721 865159 info at chiamalafricafano.org www.chiamalafricafano.org ------------------------------------------------------------------ Starting from September the 26 there will be kept the African week in the city of Fano in province of Pesaro-Urbino. The event promoted and organized by the local center of Chiama l'Africa means to constitute a moment of sensibilization and comparison. They are foreseen debates and convivial moments. For further info: tel. 0721 865159 info at chiamalafricafano.org www.chiamalafricafano.org ********************************************************** Il numero 16 di questa newsletter è stato spedito a 11.486 indirizzi, per segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org. I prossimi numeri usciranno: 27 settembre, 11 e 25 ottobre. --------------------------------------------------------------------- The number 16 of this newsletter has been sent out to 11.486 addresses. For suggestions please contact: Circolo Culturale Africa via San Spiridione, 5/a 60100 Ancona Italia Tel. +39/071/2072585 Web site: www.circoloafrica.org **************************************************************************** Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questo indirizzo e-mail proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup). Per cancellarsi è sufficiente inviare un'e-mail a: segreteria at circoloafrica.org con la richiesta CANCELLAMI. If you do not want to receive any more our newsletter please send an email requesting DELETE ME. **************************************************************************
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